Autore: Redazione
12/07/2016

Cina, ecco nuove regole per l’advertising online

Il Governo definisce la pubblicità: preoccupa la tassazione relativa alla search con ricadute sui ricavi degli operatori

Cina, ecco nuove regole  per l’advertising online

Il governo cinese vara nuove regole per l’advertising online, con l’approvazione di un piano dedicato da parte dell’Amministrazione di Stato per l’Industria e il Commercio effettivo dal prossimo settembre. Le novità riguardano una serie di attori, dagli ecommerce ai social media fino a chi sceglie i motori di ricerca come Baidu e diverse attività come l’email marketing, gli embedded link, immagini e video. Si tratta della più importante definizione del business della pubblicità online di sempre per il Paese. Protezione contro le pratiche scorrette Oltre ad inquadrare per la prima volta cosa è un annuncio online, le nuove regole prevedono anche delle importanti limitazioni, come quelle relative alle prescrizioni di medicinali e alle pubblicità sul tabacco, soggette in alcune casi all’ok del Governo. Search, le tasse compromettono le entrate In materia search è richiesta una chiara identificazione degli annunci a pagamento, con un massimo del 30% di pubblicità su ogni ricerca. Come fa notare Bloomberg, da settembre la paid search sarà considerata come online advertising. Un fatto che comporta una tassazione del 3%, con il rischio di un calo dei ricavi per gli operatori. In Cina, secondo eMarketer, la spesa pubblicitaria digitale supererà quest’anno i 40 miliardi di dollari, in impennata dai 24 miliardi di due anni fa.