Autore: Redazione
26/05/2016

Condé Nast: Wired Next Fest, +37% la raccolta della IV edizione

L’evento Condé Nast raddoppia e a settembre esordirà a Firenze, a Milano sono attesi 130 mila visitatori

Condé Nast: Wired Next Fest, +37% la raccolta della IV edizione

La quarta edizione del Wired Next Fest, l’evento Condé Nast dedicato all’innovazione, si apre domani a Milano presso i Giardini Indro Montanelli con la prospettiva di ricevere 130 mila visitatori, contro i 108 mila dell’anno scorso, gli 87 mila del 2014 e i 30 mila dell’esordio, nel 2013. Numeri in crescita anche per i ricavi, generati da sponsorizzazioni e attività media, che aumentano del 37% sempre rispetto all’anno scorso. Il target di raccolta della WNF, che rappresenta circa il 30% del totale attribuito al sistema Wired Italia tra web, carta ed evento, è stato giù superato, mentre l’analogo target sul cartaceo è in via di raggiungimento.
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Stefania Vismara, direttore divisione maschili e lifestyle Condé Nast Lo conferma Stefania Vismara, direttore divisione maschili e lifestyle di Condé Nast. «La scelta vincente è stata quella di associare l’evento a un tema specifico, che ci ha permesso di costruire con ogni azienda un progetto di partecipazione ad hoc» spiega Vismara. Il tema scelto per l’edizione milanese è quella del tempo, che è protagonista anche del trimestrale cartaceo in edicola oggi. Un’altra novità è il raddoppio della Wired Next Fest che a settembre sarà a Firenze, presso Palazzo Vecchio, con un evento dedicato al tema della bellezza, «in una logica di complementarietà con quella di Milano, e con l’obiettivo di approcciare nuovi mercati per Wired ma molto coerenti con Condé Nast». Con Tag Heuer, per esempio, entra il mondo del luxury. L’attesa su questo evento è di 70mila visitatori. Il giornale diretto da Federico Ferrazza proseguirà le pubblicazioni con il numero di dicembre
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Federico Ferrazza, direttore di Wired Italia dedicato alle overview del 2017. Nel nuovo format del bookazine trimestrale, dedicato agli approfondimenti, affiancato dal sito più centrato sulle hard news e dagli eventi, Wired Italia ha debuttato lo scorso dicembre. Il sistema genera fatturati dove carta ed eventi rappresentano una fetta analoga, mentre il digital ha la quota maggiore. Riguardo alla WNF, con BNL, main partner presente sin dalla prima edizione, verranno realizzati oltre 20 appuntamenti trasmessi in diretta streaming attraverso i siti bnl.it, hellobank.it e mestiereimpresa.it, oltre che sulla pagina Facebook e l’account Twitter di BNL People. Gli incontri hanno l’obiettivo di raccontare l’innovazione dal punto di vista della banca, che organizza in co-produzione con Wired anche workshop e talk in cui imprenditori, startupper, economisti, designer, ingegneri e manager si confrontano su temi di attualità affini al mondo BNL ed Hello bank!. All’interno del Dome BNL il 28 e 29 maggio a partire dalle 15 si parlerà di content marketing ed educazione finanziaria in Italia e nel mondo. Gli altri mani partner sono Enel, Vodafone e Sky Italia, con cui è stato sviluppato un progetto sulla realtà virtuale. E’ stata riconfermata la partnership ad ampio raggio che lega Wired Italia ad Audi, che porta alla WNF il tema delle auto a guida autonoma. Tra gli sponsor è presente anche Groupm con cui verranno sviluppati contenuti per la piattaforma digitale dedicati al tema dell’innovazione, della tecnologia e al loro impatto sulla comunicazione. L’evento è ricco sia di appuntamenti sia di momenti di approfondimento, con personaggi di spessore quali Julian Assange, Emma Bonino, Adam Leibsohn, Lawrence Lessig, Renzo Rosso, i candidati a sindaco di Milano Beppe Sala e Stefano Parisi, tanto per citarne alcuni. Ci sarà anche molta musica con i concerti di Mondo Marcio, Subsonica, Marracash e Fabri Fibra. Tra le curiosità, l’assistente virtuale su Messenger che risponderà in automatico a qualsiasi domanda dei visitatori. L’evento è sostenuto da una campagna on air da domenica scorsa e fino a domenica prossima su mezzi trade, LCD in metropolitana, volantinaggi, affissioni comunali e nelle università, nonché un video viral e altre comunicazioni social anche sugli account di Condé Nast.