Niente studio, niente talk, niente opinionisti. Al centro de “Il labirinto - Storie di ordinaria in-giustizia” c’è la vittima. La vittima nella sua doppia dimensione, quella di chi ha subito un’ingiustizia e di chi giustizia non ha avuto. Con un’intervista che tratteggia chi è, chi era e come viveva, Carmelo Abbate – da ieri, con sei appuntamenti, in seconda serata, su Rete4 - ha il compito di raccontare la storia della vittima. Un percorso che dà conto delle fasi dell’accusa e del processo e delinea la metamorfosi della persona, compiuta attraverso le mutazioni del privato, del corpo, degli affetti, del lavoro, delle finanze, della reputazione sociale e/o politica. Le telecamere de “Il labirinto” indugiano su primi piani, espressioni, dettagli, emozioni. Storie di cittadini, persone sconosciute o famose, imprenditori e politici, celebrities. Casi del giorno e cold case. Persone con in comune la sorte di essere finiti nel labirinto della malagiustizia, quella che non assicura verità, uguaglianza, rispetto dei fatti e dell’evidenza.