Autore: Redazione
29/07/2016

Fcp-Assointernet: nel semestre internet lascia per strada l’1,9%

Nel 2016 il report dell’Osservatorio è stato strutturato proprio per misurare e illuminare fenomeni il cui impatto è crescente, come il programmatic e il native advertising. A seguire il commento del presidente Giorgio Galantis

Fcp-Assointernet: nel semestre internet lascia per strada l’1,9%

Ancora un segno negativo per il mercato pubblicitario online. A giugno, infatti, il perimetro monitorato da Fcp-Assointernet registra un decremento del 2,1%, per una raccolta di 45,1 milioni. Il segmento Web continua ad arretrare, questo mese dell’8% mentre il Mobile prosegue la sua esplosione, con un incremento del 136,2% ma con volumi ancora minimi, pari a 4,2 milioni. Gli altri rami di business identificati da Fcp-Assointernet, cioè Tablet e Smart Tv/Console, viaggiano a due velocità: il primo cresce dell’87,4% mentre il secondo cala dell’83,2%. Insieme contribuiscono per circa 600mila euro. Nel periodo gennaio-giugno la raccolta online chiude in ribasso dell’1,9%, a circa 230 milioni di euro.
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Il commento di Galantis A commento dei risultati il presidente di FCP-Assointernet Giorgio Galantis rileva che “Occorre però sottolineare, anche in relazione alla crescita degli OTT internazionali che Nielsen stima in questi primi mesi dell’anno, che questo modesto segno negativo relativo al perimetro di rilevazione FCP-Assointernet, non rispecchia quanto “effettivamente” i clienti investono sulle concessionarie associate, in considerazione del fatto che abbiamo evidenze che i budget da loro dedicati al digital siano in crescita, non solo con gli OTT. Il motivo è legato a due aspetti assolutamente correlati tra loro: crescita del programmatic buying e costi tecnologici ad esso associati. Dalle nostre misurazioni, iniziate lo scorso gennaio, le vendite in programmatic, open auction e private deal, incidono sul totale fatturato complessivo per circa il 20%. Si tratta di un dato puntuale relativo al primo trimestre. Inoltre stimiamo che le vendite in programmatic siano cresciute in maniera molto consistente rispetto al pari periodo dello scorso anno, nell’ordine del +40/50%. Se mettiamo quindi in correlazione i due aspetti, e consideriamo i costi tecnologici come direttamente detratti alla fonte dalle piattaforme alle concessionarie, possiamo affermare che gli investimenti effettivamente effettuati dai clienti siano in crescita, seppur contenuta, anche sul perimetro FCP-Assointernet. Questo discorso si associa ad un andamento del mercato pubblicitario tutt’altro che stabilizzato, all’interno del quale l’evento Europei di calcio ha sicuramente  privilegiato gli investimenti sul mezzo televisivo. Nel 2016 FCP-Assointernet ha ulteriormente strutturato il report dell’Osservatorio proprio per misurare e illuminare fenomeni il cui impatto è crescente, come il programmatic e il native advertising. A livello inter associativo è invece aperto il confronto su temi di sempre maggiore importanza, in particolare Viewability e Adblocking. Sulla Viewability stiamo conducendo insieme a UPA test per comprendere e riscontrare con le evidenze dei fatti gli output di misurazione tra diversi istituti e quantificare le eventuali discrepanze rilevate. I test sono tuttora in fase di svolgimento, dopo l’estate contiamo di avere i risultati e di trarre le conclusioni anche con le altre Associazioni come step successivo al White Paper del gennaio 2016. Anche sull’Adblocking stiamo lavorando con le altre Associazioni, partecipando ad una ricerca continuativa quali-quantitativa con AssoCom, Fedoweb, GroupM, IAB, UPA. I risultati della prima wave saranno disponibili a settembre. L’obiettivo d FCP è quello di condividere linee guida e best practice con tutte le altre Associazioni che favoriscano gli interessi e la crescita della industry nel suo complesso”.