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La risposta delle aziende alla sfida del digitale

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Se ne è parlato ieri a Milano all’incontro “L’impatto del digitale sul valore del brand”, organizzato da Superbrands

“I want what I want, when I want, for free”: è questo il leitmotiv delle nuove generazioni digitali a cui le aziende devono far riferimento nel loro approccio alla comunicazione. Se ne è parlato ieri a Milano all’Università Cattolica, all’incontro “L’impatto del digitale sul valore del brand”, organizzato da Superbrands. Sergio Tonfi Sergio Tonfi «Non è facile per le aziende gestire la sfida offerta dai nuovi mezzi di comunicazione – ha detto Sergio Tonfi, editor di Superbrands -. Tra le criticità da affrontare c’è quella dei contenuti: i contenuti vanno implementati e gestiti costantemente. “Content is as essential as water” è il motto dei marketer oggi. C’è poi l’elemento mobile, “people are mobile”. La risposta dei brand è il cambiamento: devono saper ascoltare, prendere posizione e ispirare azioni, il tutto nel rispetto del consumatore. L’ascolto e il dialogo diventano così due elementi chiave nella gestione della relazione con i clienti». Innovation, porposeful positioning, participation e total experience sono le linee guida da seguire. «Senza dimenticare che fondamentale alla fine è l’engagement: va bene dire tante cose ai consumatori, ma dobbiamo essere interessanti per loro. Per farlo bisogna far leva su: contenuti, contesto, conversazioni e omnicanalità», ha aggiunto Tonfi.
L’esperienza di Ing e Barilla
«Mettere le persone al centro della comunicazione di marca è il concetto che ha guidato la nascita, ormai 7 anni fa, del Mulino che vorrei, il progetto che abbiamo ideato per Mulino Bianco e che ha avuto un enorme successo», ha detto Francesca Resta, digital & social media senior marketing manager Barilla Group, intervenuta all’evento. «Un successo ottenuto grazie all’affetto e all’empatia delle persone, a cui abbiamo chiesto negli anni idee per migliorarci e a cui abbiamo dato sempre delle risposte, realizzando anche diverse idee proposte. Il risultato? In sei anni, 7.500 idee, 25.000 commenti, 23.000 voti, 100k di utenti registrati. L’anno scorso questo progetto è stato rilanciato con una app, un nuovo sito, nuovi componenti: vogliamo che sia una piattaforma di loyalty always on, sempre a contatto con la marca e anzi ispiratrice per le prossime campagne adv. A giugno, poi, proseguiremo su questa strada con un progetto di co-creation di prodotti con i clienti: sarà una vera sorpresa!». Le relazioni vere con i clienti sono alla base della strategia anche di Ing Direct Italia, che dal lancio ad oggi è passata da advertiser a publisher: «Nei primi anni dovevamo farci conoscere, quindi puntavamo sui mezzi classici, poi abbiamo capito che la relazione con il cliente sarebbe stata sempre più digitale – ha detto Sergio Rossi, direttore marketing e customer centricity Ing - e abbiamo lanciato una vasta offerta in tal senso: abbiamo creato il content hub Voce Arancio, consolidato la presenza sui social, ad oggi abbiamo 200 mila fan, e ideato una piattaforma di co-creazione e community. Per non parlare del progetto “Coltiva il tuo sogno” nelle scuole. Il 25% del nostro budget media è per il mobile e questo dice tutto».
Sisal e Vodafone
«Cavalchiamo il digitale per costruire reputazione – ha aggiunto Simonetta Consiglio, direttore marketing e comunicazione di Sisal -. Mi piace definirci una digital hybrid company: non vediamo cioè un modello esclusivamente digitale per il nostro futuro, ma un modello che integri questi strumenti con la relazione umana sviluppata nel retail, attraverso eventi o sul punto vendita. Devo dire che il digitale spinge le aziende a fare meglio, a non occuparsi solo del business. E’ successo a noi per il lancio di Sisal Matchpoint, per il quale abbiamo deciso di supportare i valori positivi del calcio e dello sport sostenendo la Liberi Nantes, squadra di calcio fatta da rifugiati politici. Abbiamo coinvolto la nostra community in un progetto di successo grazie alla complicità di Pierluigi Pardo». Infine, Ilaria Curti, head of digital & interactive Vodafone Italia, ha illustrato il punto di vista di Vodafone: «Il nostro punto di forza è un’enorme ricchezza di canali e possibilità di marketing, che sfruttiamo per progetti editoriali, di advertising, di vendite online e di customer base. Tra i progetti di cui siamo più fieri c’è la pagina Facebook Vodafone Unlimited, nata proprio per sviluppare engagement con il consumatore. Per creare contenuto abbiamo iniziato con una partnership con Amici, che ha fatto numeri da televisione: in 150 giorni 11 milioni di utenti unici, un esempio di digitale completamente integrato con gli altri mezzi. Ovviamente, dietro questi risultati c’è sempre un attento lavoro di misurazione delle vendite online».

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incarichi e gare

Autore: Redazione - 29/04/2024


L’ACI mette a bando 3 milioni di euro per il servizio biennale di ideazione, produzione e pianificazione di nuove campagne pubblicitarie

L’Automobile Club d’Italia ha emesso un bando per l’affidamento del servizio di ideazione e realizzazione di campagne di comunicazione per ACI stessa, del valore di 3 milioni di euro al netto di Iva in 24 mesi a partire dal prossimo mese di febbraio. Termine per il ricevimento delle offerte:30 maggio 2024. Tra i requisiti richiesti ci sono quello di un fatturato globale maturato nel triennio precedente almeno pari a 6 milioni Iva esclusa, e di aver eseguito negli ultimi tre anni di almeno 2 campagne di comunicazione esterne realizzate per pubbliche amministrazioni/privati con un progetto creativo e un piano media articolato su base nazionale, di cui almeno una con un piano media di valore pari o superiore a 1,5 milioni, Iva esclusa . Finalità La finalità delle precedenti campagne è stata di raccontare valori, capacità, funzioni di ACI e di diffonderne la “mission”: rappresentare gli interessi, le ambizioni, le evoluzioni degli automobilisti contemporanei, non più intesi solo come “proprietari di veicoli” ma soprattutto quali cittadini che necessitano di mobilità sostenibile, sicura, individuale e interconnessa con quella collettiva. ACI ha inteso, inoltre, evolvere il suo ruolo, in funzione delle trasformazioni della società, estendendo la sua attenzione a tutte le modalità con cui si compone oggi la mobilità individuale, di cui fruiscono tutti i cittadini non solo gli automobilisti, e integrando il concetto di mobilità sostenibile che deve essere certamente a minor impatto ambientale ma, altresì, anche con sempre maggiore la sicurezza stradale e, soprattutto, accessibile a tutti. ACI intende quindi perseguire questo percorso per i prossimi due anni, sviluppando campagne istituzionali/sociali, con adeguate pianificazioni nazionali, rinnovando le campagne specifiche legate ai servizi/prodotti offerti, proseguendo la comunicazione sui temi della Sicurezza Stradale e della corretta guida che ogni anno avranno un focus specifico, supportando con azioni di comunicazione specifiche le proprie articolate attività, ad iniziare da quelle sportive e associative. Obiettivi Al fine di accrescere awareness, autorevolezza e credibilità sia presso il grande pubblico italiano (protagonisti o fruitori della mobilità) come presso gli influenti di settore e gli interlocutori istituzionali, si reputa necessario che la comunicazione abbia come direzione: 1. Raccontare ACI in un’unica narrazione istituzionale, finalizzata ad ottimizzare e incrementare la corretta reputazione del brand, che successivamente si declina, in modo originale ma sempre riconoscibile, nelle diverse attività di comunicazione che saranno richieste; 2. Diffondere la vision di ACI e i valori del brand per sostenere una nuova consapevolezza, presso i target indicati, del vero e attuale posizionamento di ACI e del suo ruolo attivo nel processo di innovazione del Paese. 3. Promuovere e consolidare la consapevolezza della qualità, efficienza e innovazione dei prodotti e servizi che ACI offre, anche nei confronti di un pubblico meno attiguo al mondo ACI, per semplificare e migliorare le esigenze di mobilità.  

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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