Autore: Redazione
12/01/2016

Capgemini analizza il livello di “destrezza digitale” nelle aziende italiane

Lo studio rivela come poche imprese abbiano usato con successo le più moderne tecnologie per evolvere la propria organizzazione in realtà veramente digitali

Capgemini analizza il livello di “destrezza digitale” nelle aziende italiane

Ancora poche aziende, per ora, sfruttano a pieno le potenzialità del digitale per evolvere la propria organizzazione in realtà veramente digitali. A rivelarlo, è il report “Organizing for Digital: Why Digital Dexterity Matters” di Capgemini Consulting, società del gruppo Capgemini specializzata nella consulenza aziendale strategica, condotto in collaborazione con il MIT Center for Digital Business. Dallo studio è emerso che le aziende che hanno intrapreso una strada digitale hanno avuto il doppio di probabilità in termini di crescita, redditività e customer satisfaction rispetto ai concorrenti del settore. La capacità di adattare rapidamente la struttura organizzativa per ottenere maggiore valore dalle trasformazioni digitali successive riporta al concetto di “destrezza digitale”, elemento fondamentale per ottenere vantaggi sui propri competitor.

I diversi livelli di destrezza digitale nelle aziende A oggi, le aziende mostrano tre livelli di avanzamento digitale diversi. La maggior parte delle aziende è ancora in una fase di transizione, nel tentativo di gestire l’assestamento tra nuovi e vecchi modelli organizzativi, di cui il 56% ha appena iniziato il cambiamento e sta costruendo lentamente le proprie competenze digitali, mentre il 21% si trova in uno stadio ben avviato della transizione. Una piccola parte (7%) delle 150 company prese in esame dimostra un’adeguata mentalità digitale, a differenza di un 16% che si definisce in fase di stallo senza alcuna competenza digitale significativa e incapace di rispondere alle tendenze emergenti e alle esigenze dei clienti. Dunque, dalla ricerca la macrotendenza che viene messa in risalto è il fatto che più del 70% delle aziende è consapevole dell’importanza della tecnologia digitale e di come quest’ultima sia funzionale a una maggiore efficienza aziendale, una crescita strutturale e una velocità nel cogliere le opportunità di cambiamento rispondendo alle nuove esigenze rispetto ai competitor tradizionali. Gli executive che vogliono misurare il livello di destrezza digitale della propria organizzazione hanno, inoltre, a disposizione una guida di autovalutazione di alto livello fornita direttamente dal report, tenendo conto dei risultati della ricerca. I 5 fattori chiave per la digitalizzazione L’analisi evidenzia anche alcuni fattori fondamentali che stabiliscono quali sono le organizzazioni digitalmente più capaci rispetto alle altre. Una mentalità digitale che pone come prioritarie le soluzioni digitali a tutto il resto. Una sperimentazione sistematica per portare l’innovazione in tutta l’organizzazione. Capacità di auto-organizzarsi rapidamente intorno alle nuove opportunità digitali. Dare maggiori responsabilità alla forza lavoro dell’organizzazione attraverso l’accesso ai dati. Coinvolgere i dipendenti, incoraggiando il problem-solving collaborativo. Il commento di Maurizio Mondani “La trasformazione digitale, per essere soddisfatta, richiederà interventi maggiori per cambiare i nostri modelli industriali tradizionali organizzativi in quelli digitali. Ma non abbiamo altra scelta se vogliamo beneficiare completamente di questa rivoluzione digitale”, dichiara Maurizio Mondani, ceo di Capgemini, uno dei principali fornitori mondiali di servizi di consulenza, information technology e outsourcing.