Autore: Redazione
29/11/2016

I lettori preferiscono condividere contenuti positivi

Secondo il parere del data scientist di Upworthy, Sean Wojcik, la visione di argomenti progettati per provocare empatia suscita un aumento del 97% nella visibilità del tema, il +58% nella probabilità di condivisione e 3,5 volte in più di views o acquisto

I lettori preferiscono condividere contenuti positivi

Per questa stagione di festa, il data scientist di Upworthy, Sean Wojcik, ha fatto una scoperta esaltante per gli editori. Secondo un articolo pubblicato da MediaPost, i lettori sono più propensi a condividere i contenuti che li fanno sentire positivi, esaltati e potenti. Wojcik, che tecnicamente è uno psicologo sociale, ha rivolto tutte le sue conoscenze ai media, che lui ritiene abbiano una “profonda influenza sul modo in cui percepiamo il mondo e il modo in cui interagiamo con esso”. Dal 2014, lavora presso Upworthy, un sito dedicato a storie virali con una progressiva propensione alle cause politiche e sociali. Raccoglie una messe di dati e li trasforma in conoscenze e approfondimenti. Il suo compito infatti è quello di determinare in che modo gli utenti sono ingaggiati con i contenuti di Upworthy. Se il traffico è un’utile fonte di numeri, Upworthy dà la priorità anche a quanto tempo trascorrono gli utenti prestando attenzione al contenuto, a quante condivisioni fanno e alla qualità della loro esperienza. L’obiettivo è quello di ottimizzare i contenuti per renderli più incisivi e condivisibili e ottenere che i lettori “prestino attenzione alla pagina più a lungo”. Storie virali “Cerchiamo di vedere come l’esposizione alle nostre storie influenzi il modo in cui le persone pensano e percepiscono un marchio e se sono più propensi ad acquistarlo o cercare ulteriori informazioni su di esso”, ha aggiunto Wojcik. Nella ricerca di Upworthy, Wojcik ha trovato tre esperienze emotive di base che possono aiutare a predire se il contenuto sarà virale. Se il contenuto è positivo, esaltante e potente, i lettori saranno più propensi a condividerlo. La visione di contenuti progettati per provocare empatia suscita un aumento del 97% nella visibilità del tema, il +58% nella probabilità di condivisione e 3,5 volte in più nella visualizzazione o acquisto. Upworthy ha recentemente ospitato l’evento “Empathy Lab”, in Madison Square Park, a New York. I partecipanti sono stati monitorati con il software di riconoscimento facciale che ha mappato le loro reazioni emotive mentre guardavano diversi contenuti video. In pochi minuti, il loro punteggio sull’empatia lampeggiava su un grande schermo. Upworthy ha così scoperto che le donne - soprattutto quelle giovani - avevano punteggi significativamente più alti di empatia rispetto agli uomini. Inoltre, l’empatia media dei genitori è significativamente superiore rispetto a quella dei non-genitori.