Autore: Redazione
08/03/2016

Domus: 26,5 milioni nel 2015, raccolta trimestre a +35%

Il Gruppo presieduto da Maria Giovanna Mazzocchi festeggia il numero storico del mensile di design

Domus: 26,5 milioni nel 2015, raccolta trimestre a +35%

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Dal 1928 al 2016: la rivista Domus festeggia il 10 marzo il millesimo numero in edicola, un traguardo costruito in 88 anni di ricerca, approfondimento, critica e divulgazione di tutti i temi dell’abitare, per un totale di oltre 140.000 pagine, 270.000 fotografie, 60.000 disegni e schizzi, 12.000 autori, 13.000 opere d’arte e 5.000 mostre. Numeri importanti che rendono ancora più unica, nell’intero panorama editoriale, la storia del mensile fondato nel 1928 da Gio Ponti e pubblicato dall’anno successivo dall’editore Gianni Mazzocchi, che ne fece un punto di riferimento in tutto il mondo per l’architettura, l’arte e il design. Con la curatela di Fulvio Irace e il segno grafico di Italo Lupi, Domus 1000 è un progetto editoriale inedito, realizzato a più voci e affidato a più mani. Per l’occasione, infatti, sono stati chiamati a dare il proprio contributo tutti e nove i direttori che si sono avvicendati alla guida di Domus dopo Gio Ponti, dal 1979 a oggi: Alessandro Mendini, Mario Bellini, Vittorio Magnago Lampugnani, François Burkhardt, Deyan Sudjic, Stefano Boeri, Flavio Albanese, Joseph Grima e l’attuale, Nicola Di Battista. Il risultato è un caleidoscopio di visioni, linguaggi e suggestioni contemporanee che non perdono di vista l’orizzonte dello sviluppo futuro dei temi di cui l’architettura e il design si occupano. A loro si è aggiunto Beppe Finessi, che ha selezionato 100 icone del design italiano che Domus stessa ha contribuito a rendere famose nel mondo. Senza tralasciare un consistente racconto a ritroso di una storia che ha fatto storia, Domus 1000 riunisce, in 260 pagine, un totale di 11 autori e 9 art director, a testimonianza ancora una volta della capacità di confronto, critica e anticipazione di idee tipica della rivista. La straordinarietà del numero ha trovato un altrettanto straordinario consenso da parte del mercato, registrando una raccolta pubblicitaria – effettuata dalla concessionaria interna – di oltre 700 mila euro, grazie a un inserito di oltre 100 pagine. L’unicità di questa edizione di Domus è dimostrata anche da un’ulteriore iniziativa editoriale: utilizzando due archivi, quello della Triennale di Milano (dove, dopodomani, alle 18, ci sarà la serata di presentazione) e quello di Domus, due studiosi come Marco Romanelli e Manolo De Giorgi hanno curato un volume di 90 pagine, allegato in omaggio al numero 1000, in cui si raccontano le 20 Esposizioni Universali che la Triennale ha realizzato a partire dal 1923.
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Maria Giovanna Mazzocchi La selezione dei progetti e dei protagonisti più significativi di quelle edizioni traccia una storia che il fascicolo permette di ricordare e, soprattutto, trasferire ai più giovani che, a partire dal 2 aprile, potranno visitare la XXI Triennale. Da quando Gianni Mazzocchi, nel 1976, passò il testimone alla figlia Maria Giovanna, attuale editore e presidente di Editoriale Domus – in azienda è presente anche la terza generazione: dal 2014 sua figlia Sofia Bordone è l’a.d. – Domus ha messo in atto un’importante strategia che le ha garantito vitalità, autorevolezza e longevità: dopo Gio Ponti, le direzioni si sono accorciate, ad abbracciare archi temporali di alcuni anni, con la precisa volontà di garantire alla rivista una costante freschezza di approccio alla contemporaneità. Da rivista d’autore, si è così trasformata in “rivista di autori”, continuando a collezionare firme prestigiose al timone del mensile. A distanza di oltre 40 anni, dunque, la rivista riconferma la voglia di guardare al futuro, scommettendo oggi più che mai sulle migliori competenze. Il magazine, interamente bilingue, è presente oggi in 89 Paesi, dove diffonde il 46% della propria tiratura, e ha sviluppato co-edizioni in Cina, India, Sri Lanka, Germania, Svizzera e Austria, Messico e Centro America. La performance di Domus 1000 e quella del numero di febbraio di Quattroruote, dedicato ai suoi primi 60 anni di vita, che ha raddoppiato il fatturato rispetto all’edizione dello stesso mese 2015, stanno contribuendo a un andamento, nel primo trimestre 2016, sempre per quanto riguarda la raccolta, estremamente positivo, con un risultato che ha giàoggi superato il dato consuntivo del 2015, e con la previsione di chiuderlo al +35% vs gennaio-marzo 2015. “E, a prescindere dal grande contributo dei numeri celebrativi, tutti i brand navigano a velocità di crociera positiva in questa prima parte dell’anno” informa l’editore, aggiungendo che, nel 2015, la raccolta èstata di quasi 26,5 milioni di euro, con un saldo in positivo dell’1,62% a fronte di un mercato in flessione. Importante il risultato ottenuto dal web, che ha registrato un +9% (oltre 9,1 milioni di euro). Il giro di affari complessivo non è stato ancora invece reso noto, anche se l’aspettativa è che si aggiri o superi i 50 milioni di euro.