Autore: Redazione
04/05/2016

La nuova campagna di Heineken con Benicio Del Toro

Creatività curata da Publicis Worldwide. La regia è di Martin Werner

La nuova campagna di Heineken con Benicio Del Toro

La nuova campagna globale di Heineken “There’s more behind the star” con Benicio Del Toro, nasce da un insight comune: tutti sono interessati alle storie che si nascondono dietro personaggi famosi o celebri brand. La line rappresenta, in un modo fresco e innovativo, un parallelismo tra una star hollywoodiana di fama mondiale e un marchio conosciuto in tutto il mondo come Heineken. Ed è proprio Benicio a raccontare i suoi aneddoti legandoli a storie che hanno fatto di Heineken il marchio che oggi tutti conosciamo: tante curiosità che costellano la lunga storia del brand e che spiegano la sua popolarità. Willem van Waesberghe, Heineken Brewer Master, ideatore della nuova H41 e protagonista di due degli spot realizzati con Benicio del Toro, commenta: “La nuova campagna coinvolge i consumatori nel racconto del nostro heritage e della qualità degli ingredienti, che assicurano che il gusto di Heineken resti lo stesso in tutto il mondo. Dai tempi della fondazione a oggi, una costante fondamentale è rimasta la stessa: la ricetta originale di Heineken”. Lanciata a livello globale in più di 40 mercati, la campagna si articola in Italia su diverse piattaforme con 3 flight che la vedranno on air e online fino all’estate. È prevista una pianificazione televisiva su tv generaliste e satellitari, una digital activation, oltre ad attività on e off trade. Nei prossimi mesi verrà introdotto anche un packaging rinnovato per mettere in risalto le storie che stanno dietro al successo di Heineken. La colonna portante della campagna è costituita da trei film con protagonista Benicio Del Toro: il soggetto “The look” (30’’ e 15’’) destinato alle tv generaliste e satellitari e i due soggetti “192 countries” e “4 ingredients” destinati alla diffusione online. La creatività è di Publicis Worldwide, sede di New York/Italy. Reset Content è la cdp per la regia di Martin Werner.