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Carat prevede un +1,2% negli investimenti italiani del 2016

Autore: A Rocca


Il digitale nel nostro Paese è il secondo media con il 23,8% della spesa

Crescita sostenuta per gli investimenti pubblicitari globali nel 2017. Carat prevede infatti un +4,5%, in linea con le aspettative di crescita economica globale per il prossimo anno. Nel complesso, gli investimenti globali nel 2016 saranno supportati dalla generale stabilità del mercato guidato dai grandi eventi mediatici come le elezioni presidenziali negli Stati Uniti, le Olimpiadi e Paralimpiadi di Rio e il campionato di calcio UEFA EURO 2016. Il totale della spesa pubblicitaria quest’anno dovrebbe aggirarsi intorno ai 538 miliardi di dollari. Le previsioni globali per il 2016 sono state leggermente riviste al ribasso dal +4,7% stimato in precedenza nel rapporto di settembre 2015, al +4,5%, a causa di cambiamenti in Asia Pacific e America Latina e di aspettative ridimensionate in Cina e in Brasile. Gli investimenti in Nord America restano forti con un 4,6% di crescita prevista nel 2016 alimentata dalle imminenti elezioni presidenziali, che da sole dovrebbero generare 6 miliardi di dollari di spesa. In Europa Occidentale la situazione rimane stabile con una crescita anno su anno del 2,8% nel 2015. La spesa nella regione continuerà ad aumentare costantemente a un ritmo del 3,1% nel 2016 e 2017, superando le previsioni del rapporto di settembre 2015 (+ 2,9% per il 2016), principalmente grazie a Regno Unito (+6,2%) e Spagna (+5,3%). Nella regione complessivamente la spesa pubblicitaria raggiungerà i 91,9 miliardi di dollari, cioè il 17,1% del totale degli investimenti, che dovrebbero salire ancora di un 3,1% nel 2017.tabella1 La situazione italiana Dopo quattro anni di segni meno, gli investimenti in Italia tornano a crescere nel 2015, anche se solo dell’1%. Il secondo semestre è stato trainato dall’Expo di Milano e dalla ripresa della tv; il primo semestre del 2016 crescerà dell’1,3%. Mentre per il secondo è atteso un +1,9%, con la tv supportata dagli investimenti per UEFA EURO 2016. Complessivamente la spesa pubblicitaria italiana è prevista crescere dell’1,2% nel 2016, con una revisione in rialzo rispetto all’0,7% del precedente forecast. Nel 2017, l’Italia continuerà a crescere di uno 0,9%. La tv continuerà a essere il mezzo con la più alta percentuale di spesa, il 51,7% nel 2016 (51,4% nel 2017). Il digital mantiene a più alta percentuale di incremento con il 6% in più sia nel 2016 sia nel 2017, mentre quest’anno la sua quota sarà del 23,8%, grazie a Mobile (+30.5%), Online Video (+17.5%) e Social (+15%). I quotidiani, ad eccezione di quelli sportivi, proseguono nel loro declino, -8,2% nel 2016. I periodici perdono il 4,5%. OOH e radio dovrebbero archiviare un 2016 in positivo con rispettivamente il +5 e il +4,5%. Il digital Il digitale quest’anno arriverà a ricoprire una quota del 27% del totale degli investimenti globali, arrivando al 29,7% nel 2017, per una cifra di 161 miliardi di dollari. Nel 2016 la spesa online incrementerà del 15%, con Mobile a +37,9%, Online Video a +34,7%) e Social Media a +29,8, un valore in rialzo rispetto alle precedenti previsioni del centro media. Sullo sfondo è sempre presente il programmatic, che ormai è parte integrante delle transazioni per tutte le tipologie di advertising digitale grazie agli strumenti di ottimizzazione che è in grado di offrire. La crescita del digitale rallenterà nel 2017 e sarà pari al 13,7% su base annua. Un capitolo a parte merita la display, data per morta ma oggi ancora vitale. Secondo Carat, a trainare l’incremento di questo segmento sarà il mobile mentre il programmatic diventerà via via la modalità di pianificazione privilegiata del display. Venendo al giro d’affari display, quest’anno aumenterà  dell’11,6% mentre nel 2017 l’incremento sarà pari all’8,7%. Il paid search supererà la raccolta dei quotidiani arrivando al 12,3% della spesa globale, grazie a una crescita del 10,6%, che sarà leggermente più contenuta nel corso dell’anno successivo. Da sottolineare come i mercati che sosterranno l’incremento del paid search sono, tra gli altri, India, Russia, e Cina, zone in cui Google non è presente. tabella carat

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incarichi e gare

Autore: Redazione - 24/04/2024


KFC Italia sceglie KIWI come nuovo partner per la gestione dei social

Si arricchisce di una collaborazione di grande valore il 2024 di KIWI che, a partire da questo mese, è ufficialmente il nuovo partner per la gestione dei canali social di Kentucky Fried Chicken Italia, l’iconica e leggendaria catena di fast food specializzata in pollo fritto. La unit di Uniting Group, scelta da KFC a seguito di una gara, assume l’ownership dei canali Meta (Facebook e Instagram, con l’obiettivo di aprire anche Threads), LinkedIn e TikTok del brand. “La vittoria parte innanzitutto da una ricerca approfondita sul tone of voice. Abbiamo identificato nell’autenticità, nella schiettezza e nella boldness, che da sempre appartengono al brand, degli ottimi punti di partenza per rivolgerci alla GenZ e ai Millennial che sono il pubblico per eccellenza di KFC. Si tratta di un brand unico e amatissimo in tutto il mondo, con un prodotto e degli asset di comunicazione inconfondibili e potenzialità social ancora parzialmente inespresse in Italia”, afferma Andrea Stanich, Direttore Creativo Esecutivo di KIWI, Part of Uniting Group.  La strategia L’attenzione di KIWI sarà molto concentrata sulla crescita e sul coinvolgimento sempre maggiore della community. Anche i lanci, le promo, le aperture, i servizi e le innovazioni tecnologiche saranno comunicate senza perdere di vista l’intrattenimento. Una gestione del community management informale e diretta contribuirà ad alimentare il dialogo quotidiano con gli utenti. “Una parte rilevante del piano social di KFC - prosegue Federica Pasqual, COO di KIWI e Freshhh, Part of Uniting Group - sarà costituita da contenuti video originali agili e veloci, che ci piace definire ‘snackable’. Oggi più che mai è fondamentale affiancare i nostri brand partner intercettando le opportunità di comunicazione e i trend in modo istantaneo; questo, nel day by day, viene facilitato dalla collaborazione con la unit Freshhh, nata inizialmente come spin-off di KIWI, realtà che può contare, dall’ultimo quarter del 2023, su uno spazio produttivo dedicato”.  Dieci anni di pollo fritto in Italia KFC, società del gruppo Yum! Brands, è leader mondiale nel settore dei ristoranti che servono pollo fritto. Nato oltre 70 anni fa e presente in Italia da 10 anni, il brand ha avuto nel nostro Paese una crescita che l’ha portato oggi a 87 ristoranti in 15 regioni, con l’obiettivo di arrivare a 100 locali entro la fine dell’anno. Il gusto unico del pollo fritto di KFC si deve al Colonnello Sanders, fondatore del brand e inventore dell’Original Recipe, la ricetta che contiene un inimitabile mix segreto di erbe e spezie e che ancora oggi viene preparata come una volta nei ristoranti di Kentucky Fried Chicken. “Cercare ogni giorno di costruire una relazione sincera e coinvolgente con il nostro target di riferimento rappresenta uno degli obiettivi principali per i prossimi anni, forse la chiamerei una missione. La GenZ è la nostra audience, vogliamo rivolgerci loro in maniera diretta e convincente - afferma Marzia Farè, Chief Marketing Officer di KFC in Italia -. La scelta dei temi, dei canali, del linguaggio e il tono di voce da adottare diventano pertanto ogni giorno più cruciali; vorremmo esser riconosciuti come contemporanei e autentici e credo che la collaborazione con KIWI possa davvero esser l’occasione giusta per far un passo ulteriore di crescita in questa direzione. Il team KIWI che ci affiancherà è pieno di energia e voglia di fare, abbiamo le premesse migliori per far bene e divertirci”.

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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