Autore: Redazione
04/02/2016

Fjord, nel 2016 focus su enterprise e declinazione dell’offerta su tutte le industry

Alessandro Diana, managing director responsabile di Accenture Interactive, discute con DailyNet della service design company che ha aperto a Milano a inizio del 2015. E ne approfitta per spiegare l’evoluzione della unit di cui è al comando, alla luce delle ultime evoluzioni fatte registrare dal comparto

Fjord, nel 2016 focus su enterprise e declinazione dell’offerta su tutte le industry

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E >mc2: Experience, Marketing, Content e Commerce. Sono queste le aree su cui Accenture Interactive, la unit di Accenture Digital, specializzata in digital marketing, sta concentrando i suoi sforzi e rimodellando la sua offerta alla luce delle evoluzioni tecnologiche che stanno attraversando il nostro mondo. «La prima - racconta a DailyNet Alessandro Diana, managing director di Accenture Digital - lavora sulla customer experience ed è connessa alle attività di Fjord, service design company che abbiamo acquisito e che ha aperto i suoi uffici a Milano l’anno scorso. La seconda, invece, agisce su settori come il digital advertising fino ai temi del programmatic e delle DMP mentre la sfera del Content riguarda la gestione dei contenuti per conto terzi e sta divenendo sempre più rilevante per il nostro business anche alla luce dell’acquisizione di AvVenta, società che fabbrica contenuti di valore con un approccio industrializzato. Infine c’è la unit Commerce, che opera nel relativo ecosistema e si occupa di definire esperienze di natura transazionale e soprattutto multicanale. In questo senso la multicanalità rappresenta la sfida vera. Tutte queste diverse braccia si stanno integrando sempre più, con la prima dimensione che funge da elemento differenziante e qualificante».

Fjord, dopo l’integrazione il focus è sul segmento enterprise e sulle varie industry A distanza di un anno dal varo della sede milanese, la scelta della città lombarda non è stata casuale per il legame e la forte tradizione in materia di design e innovazione, il bilancio di Diana è positivo: «La risposta del mercato c’è stata ed è stata molto positiva: in particolare abbiamo riscontrato un grande interesse da parte di aziende dei più svariati settori, dalle Assicurazioni alle Banche fino alle Utilities. Sul fronte dell’armonizzazione delle operazioni di Fjord c’è stata una duplice strategia: da un lato abbiamo integrato lo studio di Milano con quelli internazionali, riuscendo a creare cultura su un modo di lavorare davvero globale; dall’altro, come ho spiegato prima, abbiamo inserito Fjord in Accenture Interactive rendendola il perno dell’ala Experience e incrementando i legami tra le varie aree». E per il futuro di Fjord Diana ha le idee chiare: «Il tema del service design è prerogativa di tutti i comparti. Rappresenta un modello nuovo di interazione che si sta diffondendo anche al contesto enterprise (e non solo B2C). In sintesi il 2016 di Fjord sarà sotto il segno della declinazione dell’offerta sulle varie industry e sull’ulteriore sviluppo del mondo dei servizi alle imprese», ha proseguito il manager. Da quando Fjord è stata acquisita da Accenture ha raddoppiato il suo team e incrementato gli studi creativi da 9 a 17. Accenture ha investito ben 200 milioni di dollari per sviluppare l’area design, inclusa anche l’acquisizione di Chaotic Moon, digital design e creative technology company con headquartyer ad Austin.

Accenture Digital, l’Italia secondo mercato per importanza dietro solo agli Usa Accenture Digital merita una nota a parte: l’Italia è il secondo Paese per dimensione nella geografia di Accenture, «nonché fiore all’occhiello della nostra azienda in termini di qualità - precisa Diana -. Oltre a Interactive, Accenture Digital raccoglie al suo interno Accenture Mobility e Accenture Analytics. Tutte queste diverse realtà si stanno trasformando per rispondere nel modo più consono possibile alle sfide che oggi ci pone il mercato. Per esempio Accenture Mobility, inizialmente deputata principalmente allo sviluppo di applicazioni, sta sempre più estendendo il proprio focus all’IOT, per proporre servizi che facciano parlare i diversi device e portino valore. Analytics concentra le sue azioni attorno al tema del Dato e della sua gestione, per costruire modelli predittivi ed evoluti per i nostri clienti». «E se Interactive studia i modelli di interazione con i clienti gli ambiti dell’IOT e del Dato diventano fondamentali: ecco perché stiamo spingendo per l’integrazione tra tutte queste unit», conclude il manager Alessandro Diana.

Fjord Trends,tra scomparsa delle app e la Virtual Reality Nei giorni scorsi Fjord ha pubblicato un rapporto sui trend del digitale per il 2016. Con Diana ne abbiamo discussi due in particolare: la scomparsa delle app e la Virtual Reality. «Il primo non significa che le app spariranno - spiega Diana -. Però abbiamo notato una progressiva atomizzazione di questo tipo di strumenti, con le loro funzionalità che sono distribuite su più piattaforme. Al contempo il settore sta cambiando per rendere più fluida l’interazione, che nel tempo potrebbe addirittura eliminare l’elemento di interazione umana o comunque fare risparmiare del tempo semplificandoci la quotidianità. In questo contesto, uno scenario in cui le aziende dovranno mutare i rapporti con i consumatori non è poi così lontano: pensiamo a un ingresso dell’Artificial Intelligence, grazie alla quale molte delle transazioni quotidiane potrebbero essere automatizzate e non richiedere un intervento consapevole degli individui. Per quanto riguarda la Virtual Reality, si tratta di un segmento pronto a esplodere nel mercato consumer. Ma anche in questo caso è l’ambito enterprise quello che potrebbe registrare i vantaggi più sensibili. Basta riflettere un attimo su come la VR può facilitare la vita dei professionisti di tutti i settori, dall’healthcare fino al giornalismo», ha spiegato il manager.