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Interbrand presenta la ricerca Breakthrough Brands

Autore: Redazione


Realizzato in partnership con Facebook, Ready Set Rocket e New York Stock Exchange, lo studio prende in considerazione le organizzazioni emergenti

Interbrand presenta la prima edizione dello studio Interbrand Breakthrough Brands, realizzato in collaborazione con Facebook, Ready Set Rocket e New York Stock Exchange. Questo studio, intitolato ‘Future Growth’, è un documento unico nel suo genere: prende in esame le organizzazioni emergenti in cui il brand svolge un ruolo centrale. Oltre ad avere un brand forte, queste aziende sono caratterizzate da un modello di business originale o da un’idea innovativa. Interbrand Breakthrough Brands integra l’annuale studio Best Global Brands, che viene pubblicato da ben 17 anni, puntando i riflettori sui brand emergenti, in particolare quelli che guidano il cambiamento e che rappresentano la crescita in modo significativo. Marchi e solidi modelli di business “È indiscutibile che esistano numerose startup dalle caratteristiche molto interessanti, ma Interbrand e i suoi partner hanno deciso di puntare l’attenzione sulle organizzazioni contraddistinte da solidi modelli di business e brand altrettanto forti”, ha commentato Jez Frampton, global ceo di Interbrand. “Sin dai loro esordi, questi Breakthrough Brands si sono concentrati sulla gestione dei propri brand e sull’offerta di esperienze integrate ai propri clienti. Riteniamo che questo approccio abbia posto le basi per una crescita significativa, che ci attendiamo nei prossimi mesi e anni”. Circa 200 brand sono stati proposti da una rete globale di ‘key influencer’, preventivamente selezionati da Interbrand, Facebook, NYSE e Ready Set Rocket per il loro notevole impegno e interesse verso i brand emergenti. Tra innovazione, età e potenziale, ecco i criteri principali di selezione I criteri di selezione hanno considerato l’età del brand stesso, la sua capacità di generare cambiamento, il potenziale di crescita e l’interesse suscitato. Ovvero: = Brand con meno di 10 anni; = Brand fautori di cambiamento in quanto rispondono a un’esclusiva esigenza del mercato, generano una nuova esperienza per il consumatore, rivoluzionano un intero settore, sono caratterizzati da un nuovo modello di business oppure dallo sviluppo di una nuova tecnologia; = Brand che stanno dimostrando capacità di crescita, si sono trasformati in un business di successo, si stanno espandendo verso nuove categorie di prodotti, servizi o aree geografiche, attirando così nuovi talenti; = Brand che sanno catturare l’attenzione e acquistano nuovo slancio. Due brand italiani inclusi: BMyEye e DePop Tra i 200 brand proposti, 60 sono stati definiti Breakthrough Brands e raggruppati all’interno dello studio, senza stilare una classifica, secondo 10 insight (Growing together, Growth in action, Growing potential, Growth for good, Growth through clarity, Personal growth, Growth in data, Growing mecosystems, Virtual growth, Growing global), tre categorie di settore (Health & Wellness, Finance, Food & Beverage) e due categorie aggiuntive (Innovation Incubators e Ones to Watch). Due sono i brand italiani emergenti inclusi nell’Interbrand Breakthrough Brands: BeMyEye, inserito nella categoria Growh in data - Data for value, e DePop, indicato tra i Growing Mecosystems - Network conduits. Modelli emergenti e in costante crescita “È entusiasmante osservare i nuovi modelli che emergono attraverso i Breakthrough Brands presenti in questo primo studio” ha commentato Alex Lirstman, co-fondatore & chief strategist di Ready Set Rocket. “Il digitale ha definitivamente trasformato le strategie, strutture e aspetti economici tradizionali del marketing. La collaborazione con Interbrand, Facebook e NYSE per identificare questi trend, e i brand che fanno da apripista, è stata un’esperienza davvero stimolante. Siamo tutti impazienti di assistere alla continua crescita di questi brand”. “Siamo entusiasti di aver messo in evidenza questi brand emergenti che stanno caratterizzando le proprie organizzazioni, promuovendo nuove idee e sostenendola crescita - ha dichiarato Tom Farley, presidente di NYSE Group -. L’innovazione che hanno dimostrato come giovani imprese contribuirà al loro successo in quanto coltivano la propria identità e si connettono con più clienti”.

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incarichi e gare

Autore: Redazione - 24/04/2024


KFC Italia sceglie KIWI come nuovo partner per la gestione dei social

Si arricchisce di una collaborazione di grande valore il 2024 di KIWI che, a partire da questo mese, è ufficialmente il nuovo partner per la gestione dei canali social di Kentucky Fried Chicken Italia, l’iconica e leggendaria catena di fast food specializzata in pollo fritto. La unit di Uniting Group, scelta da KFC a seguito di una gara, assume l’ownership dei canali Meta (Facebook e Instagram, con l’obiettivo di aprire anche Threads), LinkedIn e TikTok del brand. “La vittoria parte innanzitutto da una ricerca approfondita sul tone of voice. Abbiamo identificato nell’autenticità, nella schiettezza e nella boldness, che da sempre appartengono al brand, degli ottimi punti di partenza per rivolgerci alla GenZ e ai Millennial che sono il pubblico per eccellenza di KFC. Si tratta di un brand unico e amatissimo in tutto il mondo, con un prodotto e degli asset di comunicazione inconfondibili e potenzialità social ancora parzialmente inespresse in Italia”, afferma Andrea Stanich, Direttore Creativo Esecutivo di KIWI, Part of Uniting Group.  La strategia L’attenzione di KIWI sarà molto concentrata sulla crescita e sul coinvolgimento sempre maggiore della community. Anche i lanci, le promo, le aperture, i servizi e le innovazioni tecnologiche saranno comunicate senza perdere di vista l’intrattenimento. Una gestione del community management informale e diretta contribuirà ad alimentare il dialogo quotidiano con gli utenti. “Una parte rilevante del piano social di KFC - prosegue Federica Pasqual, COO di KIWI e Freshhh, Part of Uniting Group - sarà costituita da contenuti video originali agili e veloci, che ci piace definire ‘snackable’. Oggi più che mai è fondamentale affiancare i nostri brand partner intercettando le opportunità di comunicazione e i trend in modo istantaneo; questo, nel day by day, viene facilitato dalla collaborazione con la unit Freshhh, nata inizialmente come spin-off di KIWI, realtà che può contare, dall’ultimo quarter del 2023, su uno spazio produttivo dedicato”.  Dieci anni di pollo fritto in Italia KFC, società del gruppo Yum! Brands, è leader mondiale nel settore dei ristoranti che servono pollo fritto. Nato oltre 70 anni fa e presente in Italia da 10 anni, il brand ha avuto nel nostro Paese una crescita che l’ha portato oggi a 87 ristoranti in 15 regioni, con l’obiettivo di arrivare a 100 locali entro la fine dell’anno. Il gusto unico del pollo fritto di KFC si deve al Colonnello Sanders, fondatore del brand e inventore dell’Original Recipe, la ricetta che contiene un inimitabile mix segreto di erbe e spezie e che ancora oggi viene preparata come una volta nei ristoranti di Kentucky Fried Chicken. “Cercare ogni giorno di costruire una relazione sincera e coinvolgente con il nostro target di riferimento rappresenta uno degli obiettivi principali per i prossimi anni, forse la chiamerei una missione. La GenZ è la nostra audience, vogliamo rivolgerci loro in maniera diretta e convincente - afferma Marzia Farè, Chief Marketing Officer di KFC in Italia -. La scelta dei temi, dei canali, del linguaggio e il tono di voce da adottare diventano pertanto ogni giorno più cruciali; vorremmo esser riconosciuti come contemporanei e autentici e credo che la collaborazione con KIWI possa davvero esser l’occasione giusta per far un passo ulteriore di crescita in questa direzione. Il team KIWI che ci affiancherà è pieno di energia e voglia di fare, abbiamo le premesse migliori per far bene e divertirci”.

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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