Autore: Redazione
28/06/2016

Juniper Research, digitale a 285 miliardi nel 2020

Nel forecast il mobile viene individuato come elemento di traino mentre l'ad blocking come una minaccia da 27 miliardi di dollari

Juniper Research, digitale a 285 miliardi nel 2020

La pubblicità digitale quasi raddoppierà il giro d’affari da qui al 2020, quando varrà oltre 285 miliardi di dollari. Lo rivela Juniper Research nello studio Worldwide Digital Advertising: 2016-2020. Sempre secondo l’analisi, i miliardi bruciati nei prossimi cinque anni a causa dell’ad blocking saranno 27 Si tratta comunque di un grande balzo in avanti rispetto a quest’anno, quando il comparto chiuderà a 160 miliardi.

Juniper Research, a trainare è il mobile adv

Altri risultati chiave della ricerca sono il trend di crescita del mobile advertising, che registrerà un CAGR (Compound Annual Growth Rate) del 68%. Un andamento, spiega lo studio, dettato dalla migrazione dell’utenza da device desktop a quelli mobile. Insomma, il mobile è sotto gli occhi di tutti e piano piano gli investimenti si stanno spostando su questo media. L'unica questione in sospeso rimane la concentrazione del settore. A monopolizzarlo, infatti, sono i soliti Over The Top.

Ad blocking

L’adozione di filtri per bloccare la pubblicità è guidata dalle preoccupazioni sul consumo dei dati mobile e sulla privacy - scrive l’autore della ricerca Sam Barker -. Gli utenti sono anche incentivati a usare questa tecnologia per ridurre i tempi di caricamento pagina". Il profilo dell’ad blocker di oggi è quello di un/una giovane tra i 18 e i 29 anni. Le giovani millennials, in particolare, sono il target che fa maggiore uso di questi strumenti di blocco.

Migliora la qualità pubblicitaria

Nonostante la perdita in termini di ricavi a causa dell’ad blocking, “migliori tecniche di audience targeting porteranno a CTR più alti incrementando le revenue dei publisher”. Gli editori a rischio più alto sono quelli di dimensioni medio-piccole, minacciati dall’ad blocking, in quanto basano la loro sopravvivenza nella gran parte dei casi esclusivamente sulla pubblicità. Occorre, quindi, creare esperienze pubblicitarie più ingaggianti se si vogliono conquistare consumatori sempre più sfuggevoli.