ABBONATI

Dall’affermazione del multiscreening al “flusso circolare”

Autore: Redazione


Presentati i risultati dell’indagine dell’Osservatorio Social Tv, di cui anche Fox Networks Group Italy è partner insieme a Rai, Mediaset, Sky, Discovery, Viacom International Media Networks, Laeffe e Sony Pictures Tv

Fox networks logo“La nuova centralità televisiva. Schermi, contenuti, pratiche delle audience connesse”: è questo il titolo della ricerca – presentata ieri a Roma - condotta dall’Osservatorio Social Tv per riflettere sulle pratiche di consumo delle audience connesse che stanno ridefinendo l’ecosistema televisivo. L’Osservatorio vede la partecipazione dei principali editori televisivi che operano nel mercato italiano. Oltre a Fox Networks Group Italy, partner dell’edizione 2016 sono Rai, Mediaset, Sky, Discovery Italia, Viacom International Media Networks, Laeffe, Sony Pictures Television Networks. Dalla ricerca emerge una nuova centralità televisiva, che supera i modelli e i formati della tv tradizionale e si manifesta attraverso una molteplicità di pratiche, scenari di consumo, schermi, interazioni sui social media. L’aumento dei device di accesso ai contenuti e la moltiplicazione delle modalità di fruizione in timeshifting e placeshifting stanno producendo un incremento del tempo dedicato alla visione e un’esperienza di consumo più appagante e stimolante. Quando si parla di diversificazione degli scenari d’uso, innovazione tecnologica e ibridazione tra tv e web, non ci si riferisce più a una realtà di nicchia - le audience televisive connesse rappresentano il 60% della popolazione italiana - ma a esperienze di consumo trasversali rispetto alle generazioni. Le audience cioè sono sempre più consapevoli di un background comune di opportunità di consumo, in cui muoversi a diversa velocità e intensità, valorizzando e sfruttando le potenzialità della cosiddetta next tv. L’esperienza di Fox Networks Group Italy “Il rapporto con i propri fan rappresenta un’importante opportunità ma anche una grande responsabilità per i canali televisivi. ‘The Walking Dead’ è un perfetto esempio di tutto ciò. E’ una serie di culto e al contempo un prodotto transmediale, con una sua declinazione tv, web e fumetto, che riesce perfettamente a coinvolgere i fandom. Un rapporto, quello con gli utenti, su cui Fox punta molto, come dimostra il progetto Fox Crew. Un gruppo social che permette di coinvolgere e rendere attivi i fandom del canale, stimolando feedback e ascoltando le loro proposte. E’ grazie a queste esperienze che abbiamo potuto verificare con mano come gli utenti siano sempre più consapevoli, informati e coinvolti”, ha dichiarato Luca Rochira, Programming Director Entertainment Channels di Fox Networks Group Italy durante l’incontro. La ricerca Per dimensionare i fenomeni e indagare in profondità le trasformazioni nell’esperienza d’uso della televisione, l’Osservatorio ha fatto ricorso a strumenti quantitativi (CAWI su un panel di audience connesse – 1162 soggetti tra i 12 e i 65 anni) e qualitativi (web diary e forum online) gestiti in partnership con la società di ricerche di mercato SWG. La moltiplicazione degli schermi introduce due elementi di innovazione: l’aumento del tempo dedicato alla visione di tv attraverso diversi device e la diversificazione delle pratiche di multiscrening. La molteplicità degli schermi diventa la nuova forma tecnologica della tv, piegata dalle audience sulla base di esigenze, ritmi di vita, motivazioni differenti. Il consumatore televisivo orienta la sua selezione più volte al giorno sui suitable devices, cioè sulla migliore combinazione schermo, contenuto, ambiente e soddisfazione ricercata. Accanto alla televisione, emergono prepotentemente gli schermi personali: quasi metà del campione utilizza laptop (45%) e smartphone (43%) per guardare contenuti televisivi e lo smartphone si afferma come lo schermo emergente preferito dalla GenZ. Il consumo televisivo come evento La dimensione più interessante di questa moltiplicazione di scenari d’uso è l’assegnazione da parte delle audience della caratteristica di “evento” al consumo televisivo: dalle “grandi cerimonie” televisive percepite come momento storico e pubblico da non perdere; alle trepidanti attese per la messa in onda di un contenuto seriale o sportivo; ai momenti di visione costruiti come rituali da condividere. Questo processo di “eventizzazione” della tv rende le occasioni di consumo uniche e irripetibili. Il multiscreening Il secondo elemento di cambiamento introdotto dalla moltiplicazione dei device personali riguarda l’affermazione del multiscreening, cioè l’uso simultaneo di altri dispositivi tecnologici durante la visione dei contenuti tv. Il multiscreening consente alle audience televisive di non rinunciare al piacere della condivisione, in presenza o a distanza. I dati parlano di audience con lo smartphone in mano, con il laptop sulle ginocchia o con il tablet accanto. Sono audience always on, sempre potenzialmente connesse con il mondo esterno, anche per condividere il piacere di guardare la tv. In secondo luogo, il multiscreening e la progressiva ibridazione tra tv e web agiscono sulla vita digitale del contenuto televisivo, che circola dentro e fuori dagli schermi spinto dall’engagement delle audience. La circolazione dei contenuti televisivi Una parola chiave delle nuove esperienze di consumo televisivo è, quindi, circolazione: i contenuti tv non hanno confini di spazio e di tempo. Quando ci riferiamo all’idea di circolazione, pensiamo da una parte a un “flusso circolare” di contenuti sempre disponibili e accessibili su diversi schermi; dall’altra a una “espansione” del contenuto attraverso il multiscreening e le pratiche social. Le audience accedono ai contenuti non secondo schemi prefissati. Per esempio, scelgono quali contenuti vedere orientandosi sulla base delle interazioni on line: le discussioni su Facebook, Twitter, Instagram etc. motivano la visione o il cambio di canale e agiscono da suggestion e reccomendation. Circolazione dei contenuti televisivi significa espansione dell’esperienza di consumo sul second screen e, cioè, ricerca di informazioni, lettura dei commenti nei social media e interazione, pratiche fandom, relazioni con le celebrities, gamification, shopping on line. Attraverso queste pratiche, fandom-like, il contenuto televisivo continua a vivere tra le audience negli ambienti online, producendo sempre di più occasioni di consumo espanso e le engaged audience hanno la possibilità di costruire legami sempre più forti con i propri contenuti televisivi preferiti.

Tag:

img
incarichi e gare

Autore: Redazione - 24/04/2024


KFC Italia sceglie KIWI come nuovo partner per la gestione dei social

Si arricchisce di una collaborazione di grande valore il 2024 di KIWI che, a partire da questo mese, è ufficialmente il nuovo partner per la gestione dei canali social di Kentucky Fried Chicken Italia, l’iconica e leggendaria catena di fast food specializzata in pollo fritto. La unit di Uniting Group, scelta da KFC a seguito di una gara, assume l’ownership dei canali Meta (Facebook e Instagram, con l’obiettivo di aprire anche Threads), LinkedIn e TikTok del brand. “La vittoria parte innanzitutto da una ricerca approfondita sul tone of voice. Abbiamo identificato nell’autenticità, nella schiettezza e nella boldness, che da sempre appartengono al brand, degli ottimi punti di partenza per rivolgerci alla GenZ e ai Millennial che sono il pubblico per eccellenza di KFC. Si tratta di un brand unico e amatissimo in tutto il mondo, con un prodotto e degli asset di comunicazione inconfondibili e potenzialità social ancora parzialmente inespresse in Italia”, afferma Andrea Stanich, Direttore Creativo Esecutivo di KIWI, Part of Uniting Group.  La strategia L’attenzione di KIWI sarà molto concentrata sulla crescita e sul coinvolgimento sempre maggiore della community. Anche i lanci, le promo, le aperture, i servizi e le innovazioni tecnologiche saranno comunicate senza perdere di vista l’intrattenimento. Una gestione del community management informale e diretta contribuirà ad alimentare il dialogo quotidiano con gli utenti. “Una parte rilevante del piano social di KFC - prosegue Federica Pasqual, COO di KIWI e Freshhh, Part of Uniting Group - sarà costituita da contenuti video originali agili e veloci, che ci piace definire ‘snackable’. Oggi più che mai è fondamentale affiancare i nostri brand partner intercettando le opportunità di comunicazione e i trend in modo istantaneo; questo, nel day by day, viene facilitato dalla collaborazione con la unit Freshhh, nata inizialmente come spin-off di KIWI, realtà che può contare, dall’ultimo quarter del 2023, su uno spazio produttivo dedicato”.  Dieci anni di pollo fritto in Italia KFC, società del gruppo Yum! Brands, è leader mondiale nel settore dei ristoranti che servono pollo fritto. Nato oltre 70 anni fa e presente in Italia da 10 anni, il brand ha avuto nel nostro Paese una crescita che l’ha portato oggi a 87 ristoranti in 15 regioni, con l’obiettivo di arrivare a 100 locali entro la fine dell’anno. Il gusto unico del pollo fritto di KFC si deve al Colonnello Sanders, fondatore del brand e inventore dell’Original Recipe, la ricetta che contiene un inimitabile mix segreto di erbe e spezie e che ancora oggi viene preparata come una volta nei ristoranti di Kentucky Fried Chicken. “Cercare ogni giorno di costruire una relazione sincera e coinvolgente con il nostro target di riferimento rappresenta uno degli obiettivi principali per i prossimi anni, forse la chiamerei una missione. La GenZ è la nostra audience, vogliamo rivolgerci loro in maniera diretta e convincente - afferma Marzia Farè, Chief Marketing Officer di KFC in Italia -. La scelta dei temi, dei canali, del linguaggio e il tono di voce da adottare diventano pertanto ogni giorno più cruciali; vorremmo esser riconosciuti come contemporanei e autentici e credo che la collaborazione con KIWI possa davvero esser l’occasione giusta per far un passo ulteriore di crescita in questa direzione. Il team KIWI che ci affiancherà è pieno di energia e voglia di fare, abbiamo le premesse migliori per far bene e divertirci”.

LEGGI
img
spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

LEGGI

Resta connesso con il nostro network

Vuoi conoscere meglio i nostri prodotti? Indica la tua email per riceverli in promozione gratuita per 1 mese. I dati raccolti non verranno commercializzati in alcun modo, ma conservati nel database a uso esclusivo interno all'azienda.

Inserisci la tua mail

Cliccando “INVIA” acconsenti al trattamento dei dati come indicato nell’informativa sulla privacy