Autore: Redazione
16/11/2016

Class Editori: nei nove mesi i ricavi sono in calo, raccolta positiva a parità di mezzi e uscite dei periodici

Ricavi pubblicitari a +3% a perimetro omogeneo (-5,4% nel complesso); bene la tv con il +8,8%, trainata dalla crescita del 19,4% di Class CNBC, e il web a +3,3%, periodici a -1% al netto delle iniziative speciali che portano il trend a +12,9%

Class Editori: nei nove mesi i ricavi sono in calo, raccolta positiva a parità di mezzi e uscite dei periodici

Class Editori chiude il bilancio dei primi nove mesi dell’anno con un calo dei ricavi complessivi, scesi del 10% circa dai 54,23 milioni di euro registrati nel periodo gennaio-settembre 2015 agli attuali 48,89 milioni. Il risultato netto dei nove mesi 2016 è negativo per 12,76 milioni di euro e si confronta con la negatività per 14,57 milioni di euro dello stesso periodo del precedente esercizio. Al netto degli interessi di minoranza, il risultato di gruppo dei nove mesi è pari a -13,80 milioni di euro (-14,71 milioni di euro dello stesso periodo del 2015).

I conti dei nove mesi: la raccolta pubblicitaria

Nel periodo preso in considerazione la raccolta pubblicitaria è diminuita del 5,4% rispetto allo stesso periodo del 2015, ma, a parità di media e di numero uscite dei periodici, ha invece registrato un incremento del 3%. Sui canali televisivi la raccolta pubblicitaria è cresciuta dell’8,8%, trainata dalla crescita del 19,4% registrata da Class CNBC. Passando al comparto stampa, i periodici hanno registrato un trend negativo dell’1% mentre a parità di numero di uscite la crescita sarebbe del 12,9%, ottenuto con nuovi format speciali come Capital #1, Class Digital Experience Week e Gentleman Le Icone del XXI Secolo, iniziative speciali che hanno incontrato il favore del mercato. La raccolta dei siti web cresce del 3,3% nei primi nove mesi mentre il mercato complessivo è in calo del 2,2%, grazie al +20% della raccolta in settembre che riflette i risultati della riorganizzazione della struttura di vendita della pubblicità digitale. In flessione la raccolta sui quotidiani, derivante sia dalla contrazione della pubblicità commerciale nazionale sia dalla scarsa attività dei mercati finanziari sul fronte delle nuove quotazioni e privatizzazioni (che si è tradotta in minore raccolta di pubblicità finanziaria di legge) a cui si è aggiunta la diminuzione dei ricavi di pubblicità legale, quest’ultima influenzata anche dal non immediato recepimento da parte degli enti appaltanti del ripristino dell’obbligatorietà della pubblicità riguardante aste e appalti pubblici.

I conti dei nove mesi: costi, efficienze e altri ricavi

Rinvii dei progetti di investimento e delle rinegoziazioni dei contratti esistenti da parte del sistema bancario si sono tradotti nei primi nove mesi in un minor fatturato della Casa editrice derivante dalla vendita di news e information services, anche se in nessun caso si è verificata la sostituzione dei servizi erogati dalla Casa editrice con altri concorrenti. I risparmi effettuati grazie al contenimento dei costi del personale e dei costi per servizi avviati nel 2015, e proseguiti nel corso dei primi nove mesi del 2016 ammontano a 4,4 milioni di euro di risparmi, mentre gli investimenti nelle iniziative speciali richiamate in precedenza hanno generato nuovi oneri per 1,5 milioni di euro. I costi operativi dei primi nove mesi del 2016 sono stati quindi pari a 56,70 milioni di euro, in calo del 4,9% rispetto ai 59,62 milioni di euro nello stesso periodo del 2015.

I conti dei nove mesi: i dati finanziari

Il margine operativo lordo (Ebitda), a causa della riduzione dei ricavi derivante dalle condizioni di mercato su esposte, è pari a -7,81 milioni di euro (-5,38 milioni di euro nei primi nove mesi del 2015). Il risultato della gestione non ordinaria è positivo per 4,03 milioni di euro (-0,53 milioni euro al 30 settembre 2015). Il saldo include il provento della controllata Class China eCommerce per 4,10 milioni di euro relativo al parziale corrispettivo del minimo contrattuale riferito al primo anno di vigenza del contratto previsto negli accordi con CCIGMall. Gli ammortamenti e le svalutazioni sono stati pari a 6,17 milioni di euro (5,90 milioni di euro dei primi nove mesi del precedente esercizio). Il risultato operativo (Ebit) dei primi nove mesi del 2016 è pari a -9,95 milioni di euro (-11,81 milioni di euro al 30 settembre 2015). La posizione finanziaria netta della Casa editrice presenta alla data del 30 settembre 2016 un saldo pari a 64,1 milioni di euro, rispetto ai 65,5 milioni dei primi sei mesi 2016 e ai 60,9 milioni al 31 dicembre 2015.

Andamento del terzo trimestre 2016

I ricavi del terzo trimestre 2016 sono stati pari a 12,86 milioni di euro (15,36 milioni di euro nel terzo trimestre 2015), mentre i costi operativi si sono ridotti del 10,5%. L’Ebit del terzo trimestre è pari a -1,02 milioni di euro (-5,62 milioni di euro nello stesso periodo del 2015) mentre il risultato netto è pari a -1,85 milioni di euro (-6,56 milioni di euro nel medesimo periodo del 2015); al netto degli interessi di minoranza il risultato netto di gruppo è pari a -3,33 milioni di euro (-6,54 milioni di euro nello stesso periodo del 2015).

Principali eventi economico - finanziari nel corso dei primi nove mesi di quest’anno

Gli ultimi dati ufficiali Nielsen relativi alla raccolta pubblicitaria si riferiscono ai primi nove mesi del 2016 e mostrano una crescita del 2,5% rispetto allo stesso periodo del 2015. Tale dato, al netto dell’incremento registrato dalle tv generaliste dove Class Editori non è presente, evidenzia una performance del mercato negativa per il 3,5% circa, mentre nei settori dove maggiormente opera l’azienda gli investimenti pubblicitari sui quotidiani hanno registrato nel periodo in esame una flessione del 14,1% della pubblicità finanziaria e del 9,5% di quella legale (fonte FCP/FIEG settembre 2016). La raccolta pubblicitaria online ha evidenziato, rispetto allo stesso periodo del 2015, un decremento del 2,2% nel suo complesso con una flessione del 7,8% relativa alla sola pubblicità fruita da browser (FCP/Assointernet settembre 2016). Nei primi nove mesi dell’esercizio, il sito web di Milano Finanza ha registrato, secondo quanto certificato dai dati reali di traffico dei sistemi digitali di Analytics, una crescita su base annua del 29,5%, con una media giornaliera di 117.361 utenti unici (90.630 nei primi nove mesi del 2015). Alla chiusura della presente relazione, Audiweb non aveva ancora rilasciato i dati aggiornati al mese di settembre, rilevando per tutti i siti della Casa editrice, una media di 100.836 utenti unici giornalieri e 693 mila pagine viste giornaliere (fonte AudiWeb Database) nei primi otto mesi 2016. A livello mensile, Audiweb ha rilevato una media di 839 mila utenti unici e 21,1 milioni di pagine viste. Questi dati non sono confrontabili su base omogenea con quelli dei primi otto mesi del 2015, sia per un nuovo metodo di ponderazione dei dati censuari tramite panel introdotto da Audiweb a partire da aprile, sia per la modifica del perimetro dei dati dei siti aggregati della Casa editrice. Va inoltre segnalato che, ancora una volta, i numeri Audiweb non trovano alcun riscontro nei dati registrati su base oggettiva dai sistemi di Analytics, come dimostrato dai dati di traffico rilevati via Analytics dal solo sito di Milano Finanza. Il numero di lettori che seguono in tempo reale le notizie del sito attraverso Twitter ha superato le 93 mila unità per MF/Milano Finanza e le 33 mila unità per la collegata Italia Oggi. Milano Finanza nella sua versione cartacea e digitale ha registrato nei nove mesi una diffusione media di circa 70 mila copie (73 mila la media del 2015), Class di 40 mila copie (40 mila la media del 2015), Capital di 41 mila copie (43 mila la media del 2015).

Previsioni di evoluzione della gestione

Il contesto economico nazionale non offre significativi segnali di miglioramento nei mesi a seguire. Class Editori  conferma la strategia di contenimento dei costi riguardante tutti i settori, e sul fronte dei ricavi ha avviato una serie di nuovi eventi, come il primo Milano Global Summit del Risparmio e degli Investimenti, organizzato in occasione dei 30 anni di MF/Milano Finanza e dei 15 anni di Class CNBC, e gli eventi speciali diretti al mondo del marketing e delle professioni in occasione dei 25 anni di ItaliaOggi. Prosegue inoltre la riorganizzazione interna diretta a un forte aumento della propria quota di mercato della pubblicità digitale, con la definizione di un’organizzazione dedicata all’integrazione della rete vendita per il potenziamento delle componenti del digital advertising e dei ricavi da edicola digitale, attraverso il programmatic advertising. Il programma prevede lo sviluppo di partnership strategiche con operatori del mercato, l’incremento dell’investimento in advertising online da parte dei propri clienti inserzionisti e lo sviluppo dell’offerta editoriale digitale e della vendita dei contenuti online. Tutto ciò, assieme ai nuovi investimenti effettuati nel corso dei primi nove mesi, potrà ragionevolmente controbilanciare la stasi del mercato pubblicitario tradizionale.