Un marketer su due usa Data Management Platforms
Secondo una ricerca di AdAge e Neustar il 50,4% ammette di usare già il sistema per la gestione del budget di adv online, mentre il 27,9% è disposto a provarlo nei prossimi 12 mesi
Le DMP - Data Management Platforms - ossia quegli strumenti che, dopo aver centralizzato una serie di dati relativi all’audience di riferimento, sono in grado di ottimizzare la compravendita di spazi pubblicitari online, stanno vivendo un periodo davvero importante con una crescita, in termini di utilizzo, fatta registrare in diverse aree professionali. Secondo quanto riportato da una ricerca condotta da AdAge e Neustar ad agosto 2015, c’è una continua crescita di coloro che le utilizzano o che comunque hanno confermato di esserne interessati: infatti più della metà del campione statunitense intervistato (50,4%) ammette di usare già il sistema Data Management Platforms per la gestione del proprio budget di adv online, mentre un 27,9% è disposto a provarlo nel giro dei prossimi 12 mesi. Il restante 20%, infine, pensa di utilizzarlo nell’arco di più di un anno, dai 13 ai 24 mesi prossimi. Uno dei motivi che spinge maggiormente i marketer ad adottare questa soluzione è il miglioramento del roi sulle attività di marketing per avere insight più precisi (24%), seguito a stretto giro da un 19% che lo utilizza per la sua capacità di trasformare i dati in informazioni utili. L’integrazione dei dati di prima parte (14%), la riduzione dello spreco dei budget (14%) e la normalizzazione dei dati (10%) sono le altre ragioni per cui si preferiscono i sistemi DMP. Questi trend sono validi a livello globale, secondo quanto emerso da una ricerca targata Exchange Wire e Oracle. Eppure, quegli stessi marketer si dichiarano ancora scettici rispetto alla possibilità delle DMP di mantenere le aspettative e gli obiettivi di business.