Gambero Rosso sbarca in Cina con Giglio Group

Gambero Rosso sbarca in Cina con Giglio Group nell’ambito della strategia di espansione sui mercati esteri che caratterizza il piano industriale della società di wine, travel e food dei prossimi tre anni. L’accordo è stato presentato ieri 6 aprile 2015 a Milano da Alessandro Giglio, presidente del network multimediale, e dal presidente di Gambero Rosso Paolo Cuccia.

Paolo Cuccia, presidente del Gambero Rosso Entrambe quotate in Borsa lo scorso anno, le due aziende guardano a un sensibile sviluppo del giro d’affari. Giglio Group, che ha chiuso il 2015 con un fatturato di circa 14 milioni di euro, punta quest’anno al raddoppio. Nel triennio 2016-2018 il Gambero Rosso ha previsto un articolato piano di investimenti per 7 milioni di euro, più parti di cash flow per circa 3 milioni. Sulle attività digitali, la Gambero Rosso investirà il 40% del budget triennale: in quest’ambito rientra l’accordo per la Cina, ma anche collaborazioni con piattaforme tipo The Fork e Telegram, collaborazioni con canali distributivi quali Lidl, e produzioni per tv e web tv. A questo proposito, è stato rinnovato l’anno scorso fino al 2017 l’accordo con Sky. Gambero Rosso ha chiuso l’anno con ricavi per 14,2 milioni di euro circa, di cui 2 di raccolta pubblicitaria generata equamente da tv, in crescita del 28%, e stampa, in crescita del 14% rispetto all’esercizio precedente.

Alessandro Giglio, presidente di Giglio Group Al fatturato complessivo è mancato 1 milione di euro di bonus che viene corrisposto alle emittenti dalla piattaforma satellitare al raggiungimento di determinati standard d’ascolto, che nel 2015 sono stati innalzati. Il target sarebbe 4.500 amr nel giorno medio, e 2 milioni nel mese. Nel primo trimestre del 2016, Gambero Rosso registra un incremento delle audience del 27%. Confrontato con i circa 15 milioni del 2015, «e tenuto conto del mancato bonus – spiega Cuccia – in realtà abbiamo registrato una crescita dei risultati». L’“effetto bonus” influenza anche il risultato netto, a quota 510mila euro contro gli 880mila del 2014. L’ebitda è positivo per 3 milioni di euro circa, pari al 21% del fatturato, l’ebit è a quota 1,7 milioni (contro 2,4 milioni del 2014) per via degli ammortamenti legati al cambio di sede a Roma. La partnership con Giglio Group prevede la produzione 100 servizi tv in hd per la promozione di vini, prodotti e territori dell’industria agroalimentare italiana. Le produzioni saranno in onda a partire da maggio, attraverso la controllata Giglio Tv, sul canale di Stato cinese CCTV il sabato sera nella rubrica “Made in Italy”, che vanta oltre 100 milioni di telespettatori a puntata, e in replica altre quattro volte alla settimana. Le produzioni saranno poi “spacchettate” in pillole e distribuite sulle piattaforme digitali Youku Tudou e IQIYI, nonché sui canali digitali della stessa Giglio.