Autore: Redazione
06/05/2016

La trasformazione digitale investe anche il mercato del lavoro

“Le Nuove Professioni Digitali” illustra i ruoli più richiesti e le skills da sviluppare

La trasformazione digitale investe anche il mercato del lavoro

Sebbene in Italia il 46% delle aziende sia decisamente in ritardo nell’investire in marketing e comunicazione digitale – è quanto emerge dallo studio “Professioni Digitali… e Aziende Analogiche”, svolto da Made in Digital in collaborazione con Adecco Italia e Soiel International (condotto a luglio-settembre 2015 su oltre 260 manager e professionisti italiani) - quasi un quarto del campione, il 24%, può definirsi pioniera in questo campo, avendoci investito da più di 10 anni. In queste aziende si avverte l’esigenza di puntare maggiormente su risorse interne. 3 professionisti su 4 ritengono, infatti, che la gestione del marketing e comunicazione digitale debba essere presidio di risorse interne full-time, più che di agenzie esterne o consulenti e freelance. Le figure che i manager considerano più importanti da inserire in azienda corrispondono a quelle su cui l’azienda investirà nei prossimi 2-3 anni. Tra tutti spiccano: Digital Strategist, creatori e curatori di contenuti digitali, Social Media e Community Manager, Web Analyst e SEO. “Le Nuove Professioni Digitali”
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Giulio Xhaet Sul tema è uscito di recente “Le Nuove Professioni Digitali”, un testo, edito da Hoepli, che individua e illustra i ruoli più richiesti e le qualità per eccellere nel mercato del lavoro. “Nonostante la trasformazione digitale stia investendo il mercato del lavoro portando numerose professioni a rischio estinzione, altrettante stanno nascendo. Diversi studi mostrano come il rapporto sia a segno positivo. Per cogliere le opportunità dell’innovazione online però, bisogna innanzitutto sviluppare attitudini e qualità inedite: le cosiddette digital soft skills”, spiega Giulio Xhaet, Digital Strategist in Newton Management Innovation (Gruppo 24 Ore) e curatore del volume insieme a Ginevra Fidora, consulente digital communication & social media strategist per La Fabbrica. Ne “Le Nuove Professioni Digitali” si affrontano di petto alcune domande decisive per gli aspiranti esperti di digitale: su quali abilità dovremmo investire per un percorso di formazione e di carriera? I contenuti del volume Il libro fa chiarezza sugli aspetti distintivi e le peculiarità di ogni professione, individuando per ogni figura gli obiettivi da presidiare, l’operato di una giornata tipo, consigliando i migliori percorsi di formazione con cui sviluppare il proprio talento, in Italia o all’estero. Si procede così alla scoperta di alcuni tra i lavori più richiesti dal mercato: dai creatori e curatori di contenuto, ai gestori di Social Media e Community online, dai Digital PR ai Digital Advertiser, dai Web Analyst e gli specialisti di Social Reputation, per chiudere con gli esperti di visibilità sui motori di ricerca (SEO) e i Data Scientist, in grado di guidare le scelte strategiche attraverso l’interpretazione dei dati.
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Ginevra Fidora Ginevra Fidora spiega: “Questo lavoro segna una rivincita per gli umanisti e le cosiddette lauree deboli. Non troverete righe di codice da studiare, bensì strategie e strumenti adatti a comunicatori, creativi, marketer. Insomma, insieme al codice informatico, anche il codice umanistico della rete gode di ottima salute”. Infatti, anche se in tutto il mondo si rileva la necessità di irrobustire l’insegnamento sulle materie cosiddette S.T.E.M. (scienza, tecnologia, ingegneria e matematica), le aziende mostrano un bisogno crescente di storyteller, scienziati sociali, addirittura psicologi e filosofi. Peculiarità de “Le Nuove Professioni Digitali” è di essere un lavoro collaborativo. Ideato e curato da Giulio Xhaet e Ginevra Fidora, è stato sviluppato con il contributo di alcuni tra i più promettenti professionisti italiani: Valentina Falcinelli, Rachele Zinzocchi, Ilaria Barbotti, Simone Tornabene, Valentina Vellucci, Emanuela Zaccone, Benedetto Motisi e Marco Magnaghi.