Autore: Redazione
20/04/2016

«Havas vuole essere l'agenzia migliore»

Sul palco dell’Advertising Week il Global Chairman & Ceo del network francese, che dice: «Abbiamo due propulsori che spingono la struttura: il talento e la qualità degli strumenti. E ci siamo assicurati i tool migliori del mercato»

«Havas vuole essere l'agenzia migliore»

Dulcis in fundo. Chiude i lavori del secondo giorno dell’Advertising Week di Londra Yannick Bolloré, Global Chairman & Ceo di Havas, oltre che imprenditore, figlio di imprenditori. A condurre il viaggio nelle confessioni del francese, che ha toccato i temi più disparati (dalla famiglia ai giovani lavoratori, dall’advertising all’imprenditoria) è stato Dominic Carter, Chief Commercial Officer di News UK. Dopo un piccolo ritratto della vita quotidiana, padre di quattro figli, sempre in viaggio per il mondo che studia con occhio attento, l’argomento ricade diretto sulla sua agenzia: Havas. «La nostra idea di fondo non è essere la più grande agenzia del mondo, ma essere la migliore. L’anno scorso abbiamo registrato una crescita organica del 6%. Abbiamo due propulsori che spingono la nostra struttura: il talento e la qualità dei nostri strumenti. Grazie a investimenti pesanti ci siamo assicurati i tool migliori del mercato, ma non siamo mai stati arroganti. Al contrario di alcuni player della industry. Noi guardiamo a noi stessi e a come migliorarci, così guadagneremo una fetta sempre più larga del market share». All’immancabile domanda sul “pacchetto” di media, telco e strutture strategiche per la comunicazione, Bolloré ha risposto negando ogni contatto: «Havas è una struttura stand alone. Non ha alcun collegamento diretto o indiretto con le telco e i media su cui investe il Bolloré Group», sebbene quest’ultimo, lo scorso anno, ha aumentato la quota controllata dell’agenzia dal 30 al 60%. Sulle strategie future, invece, ha spiegato che «Havas ha sviluppato una strategia a lungo termine. Diverse questioni politiche ed economiche creano incertezza e instabilità, due presupposti per cui sarebbe poco saggio svilupparne una a breve termine. È importante, per noi, attenerci al nostro piano» ha concluso Bolloré