Autore: Redazione
20/05/2016

Ecommerce Forum: Interviste tra gli stand

Ligatus punta tutto sulla Programmatic Native Adv

Ecommerce Forum: Interviste tra gli stand

L’intervista a Julien Mosse, managing director Southern Europe di Ligatus, in occasione del Netcomm eCommerce Forum a Milano per fare il punto sullo stato dell’arte di questa tecnologia e l’annuncio della nuova partnership con mediasmart Mobile. La domanda in programmatic per formati pubblicitari Native è aumentata in modo significativo nell’ultimo periodo. Sono, infatti, un espediente efficace per affrontare le sfide poste dagli ad blocker, sono rilevanti, personalizzati, non invasivi e parte del contenuto stesso. Ecco perché anche Ligatus, il #1 Native e Performance Network leader in Europa sta investendo milioni di euro da svariati anni per sviluppare nel suo centro di R&D in Germania questa tecnologia creando una SSP proprietaria integrata con le DSP di Native più importanti. Di seguito l’intervista che Julien Mosse, managing director Southern Europe di Ligatus, ha rilasciato a DailyNet in occasione del Netcomm eCommerce Forum a Milano, per fare il punto sulla situazione attuale del mercato, e le novità in cantiere. Può spiegarci come vi state muovendo sul fronte del programmatic advertising anche a fronte della recente partnership con AppNexus? Prima di parlare di programmatic sarebbe meglio fare un breve excursus su come abbiamo lavorato fino ad ora. Abbiamo una piattaforma che può essere utilizzata sia in versione “self” e che, in tutta autonomia con la propria carta di credito, permette di ottimizzare le campagne sul nostro network Premium, sia con il supporto di un account manager per le medie/grandi aziende/advertiser. Lavoriamo sia con agenzie sia con aziende e quello che mancava nella nostra offerta era proprio il programmatic, così all’inizio dell’anno scorso abbiamo iniziato a costruire una nostra SSP che ci permetta di lavorare sul Programmatic Native attraverso il protocollo RTB 2.3. Grazie alla recente partnership con App Nexus, pioniere della pubblicità in real-time, abbiamo accesso a un nuovo segmento di clientela, che comprende trading desk, retargeter e DSP, che sono in grado di acquistare la nostra posizione sugli editori del nostro network esclusivamente Premium e trasparente. Gli editori potranno beneficiare di un aumento della domanda e vedranno col tempo una migliore monetizzazione. Quali sono i trend internazionali del programmatic native? Il programmatic native sta crescendo velocemente sui più importanti mercati, per quanto riguarda il mercato italiano Ligatus il potenziale è molto interessante e le prime campagne stanno portando dei buoni risultati, sia lato desktop sia mobile. E’ importante per il programmatic avere dei dati interessanti e freschi. Che ruolo ha il native adv nell’ecommerce? Penso che gli utenti siano stati troppo aggrediti in passato dall’advertising in generale e particolarmente su internet. Il native adv permette di non essere invadenti, quando stai leggendo un articolo, noi proponiamo contenuti interessanti per l’utente, e usiamo modalità per presentare prodotti e servizi che siano rilevanti. Questo ci permette di rendere l’esperienza dell’utente più rispettosa e meno intrusiva. Penso che per l’ecommerce sia importante investire in maniera trasversale sul funnel di conversione e Ligatus li aiuta in questa direzione. L’alta qualità del nostro traffico e il posizionamento specifico ci consente di portare nuovi potenziali clienti sui siti dei nostri advertiser. Tutti i nostri clienti vedono sugli analytics un tasso di new session (nuovi prospect) molto più alto della media. Ligatus li aiuta fino alla parte bassa del funnel con il suo prodotto di retargeting. Ligatus ha registrato un’ottima crescita in termini di mobile conversion rate, si è passati dal dominio del desktop al dominio della mobilità… È tutta una questione di abitudini di utilizzo, internet si è diffuso nel 1995 ed è quindi relativamente recente, si è passato da grandi schermi a device tascabili che permettono di navigare e di compiere qualsiasi azione in mobilità e con un’esperienza piacevole, veloce e così via. Quasi tutti sul mercato stanno facendo degli sforzi per migliorare le proprie tecnologie e renderle mobile responsive. Il nostro obiettivo è di permettere ai clienti e agli advertiser di essere in grado di raggiungere gli utenti in qualsiasi momento della giornata e su qualsiasi device perché la customer journey è diversa per ogni utente e si deve presentare il prodotto giusto, alla persona giusta e soprattutto al momento giusto. Ligatus lavora molto sui modelli di attribution, e sebbene la tecnologia sia già avanzata, in Italia siamo un po’ indietro con i tempi di adozione rispetto ad altri mercati. Come pensate di risolvere questo problema? Penso che il mercato italiano sia piuttosto maturo in realtà io viaggio di frequente nel Belpaese e ho incontrato molti publisher, agenzie, advertiser e c’è molta domanda, certo ci sono ancora dei progressi da fare in questo senso ma del resto è lo stesso in Francia che è il nostro primo mercato di riferimento. Dobbiamo far capire bene agli advertiser e ai centri media tutti i vantaggi possibili. Noi investiamo molto in tecnologia meno in marketing e quindi concentreremo gli sforzi anche per far emergere il valore dell’attribution per chi investe. Qual è il prossimo step? Che progetti avete per il futuro? Come molte altre company fanno, cercheremo di crescere in tre modi: continuando a investire molto in tecnologia, volgendo lo sguardo a nuovi mercati - ad esempio Inghilterra e America sono molto attraenti per noi - e infine continuare a creare sinergie con altre aziende attraverso acquisizioni e partnership, anche in Italia. Proprio rimanendo in tema di partnership oggi, infatti, la company ha annunciato una partnership con mediasmart Mobile - società di tecnologia mobile la cui DSP (Demand Side Platform) ottimizza il processo di media buying per massimizzare l’engagement e consente la disponibilità d’acquisto in modalità programmatic dell’inventario di pubblicità native di Ligatus. L’accordo contribuirà a rafforzare la domanda dei clienti e a massimizzare il coinvolgimento degli utenti e le capacità di monetizzazione per l’inventario Ligatus. Inoltre, consentirà agli inserzionisti di ottimizzare l’engagement e di portare i migliori risultati possibili, utilizzando la combinazione degli algoritmi predittivi di targeting di bsmart in unione con gli editori premium selezionati di Ligatus. Con più di 31 miliardi di ad impression al mese su oltre 1.200 siti premium, l’inventory di formati native di Ligatus è ora disponibile attraverso bsmart, la piattaforma tecnologica proprietaria di mediasmart. <