Grande schermo e commedia all’italiana: è boom

Prosegue il periodo propizio per il box office italiano: nel corso dei primi due mesi del 2016, infatti, è stato registrato un incremento del 32% delle presenze nei cinema del Bel Paese rispetto allo stesso periodo del 2015. Si conferma, dunque, il trend positivo iniziato lo scorso anno, che ha visto un aumento del 9% degli spettatori in sala. Merito anche del rinascimento della commedia italiana: sono diversi, infatti, i casi di pellicole nostrane balzate ai primi posti del box office. Basti pensare a Quo Vado?, stratosferico successo di Checco Zalone che ha terminato la corsa agli incassi a pochissimo da Avatar, pellicola che detiene il record assoluto del botteghino italiano. Ma non solo: è insindacabile il successo di Perfetti sconosciuti. La pellicola di Paolo Genovese, infatti, ha totalizzato oltre 14 milioni di euro in cinque settimane di programmazione. Ha mostrato una buona forma al box office anche Belli di papà, che vede protagonista Diego Abatantuono nei panni di un padre alle prese con dei figli “bamboccioni”. Funzionano anche film più anticonvenzionali, come Lo chiamavano Jeeg Robot, primo superhero movie all’italiana che segue le vicende di Enzo Ceccotti (Claudio Santamaria), dotato di una forza sovraumana a seguito di un incidente. Tutte queste pellicole presentano un denominatore comune: mostrano difetti, preoccupazioni e fissazioni in cui la maggior parte degli spettatori si può rivedere. Gli italiani, dunque, amano ridere di sé al cinema, scegliendo film che offrono uno spaccato dissacrante della società italiana di oggi. I risultati ragguardevoli colti dalle commedie italiane, però, non dipendono solo dalle preferenze del pubblico, ma anche da altri fattori. Non è un caso, infatti, che la rinascita di questo genere coincida con un incremento degli investimenti da parte delle aziende in termini di product placement e di tax credit. La vitalità del cinema in generale, e della commedia italiana in particolare, poi, stanno innescando un irrefrenabile trend positivo per quanto riguarda gli investimenti pubblicitari; attesa anche per i titoli e il riscontro di una primavera in arrivo mai così ricca di film variegati per generi e target di riferimento.