Liabel, Mindshare si aggiudica la gara per il digital, 15% del budget online
Campagna in partenza da metà luglio su social a siti. Durante il 2016 l’azienda ha predisposto un investimento complessivo in comunicazione di 2 milioni
Liabel vuol dire abbigliamento intimo e homewear, da oltre 150 anni. Ma guai a definirla un’azienda anziana e obsoleta. Tutt’altro. Per fare un primo esempio sulle capacità innovative del marchio, basti sapere che su un budget complessivo in comunicazione di 2 milioni, circa il 15% viene riversato sulle attività digital. Qualcuno potrebbe obiettare che non si tratti di uno sforzo così commovente, ma intanto l’azienda ha affidato a Buy.it, struttura con cui opera da tempo, la costruzione del nuovo spazio ecommerce. Poi, non contenta, ha indetto una consultazione che riguarda l’area digitale per rintracciare un centro media che sappia muoversi bene in rete. Dalla gara è uscita vincitrice Mindshare (di cui è ceo Roberto Binaghi) che non ha potuto neanche godersi i brindisi riservati ai primi classificati e si è subito buttata a capofitto per pianificare sul web la nuova campagna di Liabel, in partenza da metà luglio e online, presumibilmente, fino alla conclusione del 2016.
Roberto Binaghi
Buy.it lavora sul web semantico
Un’attività, quella della centrale, non agevole, visto che l’ultracentenaria storia del marchio a provocato la nascita di svariati target di riferimento. E allora, la veicolazione investirà i social, come pure una miriade di siti di taglio argomentativo diverso. Ulteriori due parole sul sito ecommerce: Buy.it ha stravolto le logiche tradizionali del settore andando a lavorare sul web semantico, meglio conosciuto come web 3.0, di cui si parla quando si utilizza l’automazione di “alto livello”, un caso in cui la piattaforma web è in grado di comprendere le preferenze dell’utente, andando a proporre tra i risultati esattamente ciò che lui si aspetta. L’ecommerce targato Liabel vale attualmente l’8% del fatturato complessivo dell’azienda.