Autore: Redazione
19/09/2016

Data driven marketing, per il 40% significa maggiori revenue

Le ricerche, effettuate dalla Direct Marketing Association, hanno messo in evidenza come solo un 11,3% dei marketer sia insoddisfatto dell’approccio. Risultano al contrario diversi i numeri che mettono a confronto il Q1 e il Q2

Data driven marketing, per il 40% significa maggiori revenue

Il data driven marketing sta vivendo un periodo d’oro. E ad affermarlo sono gli stessi marketer che se ne servono per implementare le proprie strategie commerciali. Secondo quanto riporta eMarketer, infatti, tra il primo e il secondo trimestre 2016 tutti i marketer statunitensi che hanno investito soldi in soluzioni di data driven marketing hanno ottenuto importanti revenue. Le ricerche, condotte dalla Direct Marketing Association, hanno evidenziato come oltre il 40% degli intervistati abbia affermato di aver ottenuto vantaggi dopo aver adottato strategie marketing basate sui dati. Solo un 11,3% si è dichiarato insoddisfatto. Prendendo in considerazione invece le performance del Q1 a confronto con quelle dei tre mesi successivi, si nota come il 47% non abbia riscontrato cambiamenti, a fronte di un 38,5% che si è dichiarato in qualche modo soddisfatto. Solo un 2,4% ha registrato revenue significative, e altrettanti una decrescita degna di nota. Previsioni Q3 I buoni risultati fatti registrare nei primi sei mesi dell’anno pare che verranno confermati anche nel terzo trimestre. Sempre guardando al Q3, che si concluderà tra un paio di settimane, buona parte dei marketer (39%) ha fatto sapere di voler continuare a utilizzare sistemi di data driven marketing: il 51,8% si aspetta un ulteriore aumento del rendimento, il 41,8% prevede un cambiamento positivo nelle entrate, mentre solo un 6,5% si aspetta conti in rosso.