Autore: Redazione
28/07/2016

The Guardian segna perdita record nell’ultimo anno: 173 milioni di rosso

Nel periodo terminato il 3 aprile del 2016 fatturati pubblicitari cartacei a -15%. L’editore preoccupato dal clima molto volatile del mercato advertising

The Guardian segna perdita record nell’ultimo anno: 173 milioni di rosso

Sono tempi difficili per l’editoria mondiale, anche per i mostri sacri come il Guardian. Nell’anno terminato il 3 aprile 2016, Guardian Media Group (GMG) ha annunciato il rosso peggiore di sempre, 173 milioni di sterline (ante tasse), su cui pesa la svalutazione di circa 80 milioni di sterline della società di eventi Ascential. Nel periodo in esame le revenue sono calate a 209,5 milioni mentre la perdita netta è stata di 68,7 milioni. Per invertire questo andamento negativo, l’editore ha lanciato un piano triennale, che porterà al taglio di 250 persone, tra cui 70 giornalisti. Buoni i risultati del sito che è passato dai 129 milioni di utenti unici di aprile 2015 ai 155 milioni nello stesso mese dell’anno successivo. A giugno, poi, sulla spinta della Brexit, il sito ha superato il miliardo di pagine viste. Le revenue cartacee sono però diminuite del 15% e il clima di incertezza in seguito alla Brexit sono elementi che preoccupano il management di GMG. Non a caso il chief executive officer David Pemsel ha parlato di mercato pubblicitario volatile: secondo GroupM, quest’anno, anche per via del referendum, la stampa britannica perderà il 12% degli introiti pubblicitari al posto del -6% preventivato nel caso gli esiti fossero stati diversi. GMG è di proprietà di The Scott Trust, società creata ottant’anni fa per salvaguardare l’indipendenza finanziaria ed editoriale del Guardian, un modello che secondo Pemsel continuerà a consentire al gruppo di investire in un giornalismo di classe mondiale.