Autore: Redazione
29/04/2016

Gruppo 24 Ore: il bilancio 2015 e il nuovo CdA

Il numero uno uscente di Confindustria è pronto a subentrare a Benito Benedini e potrebbe assumere le deleghe ora detenute da Donatella Treu fino a che non sarà stato individuato il sostituto di quest’ultima, alla cui ricerca sta lavorando Spencer Stuart

Gruppo 24 Ore: il bilancio 2015 e il nuovo CdA

Il bilancio che l’assemblea dei soci approverà oggi è l’ultimo di Gruppo 24 Ore firmato dal presidente Benito Benedini e dall’a.d. Donatella Treu. Sempre oggi, infatti, verrà eletto il nuovo CdA, la lista dei cui nomi, che è già stata comunicata da Confindustria lo scorso 10 aprile, comprende: Luigi Abete, Mauro Chiassarini, Maria Carmela Colaiacovo, Nicolò Dubini, Marcella Panucci, Claudia Parzani, Carlo Pesenti, Livia Pomodoro, Cesare Puccioni, Carlo Robiglio e Giorgio Squinzi, presidente uscente dell’organismo degli industriali e che, a sua volta, subentrerà a Benedini, assumendo anche probabilmente, pro tempore, le deleghe di a.d. Un’altra ipotesi, ma meno forte, è che, finchè non verrà individuato il sostituto di Donatella Treu, il ruolo possa essere assegnato a Pesenti, attuale vice presidente di Confindustria con la delega per il Centro Studi. Si è parlato anche di Abete che, però, in teoria, avrebbe anche un conflitto di interessi, visto che, tra l’altro, è a.d. dell’agenzia di stampa Askanews. Per altro, per lui, si parla anche di un possibile ticket con Squinzi alla presidenza dopo il primo biennio di quest’ultimo. Per l’individuazione del nuovo a.d. sta lavorando Spencer Stuart, e quando il manager sarà stato trovato, potrebbe essere Puccioni, presidente di Federchimica, a lasciargli il posto in Consiglio, di cui fa già parte, al pari di Maria Carmela Colaiacovo, il citato Abete, Dubini e Marcella Panucci.  Non sono previsti cambi, infine, sul fronte della direzione del Sole 24 Ore, con Roberto Napoletano che dovrebbe andare in continuità. Oggi, intanto, come detto, l’assemblea approverà un bilancio 2015, che ha visto un saldo dei ricavi a 325 milioni di euro, in aumento di 12,6, con un Ebitda di 900 mila euro (-10,7 milioni nel 2014), in miglioramento quindi di 11,6 milioni. La perdita è stata di 24 milioni, e include imposte sul reddito negative per 8,1 milioni. Il dato si confronta con un risultato negativo di 9,8 milioni del 2014, che beneficiava della plusvalenza netta realizzata dalla vendita dell’area Software pari a 20 milioni. La posizione finanziaria netta è negativa per 26,8 milioni di euro.