IAB, in Usa pubblicità online a oltre 32 miliardi, trascinata dal mobile
Gli investimenti in mobilità compensano i cali del desktop sofferti durante il primo semestre dell’anno, ma l’offerta ora si fa via via più concentrata
È il mobile a trainare la crescita del mercato pubblicitario digitale americano nel corso del primo semestre, con un balzo in avanti del 19% a 32,7 miliardi di dollari. A rivelarlo è l’Internet Advertising Bureau (IAB), che ha svolto la sua periodica analisi in collaborazione con PricewaterhouseCoopers.
La traiettoria del mobile
Gli investimenti sui canali mobile hanno registrato un’impennata dell’89% a 15,5 miliardi, pari al 47% di tutta la spesa online. “Il mobile è il driver più importante di tutti i ricavi digitali. Il desktop sta declinando in alcune aree dove il mobile sta guadagnando quote”, ha dichiarato David Doty, chief marketing officer di IAB. Il sorpasso del mobile su desktop potrebbe avvenire già quest’anno mentre secondo alcune stime sarà definitivo solo nel 2017.
Video, search e social
Il video advertising è valso 3,9 miliardi, a +51% rispetto a un anno prima, grazie alla spinta della raccolta su smartphone e tablet dove il video ha totalizzato un +178%. Per quanto riguarda il search, il segmento ha prodotto il 49,8% delle entrate digitali e si è attestato a oltre 16 miliardi di dollari. È ancora il desktop a catalizzare la maggior parte delle risorse search, più precisamente 8,9 miliardi. Ma una curva in discesa e le imponenti crescite del mobile, +105% a 7,4 miliardi, lasciano presagire un imminente cambio nei rapporti di forza. Quindi, il social advertising ha raggiunto quota 7 miliardi di dollari, spinto da una crescita del 57%. Cala, infine, a 3,2 miliardi il display su desktop.
Un mercato concentrato lato offerta
Tutto il mondo è Paese recita un famoso proverbio. E allora, nonostante grandi differenze tra il mercato pubblicitario online italiano e americano, vedi soprattutto lo sviluppo del mobile, un elemento comune spicca tra tutti: la concentrazione. Secondo il report IAB, infatti, anche negli Stati Uniti l’offerta si tsa rapidamente concentrando, con le prime 10 concessionarie che raccolgono il 74% degli investimenti, un dato in aumento dal 72% di un anno prima.
