Autore: Redazione
14/11/2016

Oltre il 90% degli inserzionisti, agenzie media ed editori utilizza il video

A rivelarlo è un’indagine realizzata da IAB Europe e volta a indagare l’evoluzione delle strategie intorno a questo segmento di comunicazione

Oltre  il 90% degli inserzionisti, agenzie media ed editori utilizza il video

Le strategie video buy-side e sell-side maturano con l’evolvere dei sistemi di misurazione che vanno sempre di più verso KPI di branding e si allontanano dai click. È  quanto emerge dall’indagine di IAB Europe Digital Video Advertising. Sulla base di un sondaggio condotto su oltre 650 inserzionisti, agenzie ed editori provenienti da 31 mercati, lo studio fornisce chiarimenti sullo stato di adozione sia buy-side sia sell-side, sullo sviluppo dei video digitali e sui metodi di negoziazione. La ricerca mostra che quasi tutte le parti interessate stanno implementando una qualche forma di strategia video, con oltre il 90% di inserzionisti, agenzie media ed editori che affermano di utilizzare il canale.

I principali risultati del rapporto:

  • Il video digitale è riconosciuto come un formato essenziale per la costruzione del brand da quando gli stakeholder si muovono verso la misurazione di KPI, brand awareness e intenzione d’acquisto e si allontanano dal click. La pianificazione cross-screen è ampiamente praticata da quando gli investitori cercano di sbloccare le unique audience attraverso diversi canali e di estendere la portata delle campagne televisive. La ricerca mette in evidenza l’importanza degli unique video content per i diversi canali e device quando la pianificazione è cross-screen.

  • Gli investimenti in video mobile stanno raggiungendo quelli nei video sui desktop da quando le abitudini di consumo dei media dei consumatori si sono evolute e gli inserzionisti cercano di raggiungere il proprio pubblico in momenti rilevanti durante la giornata in un ambiente mobile sempre connesso. Mentre i formati pre-roll in-stream sono dominanti nella pubblicità video digitale, l’adozione di formati out-stream è venuta alla ribalta in particolare nei mercati in cui la pubblicità digitale è più matura come Regno Unito, Paesi Bassi e Germania.

  • La domanda video digitale supera l’offerta e mentre la maggior parte degli editori stanno investendo in video digitale, il formato rappresenta ancora una piccola ma preziosa percentuale della loro inventory totale. Gli editori affermano che la maggior parte delle inventory disponibili è non-skippable, cosa che può richiedere la considerazione del contesto della user experience e le sfide dell’ad blocking.

  • Il futuro per la pubblicità video digitale sembra luminoso dal momento che oltre il 90% dei buyer (inserzionisti e agenzie media) dichiarano un aumento del loro investimento nei prossimi 12 mesi. Anche gli editori guardano positivamente al futuro e il 90% di loro si aspettadi vedere un aumento dei loro ricavi di pubblicità video digitale nel corso dei prossimi 12 mesi.