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La nuova arena competitiva del mercato editoriale al centro della 10ª edizione del Forum ANES

Autore: Redazione


L’evento ha approfondito soprattutto il rapporto tra publisher tradizionali e start up innovative in ambito editoriale

Lo Spazio Copernico Milano Centrale ha ospitato ieri la decima edizione del Forum Nazionale Editori di Settore promosso da Anes, dedicato a “L’arena competitiva che cambia e i nuovi player: concorrenti o alleati?”. L’Anes Forum 2016 ha puntato i riflettori sul rapporto, spesso complesso, tra publisher tradizionali e start up innovative in ambito editoriale; un approfondimento di cui l’Associazione Nazionale degli Editori di Settore ha rilevato l’opportunità perché, se anche talvolta questi soggetti sono considerati potenziali competitor “disruptive”, è proprio all’interno di essi che si annidano competenze, idee ed esperienze utili alla transizione verso il digitale dei modelli di business tradizionali. «Da questo punto di vista - ha spiegato il Presidente di Anes, Antonio Greco -, è sicuramente di esempio l’esperienza fatta dai grandi player internazionali del nostro settore che, direttamente o attraverso appositi acceleratori, hanno perfezionato oltre 500 operazioni di acquisizione o partecipazione in start up innovative, con l’obiettivo dichiarato di stare al passo con i tempi. Mi piace segnalare - ha concluso Greco - che per quanto ci sia ancora molta strada da percorrere molte aziende nostre associate hanno già intrapreso percorsi similari». Dopo l’intervento introduttivo del Presidente sull’evoluzione del contesto competitivo, il keynote speaker Enzo Baglieri, Associate Professor, Unit Produzione e Tecnologia di SDA Bocconi School of Management, ha approfondito lo scenario attuale della disruptive innovation, offrendo ai presenti la sua personale ricetta per l’innovazione. I quattro pilastri su cui declinare i nuovi modelli di business, in cui prodotti e servizi saranno sempre più correlati e l’esperienza rivestirà un ruolo centrale, si identificano in: competenza, ovvero capacità di creare valore distintivo; connessione, intesa come disponibilità a connettersi con gli altri business esistenti; community o capacità di collaborare all’interno e all’esterno della propria comunità professionale; e infine cliente, con cui instaurare una relazione di prossimità e ascolto continuo. Baglieri ha sottolineato come tutti i grandi player che vogliono esplorare soluzioni innovative ricercano le start up al fine di trovare approcci nuovi e un punto di vista diverso sul proprio ambito professionale, poiché per i leader è molto difficile mettere in discussione autonomente il proprio modello di business. Nella seconda parte, il Presidente di Anes Digital, Marcello Miradoli, ha introdotto le sette start up selezionate da un’apposita Giuria Anes tra oltre 200 candidature, che hanno presentato al pubblico le proprie iniziative imprenditoriali: Bent Shelf, società che produce strumenti per l’editoria digitale; KJuicer.com, nata per sfruttare una innovazione per lo studio, la lettura e la curation di testi digitali; Littlesea, specializzata in data telling; LinkWeLove, piattaforma di native advertising; Plusimple, prima piattaforma di web empowerment “patient-side”; Runtime Productions, società di produzione video per il web specializzata in branded content rivolti al target 16-34 anni; Voices from the blog, academic company leader in data & predictive analytics, sentimentanalysis e business intelligence. Infine è stata presentata MyBeauty - The Beauty Advisor, start up innovativa nata dalla collaborazione tra alcuni soci Anes e presentata da Roberto Pissimiglia, Vice Presidente dell’associazione, che ha raccontato quali sono le opportunità che si incontrano nella costituzione di una startup innovativa, gli scenari che si aprono e i nuovi business model che si possono incontrare. L’esperienza di My Beauty rappresenta un esempio virtuoso di sinergia replicabile in altri comparti merceologici e lo staff rimane a disposizione per conferire il know-how ad altri editori interessati al sistema advisor/tester.

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incarichi e gare

Autore: Redazione - 29/04/2024


L’ACI mette a bando 3 milioni di euro per il servizio biennale di ideazione, produzione e pianificazione di nuove campagne pubblicitarie

L’Automobile Club d’Italia ha emesso un bando per l’affidamento del servizio di ideazione e realizzazione di campagne di comunicazione per ACI stessa, del valore di 3 milioni di euro al netto di Iva in 24 mesi a partire dal prossimo mese di febbraio. Termine per il ricevimento delle offerte:30 maggio 2024. Tra i requisiti richiesti ci sono quello di un fatturato globale maturato nel triennio precedente almeno pari a 6 milioni Iva esclusa, e di aver eseguito negli ultimi tre anni di almeno 2 campagne di comunicazione esterne realizzate per pubbliche amministrazioni/privati con un progetto creativo e un piano media articolato su base nazionale, di cui almeno una con un piano media di valore pari o superiore a 1,5 milioni, Iva esclusa . Finalità La finalità delle precedenti campagne è stata di raccontare valori, capacità, funzioni di ACI e di diffonderne la “mission”: rappresentare gli interessi, le ambizioni, le evoluzioni degli automobilisti contemporanei, non più intesi solo come “proprietari di veicoli” ma soprattutto quali cittadini che necessitano di mobilità sostenibile, sicura, individuale e interconnessa con quella collettiva. ACI ha inteso, inoltre, evolvere il suo ruolo, in funzione delle trasformazioni della società, estendendo la sua attenzione a tutte le modalità con cui si compone oggi la mobilità individuale, di cui fruiscono tutti i cittadini non solo gli automobilisti, e integrando il concetto di mobilità sostenibile che deve essere certamente a minor impatto ambientale ma, altresì, anche con sempre maggiore la sicurezza stradale e, soprattutto, accessibile a tutti. ACI intende quindi perseguire questo percorso per i prossimi due anni, sviluppando campagne istituzionali/sociali, con adeguate pianificazioni nazionali, rinnovando le campagne specifiche legate ai servizi/prodotti offerti, proseguendo la comunicazione sui temi della Sicurezza Stradale e della corretta guida che ogni anno avranno un focus specifico, supportando con azioni di comunicazione specifiche le proprie articolate attività, ad iniziare da quelle sportive e associative. Obiettivi Al fine di accrescere awareness, autorevolezza e credibilità sia presso il grande pubblico italiano (protagonisti o fruitori della mobilità) come presso gli influenti di settore e gli interlocutori istituzionali, si reputa necessario che la comunicazione abbia come direzione: 1. Raccontare ACI in un’unica narrazione istituzionale, finalizzata ad ottimizzare e incrementare la corretta reputazione del brand, che successivamente si declina, in modo originale ma sempre riconoscibile, nelle diverse attività di comunicazione che saranno richieste; 2. Diffondere la vision di ACI e i valori del brand per sostenere una nuova consapevolezza, presso i target indicati, del vero e attuale posizionamento di ACI e del suo ruolo attivo nel processo di innovazione del Paese. 3. Promuovere e consolidare la consapevolezza della qualità, efficienza e innovazione dei prodotti e servizi che ACI offre, anche nei confronti di un pubblico meno attiguo al mondo ACI, per semplificare e migliorare le esigenze di mobilità.  

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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