Autore: Redazione
06/04/2016

Huawei, campagna integrata e globale per il lancio del P9

Budget in crescita del 70%, con il 25% destinato al digital. A maggio l’on air multimediale con Ogilvy, H-Art, Isobar e Maxus. L’intervista al direttore marketing Ettore Patriarca

Huawei, campagna integrata e globale per il lancio del P9

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Ettore Patriarca Come un fulmine a ciel sereno: Huawei lancia la sua prima campagna di comunicazione integrata a livello globale, incentrata sull’hashtag “#OO” e caratterizzata dal claim “Change the way you see the world”, attraverso iniziative digitali e social, affissioni out of home, stampa e radio. Una comunicazione legata soprattutto al lancio della nuova serie di smartphone P9. Tutte le iniziative che hanno coinvolto inizialmente Milano, non tarderanno a impadronirsi anche di capitali del calibro di Madrid, Londra, Berlino e Parigi. Il tutto mentre monta l’attesa sul famigerato annuncio riguardante l’innovazione legata al marchio, mistero che sarà svelato questo pomeriggio in quel di Londra. DailyNet ne ha approfittato per sentire il direttore marketing Ettore Patriarca. Prossimi obiettivi e buoni propositi Un’azienda sorta solo 25 anni fa, divenuta celebre per le proprie abilità nel campo delle telecomunicazioni, particolarmente attiva nelle infrastrutture di rete, allarga i propri ambiti e si fa notare sempre più nel campo degli smartphone. E ora? «Ora è arrivato il momento di consolidare la nostra posizione ma anche di allargare le prospettive. Ma andiamo con ordine: siamo il terzo brand in Italia per quel che concerne il market share, siamo il secondo marchio Android, anche a livello europeo. Come siamo riusciti in così breve tempo a conquistare una simile posizione? Aggredendo la fascia medio-bassa, quella dei prodotti a prezzi decisamente convenienti. Ora è giunto il momento di fare un passo nella direzione opposta, ovvero penetrare con autorevolezza nella fascia da 400/500 euro in su». Come sta la vostra brand awareness? «Era al 15% nel 2013, oggi ha superato l’80%. La brand consideration è passata dal 13% al 30% nel giro di un paio di anni. Possiamo anche dare un nome al nostro obiettivo: brand dinamic premium». Una campagna di grandi proporzioni L’agenzia che ha riadattato la campagna globale di Havas London è Ogilvy mentre Maxus si è occupata del media. «In ambito digitale i partner sono Isobar e H-ART. Con la campagna intendiamo comunicare l’interazione tra le nostre attività e la rilevanza del brand». Il budget è di 10 milioni, in crescita del 70%, il 25% dell’investimento è destinato al digital. Tesimonial della campagna a livello internazionale dovrebbe essere Henry Cavill, l’attore che interpreta Superman nel film “Batman v Superman” . La campagna avrà un respiro europeo? «Certo, avremo una visione strategica internazionale ma con contenuti ed elementi adatti al pubblico e al mercato italiano. Un adattamento intelligente e creativo. Da questa visione derivano le operazioni compiute online  e con i comici di The Jackal o la partnership con “The Voice of Italy”». A quale target fate riferimento? E qual è il momento ideale per la vostra comunicazione? «Il nostro target si posiziona tra i 24 e i 54 anni, con un core business tra i 34 e i 45 anni. Per quel che riguarda i momenti della stagione in cui preferiamo comunicare, prima di tutto il mese di febbraio, appannaggio del Mobile World Congress, poi la primavera con il lancio di nuovi modelli, infine l’ultimo quarto dell’anno, quello che guarda al Natale. Ma oggi il momento fondamentale è proprio adesso: abbiamo iniziato a comunicare in formato teaser su esterna e digital. I nostri mezzi privilegiati sono la tv e il web, ma molta attenzione viene posta anche sul punto vendita, sulle attività one to one, anche fuori dai negozi. A maggio partirà il grosso della campagna che raggiungerà tutti i mezzi, compresa la radio. E l’on air continuerà anche in estate, nel back to school e a Natale. Il messaggio sarà sempre lo stesso, ma i contenuti varieranno in maniera progressiva».