Autore: Redazione
10/02/2016

La Francia accusa: la gestione dei dati degli utenti attuata da Facebook non è corretta

I cugini d’Oltralpe capofila di una serie di nazioni particolarmente urtate dal comportamento in tema di privacy del social di Mark Zuckerberg

La Francia accusa: la gestione dei dati degli utenti attuata da Facebook non è corretta

In Francia quando dicono una cosa non scherzano per nulla. Prendete l’autorità d’oltralpe per la tutela della privacy che invia a Facebook un richiamo relativo al modo in cui il social network gestisce i dati degli utenti. Il documento è stato redatto dalla Commission Nationale de l’Informatique et des Libertés (CNIL) è il frutto di una investigazione portata avanti in più nazioni, di cui la Francia si è fatta semplicemente capofila. Chi sono gli altri Paesi? Eccoli: Belgio, Olanda, Spagna e Germania, tutte agguerrite a bordo di una serie di accuse circostanziate e una richiesta di adeguamento alle norme con tanto di tre mesi di tempo limite prima di passare ad una fase successiva. Il monito, infatti, è esplicito: la CNIL pretende che Facebook si adegui alle norme entro il prossimo trimestre ed in caso contrario procederà con le maniere forti. Non solo: invece di notificare in privato il documento, l’autorità francese ha voluto rendere il tutto pubblico fin dalla prima ora ponendo in evidenza la particolare gravità dei capi d’accusa pendenti sul team di Mark Zuckerberg.