Autore: Redazione
15/12/2016

Il Consorzio per la Tutela dell’Asti ritorna in televisione per Natale con Armando Testa e Media Italia

Lo spot è stato realizzato dalla casa di produzione Haibun e da Table Spot. La regia e la fotografia sono di Luca Robecchi

Il Consorzio per la Tutela dell’Asti ritorna in televisione per Natale con Armando Testa e Media Italia

Un 2016 positivo che si chiude sostanzialmente con gli stessi volumi di bottiglie prodotte nel 2015 (53 milioni di Asti docg e 31 milioni di Moscato d’Asti docg) e una vendemmia “a cinque stelle” per la qualità dell’uva moscato bianco; il ritorno in tv con una campagna in occasione delle festività di fine anno e uno sguardo ottimistico al 2017 con un piano di promozione negli Usa e altre significative iniziative in Italia. Sono questi gli ingredienti principali emersi dall’incontro organizzato dal Consorzio per la Tutela dell’Asti docg che si è svolto ieri nella “Casa dell’Asti” (Palazzo Gastaldi, Asti), con l’obiettivo di tracciare un bilancio del 2016, presentare la nuova campagna tv e le attività per il 2017 ai produttori, ai media e ai consumatori in occasione delle festività di fine anno. Gianni Marzagalli, Presidente del Consorzio per la Tutela dell’Asti, ha commentato: “Il 2016 del Consorzio è stato positivo grazie anche a una vendemmia dall’altissima qualità; guardiamo con fiducia al 2017 puntando in particolare sui mercati per noi strategici. In Italia ci siamo prefissi l’obiettivo di riportare l’attenzione dei consumatori sull’Asti docg, prezioso patrimonio vitivinicolo piemontese”.

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La campagna

Motivo per il quale il Consorzio ritorna a comunicare - con un investimento di 500 mila euro - e lo fa in televisione con uno spot di 10 secondi ideato dalla sede torinese di Armando Testa, on air per tutto il periodo delle feste di fine anno, dal 15 al 31 dicembre 2016. “L’obiettivo - dichiara Nicola Belli, consigliere Armando Testa - è riportare all’attenzione del pubblico tutta la dolcezza e lo spirito celebrativo dell’Asti d.o.c.g. simbolo del brindisi per eccellenza e che da sempre identifica il buon gusto italiano. Un prodotto unico come la sua terra di origine e che ha fatto la storia. Un nome che tutto il mondo conosce e che adesso ritorna a raccontarsi”. Al centro dello spot l’idea del brindisi e della condivisione raccontati in modo sorprendente e inaspettato; nel film i rintocchi generati dal contatto delle coppe di Asti docg vanno a comporre uno dei motivi natalizi più noti, quello di Jingle Bells. Oltre allo spot televisivo, Media Italia ha pianificato affissioni nei comuni di produzione della Denominazione docg e all’Aeroporto di Caselle. Le festività di fine anno preludono a un 2017 ricco di novità e aspettative per il Consorzio dell’Asti. Il Direttore del Consorzio, Giorgio Bosticco, ha dichiarato a tal proposito: “Nel 2017 proseguiranno le iniziative di promozione dell’Asti docg grazie anche ad un finanziamento triennale, da parte dell’Unione Europea, di un progetto di 6 milioni di euro per la realizzazione di un piano di informazione negli Usa dei vini d.o.c.g che tuteliamo in abbinamento con altri prodotti dell’eccellenza agroalimentare italiana inseriti in un contesto di valorizzazione dei regimi di qualità della Comunità Europea”.

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I credits

Per Armando Testa hanno lavorato il direttore creativo e art Andrea Lantelme e il vice direttore creativo e copywriter Federico Bonenti, sotto la direzione creativa esecutiva di Michele Mariani. Lo spot è stato realizzato dalla casa di produzione Haibun e da Table Spot, il service milanese fondato da Dario Cattadori; sound design di Bobo Marcucci; speaker Alice Bongiorni. Lo scatto fotografico è del fotografo Andrea Melcangi, la postproduzione di Martin&Rainone. La regia e la fotografia sono di Luca Robecchi, che nel riassumere questa esperienza esordisce affermando che “quando abbiamo affrontato per la prima volta il progetto, apparentemente molto semplice, ci siamo resi conto che in realtà esso presentava difficoltà non trascurabili. Il frame conclusivo, in cui diciotto braccia unite in un brindisi formano un albero di Natale, è stato molto complicato da realizzare, perché prevedeva che diciotto persone riuscissero a ‘entrare’ fisicamente in uno spazio molto ristretto e ad arrivare al centro del frame con il bicchiere, mantenendo una posizione precisa e ben definita. Grazie anche e soprattutto a Table Spot, che ha messo a disposizione tutta la tecnologia necessaria, ho risolto il problema utilizzando solo nove persone, che venivano vestite con due abbigliamenti differenti nello stesso momento: l’effetto finale è stato davvero sorprendente e ci ha permesso di trovare gli spazi giusti e la giusta posizione dei bicchieri. Anche il colore del vino, simile a quello dei fondi, poneva un rischio di sovrapposizione di tonalità… superato con il contributo di Patrizio Todisco, vero ‘mago’ di Table Spot. Infine Viper, il braccio remotato high speed, ha permesso di muoverci in slow motion sui close-up dei bicchieri, per tuffarci all’interno di essi”.