Autore: Redazione
20/01/2016

Kellogg Special K, 2016 tra tv, web e pdv

Dopo la riorganizzazione in cluster, l’azienda prepara gli ultimi ritocchi per la comunicazione che dovrebbe avvalersi di un budget in linea con quello del 2015

Kellogg Special K, 2016 tra tv, web e pdv

Non è consigliabile iniziare la giornata senza un’adeguata colazione. Lo sanno tutti, è un adagio antico ma sempre alla moda, verrebbe da aggiungere. Dalle parti di Kellogg, soprattutto quando si coniuga con Special K, Ia sanno lunga sull’argomento e hanno deciso di iniziare l’anno con una bella ricerca, targata Ipsos dedicata ai buoni propositi delle donne italiane (un campione di 500 signore, di età compresa tra i 18 e i 64 anni). Presente come special guest, a due passi dal ricoprire il ruolo di testimonial, Benedetta Parodi. DailyNet ha avvicinato Sara Faravelli, responsabile della comunicazione corporate e brand, e si è fatto spiegare i prossimi tragitti in comunicazione dell’azienda.
Tra cluster aziendali e alternanza tra tv e web
Uno o più Kellogg? Il marchio è sempre quello, ma le usanze europee sono molteplici. Così l’azienda ha deciso di ridefinire la propria organizzazione, dividendosi in cluster. L’Italia fa parte di un triangolo dal sapore mediterraneo con Spagna e Portogallo: «Kellogg Italia non esiste più nella versione che avevamo conosciuto fino a poco tempo fa - precisa Sara Faravelli -. Il quartiere generale sta approntando le ultime disposizioni riguardanti la comunicazione del 2016. Le prime novità dovrebbe arrivare intorno a  marzo-aprile, con Special K che potrebbe conoscere qualche innovazione». Dove sarà possibile osservare queste possibili novità? «La comunicazione del 2016 sarà veicolata su tv e web, con il punto vendita comunque sempre in primo piano. Non sappiamo ancora se lo spot tv ripartirà da quello dello scorso anno o rinnoverà i suoi scenari. Sicuramente il mood sarà il medesimo». Il sospetto è che l’azienda privilegerà il periodo primaverile e quello del post estate. Confermati i partner, ovvero Leo Burnett e Carat, definiti strategici, impegnati con l’azienda nello studio di inedite vie in rete, come il native o il programmatic. Sul fronte social, «Kellogg ha una pagina Facebook che però viene attivata  soprattutto quando c’è qualcosa di nuovo da proporre». A livello digitale la strategia sarà prettamente tabellare. E il budget? «Replicherà i volumi del 2015, con il digital che potrebbe ballare tra un 5 e un 20%».