Autore: Redazione
03/11/2016

L’antitrust italiano avvia due procedimenti nei confronti di WhatsApp

Nel mirino la cessione dei dati personali e le clausole vessatorie ma la società dice fiduciosa

L’antitrust italiano avvia due procedimenti nei confronti di WhatsApp

L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) ha avviato due procedimenti istruttori nei confronti di WhatsApp Inc. per presunte violazioni del Codice del Consumo. Lo si apprende da una nota. Un primo procedimento, si legge in una nota, è diretto ad accertare se la società americana abbia di fatto costretto gli utenti di WhatsApp Messenger ad accettare integralmente i nuovi Termini contrattuali, in particolare la condivisione dei propri dati personali con Facebook, facendo loro credere, con un messaggio visibile all’apertura dell’applicazione, che sarebbe stato, altrimenti, impossibile proseguire nell’uso dell’applicazione medesima. L’effetto di condizionamento sarebbe stato, peraltro, rafforzato dalla prespuntatura apposta sull’opzione “Facebook” in una schermata di secondo livello alla quale l’utente accedeva, dal messaggio principale, tramite apposito link. L’altro procedimento istruttorio, prosegue il comunicato, è diretto ad accertare la vessatorietà di alcune clausole inserite nei “Termini di utilizzo” di WhatsApp Messenger riguardanti, in particolare, la facoltà di modifiche unilaterali del contratto da parte della società, il diritto di recesso stabilito unicamente per il Professionista, le esclusioni e le limitazioni di responsabilità a suo favore, le interruzioni ingiustificate del servizio, la scelta del Foro competente sulle controversie che, ad oggi, è stabilito esclusivamente presso Tribunali americani. “Siamo fiduciosi di rispettare le leggi vigenti e attendiamo di poter rispondere presto alle domande delle autorità”, ha affermato all’ANSA un portavoce di WhatsApp.