Autore: Redazione
18/01/2016

Convertion archivia il 2015 con un portfolio clienti in crescita e fatturato di 5 mln

La sigla, guidata dal ceo Alberto Rossi e dal general manager Francesco Nenna, punta ai 6 mln nel 2016

Convertion archivia il 2015 con un portfolio clienti in crescita e fatturato di 5 mln

Per Conversion il 2015 è stato un anno ricco di novità. Prima fra tutte, è ri-nata il 28 settembre 2015 come la prima omnichannel engagement agency italiana. Un posizionamento innovativo ispirato al Conversion marketing, già un successo in altri mercati più all’avanguardia nel mondo. C’è poi la chiusura a 5 milioni di euro: un traguardo importante per l’agenzia, da 10 anni sul mercato, che ha registrato una crescita del 60% in un solo anno. Un portfolio clienti solido e in crescita: la sigla lavora con le top brand del mercato per un numero totale di 100 clienti attivi, 85 nuove gare fatte e il 60% del fatturato da clienti consolidati. Parlando delle prime vittorie firmate completamente Conversion, in 3 mesi dal lancio sono stati vinti incarichi importanti per brand leader del mercato. Alberto Rossi, ceo di Conversion, spiega il motivo di questo successo: “Non ho mai creduto che la crisi potesse fermarci, ho sempre scelto l’investimento per un miglioramento continuo; ecco perché con il posizionamento giusto e le competenze necessarie è nata Conversion. La storia dell’omnichannel engagement orientato alla conversione convince perché è un approccio agli eventi e alla comunicazione che parla al consumatore 2.0 e aderisce alle sue logiche più attuali. Tutti i quasi 100 clienti ai quali ci siamo presentati finora a fine presentazione ci hanno detto che era proprio quello che stavano aspettando e finalmente qualcuno glielo stava proponendo. Questo dice tutto”. E come spiega Francesco Nenna, general manager dell’agenzia, per il 2016 Conversion continua ad avere obiettivi ambiziosi: “Ci aspettiamo di raggiungere un fatturato di 6 milioni di euro grazie a un team di creativi e account doppio rispetto al pre-Conversion e una fiducia crescente da parte del mercato che potrà concretamente vedere il risultato dei nostri primi progetti in essere. E’ la strada giusta per il futuro, se osserviamo ciò che sta avvenendo in America, le prospettive di fatturato superano di molto l’obiettivo che ci siamo dati e noi saremo felici di esserci sbagliati”. Infine, aggiunge Sergio Spaccavento, direttore creativo esecutivo: “Conversion ha un posizionamento cristallino e ultra moderno, per questo abbiamo sì creativi con una forte competenza verticale ma capaci di operare a 360°. Stiamo lasciando che si contamino l’uno con l’altro, lo specialista del punto vendita con il creativo digital, il professionista dell’ATL con il purista del social. E stiamo creando nuove regole di ingaggio, sperimentando con la tecnologia più innovativa affinché la creatività non rimanga fine a se stessa ma produca valore e soprattutto un’azione tangibile nel consumatore”.