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Limitess Possibilities: a IAB Forum vanno in scena le infinite opportunità del digital

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Daniele Sesini, direttore generale di IAB Italia, fa il punto sull’evento, anticipando una crescita del mercato e facendo i complimenti al direttivo presieduto da Carlo Noseda, il cui mandato termina a inizio dell’anno prossimo

Limitess Possibilities. È questo il marchio di fabbrica dello IAB Forum, a ricordare ancora le opportunità infinite del digitale. Una visione positiva, sposata da IAB Italia, che per il quattordicesimo anno mette in scena quello che è diventato l’appuntamento più importante per tutta la nostra industry. «E non solo - precisa il direttore generale Daniele Sesini a DailyNet -. Abbiamo deciso, in linea con quanto già fatto nelle più recenti edizioni, di allargarci a temi non prettamente riguardanti la pubblicità digitale. Una scelta logica visto che l’impatto della tecnologia è destinato ad aumentare nei prossimi anni. E l’advertising digitale non sarà risparmiato. Pensiamo per esempio alla realtà virtuale e agli scenari promozionali, dall’in-store al digitale, che questa porta con sé», ha proseguito Sesini.

Un’agenda trasversale

Una filosofia che si è tradotta in un’agenda molto densa, «la più ricca di sempre». Oltre ai nomi noti dell’industry, sono attesi tra gli altri Marta Valsecchi del Politecnico di Milano e il presidente di Audiweb Marco Muraglia, saliranno sul palco Stephen Attenborough, commercial director di Virgin Galactic per parlare di viaggi spaziali e dei nuovi confini del concetto di “vacanza”. O ancora Sebastien Gendron, founder & ceo di TransPod Inc., il quale presenterà il concetto di Hyperloop e dei trasporti superveloci che permetteranno spostamenti senza limiti nel prossimo futuro.  «Sono temi che non possono essere ignorati, soprattutto se pensiamo alla velocità con cui si muove il mondo», puntualizza Sesini. «Il messaggio dell’agenda è chiaro: le opportunità ci sono, bisogna osare, sperimentare, testare, sviluppare, provare a concretizzarle in business». In sintesi, «è uno dei programmi con ospiti più diversi di sempre e lo è volutamente per cogliere tutti gli ambiti operativi degli operatori del mondo digitale, anche quelli che possono non sembrare di stretta competenza. Almeno per ora». Come le ultime edizioni, anche quest’anno a contenuti di elevata caratura tecnica si alterneranno altri di intrattenimento.

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Un mercato in crescita ma ancora concentrato

Sesini quindi ha anticipato che il mercato chiuderà in positivo. Secondo le stime del Politecnico fornite lo scorso giugno il comparto dovrebbe registrare un incremento dell’11% a quota 2,4 miliardi. Cifra più cifra meno, i dati che verranno comunicati allo IAB, «restituiscono un generale stato di salute del settore». E gli Over The Top? «Sicuramente sono un tema di grande attualità e non potrebbe essere altrimenti anche alla luce degli investimenti che attraggono. È un dato di fatto, lo sappiamo così come sappiamo che il perimetro misurato da FCP-Assointernet è in flessione di qualche punto percentuale. Anche per questo daremo voce a importanti editori nell’ambito di una tavola rotonda che farà chiarezza sulle sfide che si trovano ad affrontare. Penso anche che l’emergere di piattaforme tecnologiche abbia da un lato ottimizzato la vendita degli spazi pubblicitari ma dall’altro questi operatori si sono inseriti all’interno della catena di monetizzazione».

Il lavoro dell’associazione

Sesini ha voluto ricordare il lavoro svolto dal direttivo di IAB Italia, entrato in carica tre anni fa e in scadenza di mandato all’inizio del prossimo anno. «Sono due gli elementi che mi preme sottolineare. Primo, c’è stato un aumento del livello qualitativo degli eventi, un ambito centrale per l’associazione. Prova ne è il Forum, punto di riferimento assoluto per l’industry, su cui sono stati fatti enormi passi in avanti. Secondo, il direttivo presieduto da Carlo Noseda ha concretizzato il tema della formazione: Iab Academy, la partnership con Fastweb per un progetto con Fondazione Cariplo e i tavoli di lavoro cui siamo impegnati anche a livello internazionale sono la punta dell’iceberg di un importante lavoro quotidiano». «Auspico personalmente - ha concluso - che il prossimo direttivo possa portare avanti il percorso assolutamente valido dell’attuale consiglio, con una composizione che possa essere fortemente rappresentativa del mercato».


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incarichi e gare

Autore: Redazione - 24/04/2024


KFC Italia sceglie KIWI come nuovo partner per la gestione dei social

Si arricchisce di una collaborazione di grande valore il 2024 di KIWI che, a partire da questo mese, è ufficialmente il nuovo partner per la gestione dei canali social di Kentucky Fried Chicken Italia, l’iconica e leggendaria catena di fast food specializzata in pollo fritto. La unit di Uniting Group, scelta da KFC a seguito di una gara, assume l’ownership dei canali Meta (Facebook e Instagram, con l’obiettivo di aprire anche Threads), LinkedIn e TikTok del brand. “La vittoria parte innanzitutto da una ricerca approfondita sul tone of voice. Abbiamo identificato nell’autenticità, nella schiettezza e nella boldness, che da sempre appartengono al brand, degli ottimi punti di partenza per rivolgerci alla GenZ e ai Millennial che sono il pubblico per eccellenza di KFC. Si tratta di un brand unico e amatissimo in tutto il mondo, con un prodotto e degli asset di comunicazione inconfondibili e potenzialità social ancora parzialmente inespresse in Italia”, afferma Andrea Stanich, Direttore Creativo Esecutivo di KIWI, Part of Uniting Group.  La strategia L’attenzione di KIWI sarà molto concentrata sulla crescita e sul coinvolgimento sempre maggiore della community. Anche i lanci, le promo, le aperture, i servizi e le innovazioni tecnologiche saranno comunicate senza perdere di vista l’intrattenimento. Una gestione del community management informale e diretta contribuirà ad alimentare il dialogo quotidiano con gli utenti. “Una parte rilevante del piano social di KFC - prosegue Federica Pasqual, COO di KIWI e Freshhh, Part of Uniting Group - sarà costituita da contenuti video originali agili e veloci, che ci piace definire ‘snackable’. Oggi più che mai è fondamentale affiancare i nostri brand partner intercettando le opportunità di comunicazione e i trend in modo istantaneo; questo, nel day by day, viene facilitato dalla collaborazione con la unit Freshhh, nata inizialmente come spin-off di KIWI, realtà che può contare, dall’ultimo quarter del 2023, su uno spazio produttivo dedicato”.  Dieci anni di pollo fritto in Italia KFC, società del gruppo Yum! Brands, è leader mondiale nel settore dei ristoranti che servono pollo fritto. Nato oltre 70 anni fa e presente in Italia da 10 anni, il brand ha avuto nel nostro Paese una crescita che l’ha portato oggi a 87 ristoranti in 15 regioni, con l’obiettivo di arrivare a 100 locali entro la fine dell’anno. Il gusto unico del pollo fritto di KFC si deve al Colonnello Sanders, fondatore del brand e inventore dell’Original Recipe, la ricetta che contiene un inimitabile mix segreto di erbe e spezie e che ancora oggi viene preparata come una volta nei ristoranti di Kentucky Fried Chicken. “Cercare ogni giorno di costruire una relazione sincera e coinvolgente con il nostro target di riferimento rappresenta uno degli obiettivi principali per i prossimi anni, forse la chiamerei una missione. La GenZ è la nostra audience, vogliamo rivolgerci loro in maniera diretta e convincente - afferma Marzia Farè, Chief Marketing Officer di KFC in Italia -. La scelta dei temi, dei canali, del linguaggio e il tono di voce da adottare diventano pertanto ogni giorno più cruciali; vorremmo esser riconosciuti come contemporanei e autentici e credo che la collaborazione con KIWI possa davvero esser l’occasione giusta per far un passo ulteriore di crescita in questa direzione. Il team KIWI che ci affiancherà è pieno di energia e voglia di fare, abbiamo le premesse migliori per far bene e divertirci”.

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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