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DMP Cosa sono e quali servizi propongono

Autore: Redazione


Il mondo delle Data Management Platform protagonista del quarto numero della rubrica tenuta da Paolo Serra su DailyNet

In un contesto clienti in cui quasi il 60% delle conversioni è multi-touch, anche inviando il messaggio giusto alla persona giusta attraverso il canale giusto, c’è il 60% di probabilità che questo messaggio da “solo” non sia sufficiente a generare una conversione. D’altra parte monitorare l’acquisizione solo con indicatori quali il tasso di conversione o l’ultimo clic, può generare delle false attribuzioni e falsi KPI che non prendono in considerazione l’intero ciclo di vita del cliente portando gli inserzionisti a prendere decisioni errate. Una DMP (Data Management Platform) agisce come un hub di marketing e alimenta i tool con cui le aziende o le agenzie gestiscono le proprie campagne. Cos’è una DMP? La definizione generale inquadra una DMP come un sistema centralizzato per la raccolta di dati proprietari, con l’integrazione di dati di terze parti e l’applicazione di tali dati per una strategia pubblicitaria. Una piattaforma di gestione avanzata dei dati consente di creare segmenti personalizzati, prevedere volumi, e sincronizzarli con altre fonti, ed è spesso integrata con le DSP. Per semplificare il discorso, una DMP è una piattaforma in cui i dati sono salvati e gestiti, e che in seguito viene utilizzata per prevedere l’intenzione di acquisto, fare confronti e migliorie sulla strategia pubblicitaria. La piattaforma permette a un’azienda di conservare in un unico spazio tutti i dati comportamentali, al fine di analizzare i problemi, come la personalizzazione delle offerte e la soddisfazione del cliente. Le caratteristiche di una DMP
  • Capacità di integrazione e standardizzazione di dati: approccio unificato;
  • Analisi di capacità di gestione dei dati: per creare segmenti di clientela unici e significativi, per campagne di marketing efficaci;
  • Tag di dati: la possibilità di taggare i dati fornisce flessibilità, e facilità d’uso nelle attività di marketing
  • Interfaccia utente self-service: accesso diretto alla interfaccia web integrata da strumenti per fare diverse forme di analisi e reporting;
  • Integrazione dei canali: l’integrazione con diverse fonti, tra i siti web, e le campagne marketing come display, e-mail, search, video, etc. permette di trovare, individuare e fornire informazioni rilevanti anche se provenienti da sottogruppi normalmente ignorati a causa dell’impossibilità di analizzare una grande quantità di dati.
Quali sono i compiti specifici della DMP?
  • Record di dati: Traffic Sources, Cookie, FB id, Operation Record
  • Saving di dati: tutti i dati raccolti sono segmentati e salvati per un’analisi
  • Analisi dei dati: un processo che include analisi, creazione e incrocio dei grafici delle informazioni con le statistiche
  • Identificazione del target: l’attività si compone di vari step, dalla segmentazione della popolazione alla gestione del portfolio dei clienti o prospect già individuati, anche con l’obiettivo di trovare nuovi target o schemi comportamentali e fornire obiettivi per la DSP.
Come lavora una DMP? Raccolta: in questa fase i dati vengono raccolti da più fonti come il sito web aziendale (prima parte), terze parti, i dati non in linea, i dati delle transazioni etc. Dopo la raccolta dei dati e la loro integrazione si passa alla gestione. Gestione: fondamentalmente questa fase è divisa in quattro parti
  • Deposito: in questo ambito avviene solo il processo di memorizzazione.
  • Normalizzazione: individuazione dei dati di prima e terza parte, tutto il processo di raffinazione dei dati avviene in questa fase (tutti i dati raccolti non sono necessariamente importanti e utili)
  • Selezione/Segmentazione: la divisione o la segmentazione dei dati avviene secondo regole specifiche o parametri comuni.
  • Analisi: l’analisi completa dei dati avviene in seguito alla valutazione dei dati.
DMP per Marketer Sono utilizzate massimizzare il ROI delle campagne da parte dei venditori. DMP per Publisher Qui lo scopo è di aumentare il valore della pubblicità, mostrando annunci pertinenti ai singoli utenti utilizzando il CRM interno, questo consente al publisher di migliorare il CTR del proprio sito e di conseguenza l’interesse degli acquirenti per l’acquisto dei propri spazi pubblicitari e di amplificare l’interesse verso l’inventory premium. Oltre la pubblicità online: applicazioni della DMP Sebbene oggi l’impiego primario delle DMP sia l’ottimizzazione della pianificazione pubblicitaria, il valore intrinseco di una DMP va ben oltre questo scopo: il compito di una DMP è quello di processare dati, raggruppare gli utenti in segmenti per similitudine e mettere i segmenti già profilati a disposizione per qualunque uso se ne voglia fare. Più informazioni vengono raccolte dalla DMP, più ampia, approfondita e significativa sarà l’analisi che ne deriverà. Per esempio, si può individuare correlazioni tra canali di acquisizione, fedeltà al brand e costo del servizio di customer care della base clienti, generando informazioni che influenzeranno la strategia di business. Una DMP è un motore potentissimo di analisi che permette di raccogliere, combinare tra loro e utilizzare a fini tattici o strategici un universo di dati provenienti da sorgenti diverse di cui normalmente non si sfrutta il potenziale.

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incarichi e gare

Autore: Redazione - 29/04/2024


L’ACI mette a bando 3 milioni di euro per il servizio biennale di ideazione, produzione e pianificazione di nuove campagne pubblicitarie

L’Automobile Club d’Italia ha emesso un bando per l’affidamento del servizio di ideazione e realizzazione di campagne di comunicazione per ACI stessa, del valore di 3 milioni di euro al netto di Iva in 24 mesi a partire dal prossimo mese di febbraio. Termine per il ricevimento delle offerte:30 maggio 2024. Tra i requisiti richiesti ci sono quello di un fatturato globale maturato nel triennio precedente almeno pari a 6 milioni Iva esclusa, e di aver eseguito negli ultimi tre anni di almeno 2 campagne di comunicazione esterne realizzate per pubbliche amministrazioni/privati con un progetto creativo e un piano media articolato su base nazionale, di cui almeno una con un piano media di valore pari o superiore a 1,5 milioni, Iva esclusa . Finalità La finalità delle precedenti campagne è stata di raccontare valori, capacità, funzioni di ACI e di diffonderne la “mission”: rappresentare gli interessi, le ambizioni, le evoluzioni degli automobilisti contemporanei, non più intesi solo come “proprietari di veicoli” ma soprattutto quali cittadini che necessitano di mobilità sostenibile, sicura, individuale e interconnessa con quella collettiva. ACI ha inteso, inoltre, evolvere il suo ruolo, in funzione delle trasformazioni della società, estendendo la sua attenzione a tutte le modalità con cui si compone oggi la mobilità individuale, di cui fruiscono tutti i cittadini non solo gli automobilisti, e integrando il concetto di mobilità sostenibile che deve essere certamente a minor impatto ambientale ma, altresì, anche con sempre maggiore la sicurezza stradale e, soprattutto, accessibile a tutti. ACI intende quindi perseguire questo percorso per i prossimi due anni, sviluppando campagne istituzionali/sociali, con adeguate pianificazioni nazionali, rinnovando le campagne specifiche legate ai servizi/prodotti offerti, proseguendo la comunicazione sui temi della Sicurezza Stradale e della corretta guida che ogni anno avranno un focus specifico, supportando con azioni di comunicazione specifiche le proprie articolate attività, ad iniziare da quelle sportive e associative. Obiettivi Al fine di accrescere awareness, autorevolezza e credibilità sia presso il grande pubblico italiano (protagonisti o fruitori della mobilità) come presso gli influenti di settore e gli interlocutori istituzionali, si reputa necessario che la comunicazione abbia come direzione: 1. Raccontare ACI in un’unica narrazione istituzionale, finalizzata ad ottimizzare e incrementare la corretta reputazione del brand, che successivamente si declina, in modo originale ma sempre riconoscibile, nelle diverse attività di comunicazione che saranno richieste; 2. Diffondere la vision di ACI e i valori del brand per sostenere una nuova consapevolezza, presso i target indicati, del vero e attuale posizionamento di ACI e del suo ruolo attivo nel processo di innovazione del Paese. 3. Promuovere e consolidare la consapevolezza della qualità, efficienza e innovazione dei prodotti e servizi che ACI offre, anche nei confronti di un pubblico meno attiguo al mondo ACI, per semplificare e migliorare le esigenze di mobilità.  

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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