Autore: Redazione
15/11/2016

Si muove la città: l’evoluzione del progetto mytaxi

L’app che consente un collegamento diretto tra operatore e utente raccontata dalla General Manager Barbara Covili

Si muove la città: l’evoluzione del progetto mytaxi

Ritrovarsi in una banchina di attesa, magari spossati da un lungo viaggio, speranzosi di conquistarsi un meritato riposo casalingo. E rendersi conto che potrebbe trattarsi di un’utopia, perché di taxi in giro non se ne vedono e sembrano non poter apparire neanche con l’ausilio delle più celebri preghiere. Che fare? Disperarsi. Oppure essere fortunati da potersi ritrovare in quella cinquantina di città raggiunte dal servizio mytaxi. E mentre l’ottimismo riaffiora e si sentono i profumi di una primavera ancora lontana, sappiate che mytaxi è un servizio che si pone come obiettivo principale il collegamento diretto tassista passeggero, per offrire a entrambi un sistema di gestione delle prenotazioni al passo con i tempi. Nella pratica, i passeggeri possono richiedere un’auto attraverso la app mytaxi presente sul proprio immancabile smartphone, e i tassisti nelle vicinanze ricevono la richiesta sulle loro rispettive app.

Un breve riassunto delle puntate appena trascorse

Il servizio nasce nel giugno 2009 in Germania; nel 2011 sei città in terra tedesca possono usufruire dei suoi servigi; nell’agosto dello stesso anno mytaxi sbarca a Vienna diventando un’applicazione internazionale. Tra il 2011 e il 2012 arrivano i lanci a Barcellona, Zurigo e Varsavia; nel luglio del 2012 introduzione del mobile payment; sul finire del 2012 lancio a Washington e Madrid; a marzo del 2013 implementazione del mobile payment; a settembre del 2014 fusione con moovel GmbH (Daimler AG); aprile 2015 significa il debutto italiano a Milano; a maggio di quest’anno lo sbarco a Roma e a luglio 2016 la fusione con l’app britannica Hailo, dando vita alla più grande società in Europa per la prenotazione di taxi tramite app.
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Barbara Covili

Evoluzione di un servizio, parla la General Manager Barbara Covili

Ci siamo fatti raccontare direttamente dalla General Manager Barbara Covili la storia, i progetti, le conquiste e i prossimi obiettivi dell’applicazione mytaxi.

Dove sorge il progetto mytaxi e come si evolve?

mytaxi nasce in Germania nel 2009, nel 2015 avviene lo sbarco in Italia, con il primo lancio milanese. Dallo scorso mese di maggio siamo presenti anche a Roma. E se qualcuno dovesse chiedersi il perché della scelta di Milano e Roma, diremmo che oltre a essere ovviamente le due metropoli italiane per antonomasia, sono anche le due principali città business: la capitale può vantare 8000 licenze, mentre Milano la segue con circa 4000. Con Roma abbiamo già siglato 800 adesioni al servizio, Milano ne ha firmate 600. Roma è più grande, senza dubbio, ma ha anche un altro vantaggio: è venuta per seconda, potendo quindi contare su uno storico ben preciso.

Cosa vi aspettate dal 2017?

Crescere e per questo investiamo molto. E l’entusiasmo degli operatori e dei clienti è qui a confermarlo. Con mytaxi i tassisti hanno la possibilità di giudicarsi e di essere giudicati, di avere un feedback, di poter correggere gli errori, di aumentare la competizione, la propria capacità di far emergere l’aspetto meritocratico e di creare maggiore trasparenza.

Il servizio sarà ben presto disponibile anche in altre città italiane?

L’intenzione evidentemente c’è, ma ora siamo concentrati sulla recente fusione con l’app britannica Hailo, da noi acquisita. Sotto il nostro marchio avremo circa 100.000 tassisti in 50 città europee.

La tecnologia potrebbe rappresentare un freno per una parte di operatori anagraficamente più lontani?

Non si può guardare indietro, non utilizzare applicazioni significa tagliarsi le gambe. Tra l’altro l’app consente di eliminare i problemi legati alla mancanza della carta di credito, ancora piuttosto rara nelle auto italiane.

Come state lanciando il servizio?

Attraverso delle promozioni mirate: quella attualmente in corso riguarda il costo della corsa, la cosiddetta promo del 50%, che permette al tassista di incassare il prezzo pieno e al cliente di pagare la metà, grazie ad un forte investimento di mytaxi. E questo sarà in vigore fino a fine novembre. Le campagne sono curate internamente, con grafica proveniente dalla casa tedesca e gli spazi pubblicitari acquistati da noi in Italia. Le campagne vengono pianificate su digital, social, search, out of home, stampa, soprattutto digitale e radio.

Chiuderete l’anno con qualche sorpresa?

Entro fine anno verranno annunciate importanti novità, di cui ancora non posso svelare i dettagli..