Autore: Redazione
01/09/2016

Grother, holding di Triboo Digitale, si fonde con Triboo Media

L’operazione darà vita al gruppo integrato Triboo che si posizionerà tra i leader in ecommerce e digital media

Grother, holding di Triboo Digitale, si fonde con Triboo Media

Il Consiglio di Amministrazione di Triboo Media S.p.A. lo scorso 5 agosto ha approvato il progetto di fusione per incorporazione di Grother S.r.l., holding di Triboo Digitale, contestualmente approvata dall’amministratore unico di Grother. La società, che detiene la totalità del capitale sociale di Triboo Digitale, per effetto della fusione ha ottenuto che i suoi soci ricevano in concambio azioni Triboo Media rappresentative di una partecipazione nel capitale sociale pari complessivamente al 44,46% post-fusione. Al servizio dell’operazione, verranno emesse 12.776.610 nuove azioni di Triboo Media e il capitale sociale della società passerà da 15.963.600 a 28.740.210 euro. L’operazione darà vita al gruppo integrato Triboo che, con ricavi netti consolidati nel 2015 pari a 85,8 milioni di euro e un Ebitda consolidato di 10,5 milioni, si posizionerà tra i leader nelle soluzioni di ecommerce e digital media, con un’offerta unica per le imprese, dall’ecommerce in full outsourcing, alla comunicazione e alla pubblicità online. Per l’efficacia dell’operazione si attende comunque il CdA, convocato il 12 settembre. Il commento del presidente di Triboo Media Giulio Corno “La fusione porterà alla creazione di un gruppo integrato, diversificato e competitivo, con un forte potenziale di crescita quale partner strategico preferenziale per le imprese che vogliono affrontare professionalmente il mercato digitale. Sul fronte dei costi, le sinergie deriveranno dall’ottimizzazione di comuni processi digitali nonché dalla centralizzazione delle funzioni di staff. La crescita dimensionale del nuovo Gruppo Triboo porterà un beneficio anche in termini di capitalizzazione e di attrattività per gli investitori istituzionali e retail, vantaggio che potrà esprimersi pienamente nel progetto di quotazione al listino principale che diventerà la nostra priorità a conclusione dell’operazione di fusione”, conclude Corno.