Autore: Redazione
06/10/2016

Debutta sul mercato The Big Angle, la casa di produzione pensata per la “connected age”

La nuova sigla completa l’offerta dell’agenzia The Big Now e sarà guidata dal talentuoso regista emergente Flavio Nani

Debutta sul mercato The Big Angle, la casa di produzione pensata per la “connected age”

Si chiama The Big Angle è una nuova cdp e si presenta sul mercato con una promessa molto precisa: guardare al mondo della produzione video da una nuova prospettiva. Quella del mondo di oggi, in cui il video è diventato il protagonista assoluto dei contenuti, riprendendosi nell’era digitale quell’egemonia che già era stata sua quando era la tv a farla da padrona. A guidarla sarà Flavo Nani, talentuoso regista emergente. The Big Angle nasce con una doppia anima: da un lato completa l’offerta di The Big Now, agenzia creativa che da sempre si propone di integrare al proprio interno competenze complementari, per garantire velocità e efficienza ai propri clienti; dall’altro con l’ambizione di presentarsi autonomamente sul mercato come cdp di nuova generazione, nativa digitale e con un forte dna creativo. Chi fa contenuto non può prescindere dal video “Già da tempo nel team di The Big Now avevamo introdotto alcune competenze legate al video, proprio perché un’agenzia che faccia contenuto oggi non ne può più fare a meno - spiega Emanuele Nenna, co-founder e ceo dell’agenzia -. La scelta di investire ulteriormente in quest’area è dettata dall’evoluzione del mercato, che sempre più chiede che idea e crafting viaggino insieme. E oltre alla necessità di efficienza e velocità, sta crescendo la domanda di un’alta qualità esecutiva. Avere un regista a bordo, a guidare un team di professionisti, ci aspettiamo che possa fare la differenza. Ogni volta che un brief passato ai creativi toccherà il tema video, già dal primo brainstorming ci sarà una persona di The Big Angle a completare la squadra. Così ogni idea sarà già pronta per essere messa a terra, con la qualità che deriva dal confronto con chi studia, ricerca e conosce tutte le potenzialità della produzione video: le nuove logiche narrative, i nuovi formati, le soluzioni tecnologiche innovative”. Non solo contenuti adatti a un distribuzione online Una parte rilevante del business di The Big Angle deriverà quindi dai clienti dell’agenzia-madre. Nasceranno così idee creative già pensate tenendo in considerazione le specificità del contenitore. “All’estero è già così: ci sono addirittura set allestiti stabilmente per shooting in formato portrait, per quei video che nascono mobile first. E a livello produttivo si sta imparando a ragionare in modo molto differente a seconda del canale attraverso cui sarà distribuito un video. Non è solo il montaggio che cambia tra un video per Snapchat, un preroll di YouTube, un video “sound off” per Facebook, un formato quadrato per Instagram o un video interattivo o 360”,  commenta così Flavio Nani, che però precisa, “Porto esempi del mondo digital, ma questo non significa che The Big Angle produrrà solo contenuti per la distribuzione online: conoscere la grammatica dei nuovi canali è la chiave per produrre in modo contemporaneo qualsiasi video, inclusi quelli più tradizionali, destinati alla tv o al cinema”. Il branded entertainment per completare l’offerta L’offerta di The Big Angle viene completata da un filone di business parallelo, quello del branded entertainment, altro tema caldo nell’evoluzione del mercato pubblicitario. “Abbiamo voluto tenere il branded content esterno ai processi quotidiani della unit, perché si tratta di una specializzazione molto forte, che richiede competenze e modelli organizzativi diversi -  commenta Nenna -. Si tratta di ideare format, di trovare accordi con i broadcaster, di ragionare su produzioni molto diverse da quelle su cui una cdp lavora ogni giorno. Per questo abbiamo affidato a uno specialista, Giovanni Esposito, il compito di creare un’offerta specifica in questa area”.