L’email rilancia con un ROI medio del 122%
Secondo un nuovo report di eMarketer è più di quattro volte superiore rispetto ad altri formati di marketing esaminati, tra cui social media, direct mail e paid search
Nonostante negli ultimi anni sia stata più volte considerata in declino, l’email rimane una risorsa per gli investitori soprattutto quando prendono in considerazione l’uso da mobile, l’aumento di volume e la frequenza dei messaggi e la rilevanza dei data-driven nell’impatto sulla performance. Secondo un nuovo rapporto eMarketer, “Email Marketing Benchmarks 2016: Relevancy, Frequency, Deliverability and Mobility”, una ricerca di giugno 2016 condotta dalla Direct Marketing Association (DMA) e Demand Metric presso investitori degli Stati Uniti ha scoperto che la posta elettronica ha avuto un ROI medio del 122% - più di quattro volte superiore rispetto ad altri formati di marketing esaminati, tra cui social media, direct mail e paid search. Agenzie e aziende in tutto il mondo concordano circa l’efficacia della posta elettronica. In base al sondaggio effettuato nel mese di marzo di quest’anno e condotto da Econsultancy, entrambi i gruppi hanno infatti nominato più frequentemente l’email marketing come tattica in grado di fornire un forte ROI: rispettivamente l’80% e il 73%. Lo studio ha anche riscontrato che, mentre gli intervistati hanno assegnato nel 2016 una media del 16% del loro budget di marketing globale all’email, questa ha contribuito al 23% del totale delle vendite.
I ricavi da email
I ricavi da email sono migliorati rispetto all’anno precedente. Un sondaggio di Relevancy Group sponsorizzato da PostUp ha rilevato che nel mese di dicembre 2015, il 24% degli investitori statunitensi ha detto che iniziative di email marketing hanno pesato per più di un quarto nei loro ricavi complessivi. Questa percentuale è in crescita rispetto al 13% dell’autunno del 2013. Gli incrementi di ROI sono stati collegati alla crescente dimensione della base di utenti di posta elettronica e alla penetrazione di mercato. EMarketer stima che ci saranno 240,1 milioni di utenti di posta elettronica negli Stati Uniti nel 2016, pari a quasi il 89,8% degli utenti internet e al 74,1% della popolazione. Entro il 2020, il numero crescerà fino a 258,9 milioni di utenti.
Analisi e misurazioni
Se è vero però che il ROI di posta elettronica rimane alto, i marketer devono continuare a determinare il modo migliore per misurare l’efficacia delle prestazioni dei loro programmi, come l’evoluzione di audience e best practices. Nel febbraio 2016 la società di analisi Origami Logic ha rilevato che quasi un quarto dei professionisti del marketing intervistati in Nord America ha misurato e analizzato i parametri di rendimento email settimanalmente, mentre il 26% lo ha fatto tutti i giorni. Quasi un terzo ha monitorato solo fino a tre segnali di marketing e un quarto ne ha monitorati da quattro a sei diversi.
Nonbounce rate
Le analisi dell’email provider Epsilon di tutte le email inviate nel Q1 2016 dalla sua piattaforma a destinatari in Nord America hanno mostrato tassi di apertura in aumento, pari al 33,3% - il più alto dal 1° trimestre 2014. Il CTR, pur ancora in calo, aveva recuperato un po’ dal Q4 2015, attestandosi al 3,4%. La cosa più interessante è però il tasso di nonbounce, che, poszionandosi al 95,6%, è il più basso dal 2014, e corrisponde ad una frequenza di rimbalzo del 4,4%.