Autore: Redazione
11/03/2016

Eletto "Prodotto dell’Anno 2016”

Sono 45 i prodotti scelti da oltre 12.000 responsabili degli acquisti italiani. Cresce la sensibilità nei confronti delle referenze più nuove. I consumatori sono sempre più esigenti e demanding nei loro acquisti: si affidano maggiormente ai brand che sanno offrire un valore aggiunto reale

Eletto "Prodotto dell’Anno 2016”

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Sono 45 i prodotti eletti Prodotto dell’Anno da oltre 12.000 consumatori italiani che hanno votato tramite la più importante ricerca sull’innovazione in Italia svolta da IRI, istituto indipendente leader mondiale nel campo. Il Logo Eletto Prodotto dell’Anno permette di riconoscere velocemente l’innovazione e di scegliere un prodotto fidandosi della preferenza di più di 12.000 consumatori. Le novità che vedremo fregiarsi del Logo Eletto Prodotto dell’Anno 2016 seguono i trend di mercato e segnalano un dato sorprendente: la propensione all’acquisto di nuovi prodotti è balzata nell’arco di dieci anni dal 66 all’86%. Questo dato conferma la forte sensibilità dei consumatori nei confronti dei prodotti innovativi. Sensibilità trasversale tra uomini e donne, ma che impatta maggiormente sulle fasce di età: risultano, infatti, più sensibili i giovani tra i 15 e i 35 anni. Il consumatore avverte nuovi valori, più autentici, e sente il bisogno di un consumo sempre più morale ed etico, voglia di condivisione e partecipazione critica. Il comparto Food vince su tutti A dimostrazione di come le attese nei confronti dell’innovazione mostrino innanzitutto un cambiamento salutistico in atto, un prodotto su due delle innovazioni premiate appartiene al comparto Food. Per la prima volta sono presenti categorie come “piatti pronti vegetariani”, “zuppe fresche pronte”, mentre si riconferma quella dei “senza lattosio”. In aumento anche le categorie di integratori e prodotti venduti in farmacia (12,5%), canale dove il Logo di Prodotto dell’Anno viene utilizzato in modo molto strategico e impattante. Seguire uno stile di vita sano, insieme alla maggiore attenzione posta agli ingredienti, sta diventando sempre più importante nelle scelte dei consumatori (+5%). In crescita anche la maggiore attenzione verso l’ambiente (come per la categoria capsule caffè compostabili) che si traduce con un consumo più responsabile e un’attenzione soprattutto al pack (+2%). Anche il made in Italy, gioca un ruolo rilevante nelle aspettative dei consumatori verso i nuovi prodotti, con un trend in crescita (+4% rispetto allo scorso anno); trend che si è consolidato anche grazie a Expo. Pur rimanendo il primo driver di scelta, perde quota il rapporto qualità/prezzo (-5%). E’ la qualità intrinseca il plus riconosciuto dai consumatori (non solo la filiera controllata ma anche il fare bene). Continua, così, a crescere il trend di chi è disposto a riconoscere un premium price quando si aspetta una piena soddisfazione dal prodotto (+3%). Non si risparmia sulla qualità, ma sulla quantità. Dunque, acquisti mirati a soddisfare i propri bisogni. Consumatori a caccia di qualità
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A caccia della qualità e non più solo della promozione. I consumatori sono sempre più esigenti e demanding nei loro acquisti: si affidano maggiormente ai brand che sanno offrire un valore aggiunto reale sia di performance che emozionale e chiedono un’innovazione vera e significativa. Nella società della sharing economy si conferma molto rilevante il passaparola, che è proprio uno dei valori alla base del Premio Eletto Prodotto dell’Anno. Infatti, all’82% dei consumatori piace provare nuovi prodotti consigliati da amici o parenti (dato in incremento del +5% rispetto al 2014). Prodotto dell’Anno rafforza il brand generando fiducia per ottenere preferenza e fedeltà, come dimostrano le performance del Logo in continua ascesa. L’awareness ha raggiunto l’87% mentre la fiducia sul Logo l’83%, rispettivamente +5% e +7% rispetto ai dati della precedente rilevazione. I media partner La serata di Premiazione, patrocinata dalla Rappresentanza a Milano della Commissione Europea, ECR Italia, Upa, Iab, Iaa e Unicom, ha coinvolto più di 500 personalità del mondo dell’industria, della distribuzione, nonché della stampa e della comunicazione. Numerosi sono i Partner Media che daranno visibilità a tutti i prodotti eletti sulle loro testate e sui loro mezzi. In particolare DailyMedia, Mediaforum, TVN Mediagroup, Mark Up, GDO Week, Class Editori sulle proprie testate, IGP Decaux attraverso campagne in affissione sui mezzi pubblici di Milano e Roma; Distribuzione Moderna e al femminile.com con la copertura web attraverso banner, campagne online; DoveConviene attraverso una campagna dedicata sulle proprie piattaforme desktop e mobile e AdSolutions e Carrefour per la comunicazione nei punti vendita. Simonetta Flores: «E’ in atto un consumo sempre più morale ed etico» Abbiamo visto molte novità appartenenti al comparto Food. Come spiega questo fenomeno? «Vi è innanzitutto un cambiamento salutistico in atto. Per la prima volta si sono formate categorie come “piatti pronti vegetariani”, “zuppe fresche pronte, confermata quella dei “senza lattosio”. Seguire uno stile di vita sano, insieme alla maggiore attenzione posta agli ingredienti, sta diventando sempre più importante nelle scelte dei consumatori (+5%). In crescita anche la maggiore attenzione verso l’ambiente (ad esempio, categoria “capsule caffè compostabili”) che si traduce con un consumo più responsabile (+2%). Sempre più persone preferiscono fare spese giornaliere per acquistare alimenti freschi e cibi pronti per evitare gli sprechi. Pur rimanendo il primo driver di scelta, perde quota il rapporto qualità prezzo (-5%). E’ la qualità intrinseca il plus riconosciuto dai consumatori. Non si risparmia sulla qualità, ma sulla quantità. Acquisti mirati a soddisfare i propri bisogni. A caccia della qualità e non più solo della promozione. Anche il made in Italy gioca un ruolo rilevante nelle aspettative dei consumatori verso i nuovi prodotti, con un trend in crescita (+4% rispetto allo scorso anno). Il consumatore avverte nuovi valori, più autentici, e sente il bisogno di un consumo sempre più morale ed etico, voglia di condivisione e partecipazione critica». Ci sono altri comparti che stanno emergendo? «Sono in aumento anche le categorie di prodotti venduti in farmacia, il 12,5% del totale (abbiamo, ad esempio, categorie molto specifiche come integratori di fermenti lattici, sali minerali, multivitaminici, per il sonno e per la memoria) canale dove il Logo viene utilizzato in un modo molto strategico e impattante». Qual è il punto di forza del Premio? «Senza dubbio il voto di più di 12.000 consumatori aiuta/supporta il brand a costruire fiducia per ottenere preferenza e fedeltà come dimostrano le performance del Logo in continua ascesa. L’awareness ha raggiunto l’87% e la fiducia sul Logo l’83%, rispettivamente +5% e +7% rispetto al 2014. I consumatori si fidano della scelta fatta da altri consumatori e il perché lo spiegano con parole chiave come: affidabilità, consumatori, innovazione, valutazioni, opinioni…». Che cosa si aspettano, in particolare, i consumatori da un prodotto innovativo? «I consumatori sono sempre più esigenti e demanding e si affidano maggiormente ai brand che sanno offrire un valore aggiunto reale sia di performance che emozionale e un’innovazione vera e significativa. Nella società della sharing economy si conferma molto rilevante il passaparola, che è proprio uno dei valori alla base del Premio Eletto Prodotto dell’Anno. Infatti, all’82% dei consumatori piace provare nuovi prodotti consigliati da amici o parenti, un dato in incremento del +5%. Prodotto dell’Anno rafforza il brand generando fiducia per ottenere la preferenza e la fedeltà, come dimostrano le performance del Logo in continua ascesa. L’awareness ha raggiunto l’87% e la fiducia nel Logo l’83%, rispettivamente +5% e +7% rispetto alla precedente rilevazione. Cambiamenti si registrano anche nei canali di vendita. Continua a crescere a due cifre l’e-commerce, compreso l’e-food, e spicca la crescita dei piccoli negozi express in cui fare la spesa senza perdere troppo tempo e dove si può trovare vicinanza e maggiore assistenza all’acquisto».