Autore: Redazione
22/04/2016

Fondazione Umberto Veronesi si affida a Serviceplan e MEC

L’organismo ha scelto l’agenzia e la centrale guidate, rispettivamente, da Nicola Pardelli e Luca Vergani per una campagna multimediale dedicata al 5x1000, il cui concept verrà declinato anche a sostegno di altre iniziative. La realizzazione di Filmmaster Productions

Fondazione Umberto Veronesi si affida a Serviceplan e MEC

«Affrontare nuove gare e nuove sfide è una realtà quotidiana per ogni agenzia. Si possono vincere o perdere. Questa, però, è stata affrontata fin dall’inizio con uno spirito diverso. La sfida era più importante. Perché sapevamo che, in questo caso, la comunicazione poteva davvero fare la differenza. Ecco perché siamo così orgogliosi di aver trovato la strada giusta». Queste le parole con cui Nicola Pardelli, partner e ceo di Serviceplan Italia, commenta la vittoria nel pitch a tre per la comunicazione della Fondazione Umberto Veronesi. Insieme all’agenzia di Gruppo Serviceplan - a sua volta guidato da Giovanni Ghelardi -, l’organismo ha scelto anche MEC per il planning. In questo caso, la centrale di cui è ceo Luca Vergani ha vinto un pitch a due e, a sua volta, si appresta a riportare in tv per due settimane (e da fine mese anche nei cinema) la Fondazione Umberto Veronesi, oltre che su stampa e web, da domenica prossima, dopo un 2015 sotto tono sul fronte della comunicazione. Da qualche giorno, invece, sono già partite (per restare on air fino a fine maggio) le affissioni a Milano. «Il brief - spiega a DailyMedia la responsabile comunicazione Giulia Leoni - chiedeva una campagna capace di trasmettere un messaggio istituzionale, dando valore e facendo chiarezza sulla missione della Fondazione, a partire dalla raccolta per il 5x1000: investire nella ricerca genomica, la medicina del futuro, grazie al finanziamento dei ricercatori più meritevoli. Il tutto con un key visual unico e un messaggio in grado di sostenere i tanti progetti della Fondazione. In particolare, “Salute al Maschile” per i tumori che colpiscono tipicamente gli uomini; “Pink is Good” per quelli femminili; e “Gold for Kids” per l’oncologia pediatrica, verranno sostenuti non ricorrendo alla tv tra giugno e luglio e a ottobre per i primi due, con adattamenti tematici e cromatici della creatività di Serviceplan. Poi, forse, il ritorno anche sul piccolo schermo, nell’ultima parte dell’anno, ma con uno spot per “Sms Solidale” ideato internamente e già proposto a febbraio, per il terzo dei citati progetti». Tornando alla nuova creatività, la scelta è stata semplice ma immediata: rappresentare l’elica del Dna come una strada che porta la ricerca a risultati concreti, arrivando a capire e curare meglio non solo i tumori ma, anche, le malattie cardiovascolari e neurodegenerative. In stampa e affissione vediamo, quindi, la strada formata da una catena del Dna percorsa da un ricercatore. In tv, quello della ricerca genomica diventa un percorso affascinante e sempre in movimento. Un ricercatore ci guida incontrando altri colleghi, ma anche le persone che dalla ricerca avranno i risultati. Il tono è caldo, lontano dalla freddezza scientifica. La musica, realizzata da Andrea Grant, aggiunge emozione alle immagini, così come la voce di Massimiliano Rossi. La cdp è Filmmaster Productions, il cui presidente, Giorgio Marino, commenta: «Ci sentiamo molto coinvolti in questo appuntamento con il sociale che ci consente di mettere finalmente la nostra professionalità a disposizione di un tema così fondamentale per ogni individuo che non potrà essere sordo a questa richiesta di sostegno». La regia è di Emanuele Di Bacco che è stato capace di abbinare alle conoscenze tecniche di post-produzione (affidata a EDI), fondamentali per questo film, la sensibilità nella gestione dei protagonisti, tra cui anche ricercatori veri e due donne guarite. Per l’occasione, infine, è stato studiato anche un nuovo logo della Fondazione, realizzato da Marco Pignatelli, che abbina a quello esistente la figura del suo fondatore. Per Serviceplan, firmano il dce Oliver Palmer, i dc Salvatore Giuliana e Giuliana Guizzi, l’art Usa Limsithong e il copy Silvano Cattaneo.