Autore: Redazione
06/05/2016

Campari: pronto il rilancio di Amaro Bràulio

L'azienda tra tv, digital ed eventi impegnata anche su Zedda Piras

Campari: pronto il rilancio di Amaro Bràulio

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Andrea Neri C’è un camion rosso fuoco situato in piazza Duomo a Milano. Possibile? Sì, è il truck brandizzato Campari Academy e ieri ha ospitato un dibattito incentrato sul tema del bere responsabile. E, visto il marchio, ci sarebbe da prendere nota sul tema, confidando sulla serietà delle opinioni/conclusioni. Quasi un corso di formazione che non si limiterà al capoluogo lombardo che, ricordiamolo, è stata pur sempre la Milano da bere e, forse, non ha mai smesso di impersonare questo mood mondano, ma partirà per girare l’intero Paese per i prossimi cinque mesi, visitando 24 città. DailyMedia ha incontrato sotto il caldo sole del primo mattino il direttore marketing Andrea Neri e da lui si è fatto spiegare le strategie legate alla casa madre e ai vari brand/figli collegati. E non sono pochi. Quindi, mettetevi comodi, versatevi un Campari e leggete.   I brand di Campari e le agenzie di riferimento Campari controlla una serie di marchi, cui sono collegate agenzie differenti, Andrea Neri fa chiarezza sui vari intrecci: «Per Campari e Campari Soda lavoriamo con Havas; per Aperol, Crodino e Crodino Twist siamo legati a JWT, parliamo della stessa agenzia che ha firmato anche il recente rilancio di Averna. Non si tratta di un nostro marchio, ma Jägermeister viene da noi distribuito in Italia e sempre noi ne curiamo la comunicazione che questa volta vede il supporto di Publicis. Per quel che concerne il media, abbiamo una struttura che si occupa di buying e planning, con il supporto consulenziale di Mindshare».   Strategie e campagne «A febbraio abbiamo lanciato il nuovo spot tv dedicato a Campari Soda in cui raccontiamo i segreti della miscelazione perfetta, il segreto che ha reso celebre il primo ready to drink, un filmato in cui mostriamo come allungare il tempo e favorire le amicizie. Immagini che faranno ritorno in tv nella seconda metà dell’anno. Il rilancio di Averna è coinciso con il recente periodo pasquale, lasso di tempo in cui sono stati presentati e mandati in onda i primi due soggetti della campagna che vede protagonista Andy Garcia. Due soggetti che saranno riproposti durante il periodo estivo, magari legati a un evento quale gli Europei di calcio, e poi a Natale, che insieme alla Pasqua rappresenta il momento clou per gli amari. Ma potremmo anche mandare in onda nuovi soggetti che sono già stati girati. Aperol Spritz è on air in questo momento ed è un marchio protagonista della stagione calda. Per Crodino abbiamo lanciato un flight a Pasqua, ritorneremo in onda con Crodino Twist e poi il brand sarà, come sempre, protagonista durante il periodo natalizio. Il format rimarrà lo stesso, con Owen Wilson nelle vesti di testimonial. Per Jägermeister abbiamo lanciato una campagna durante questo primo semestre, ci sarà una reprise nella seconda parte dell’anno». E intanto si fa largo una vera e propria novità: «Riguarda l’Amaro Bràulio per cui stiamo preparando una campagna che non riguarderà la tv bensì l’outdoor oltre l’immancabile digitale, il tutto con il sostegno di Havas. E l’estate vedrà il ritorno in comunicazione anche di Zedda Piras, tra outdoor e social».     Come lavoriamo sul digitale «Passiamo dai classici banner a un ingaggio di tipo social, che per noi è fondamentale. Ci spendiamo anche per progetti ad hoc, per esempio su YouTube o in azioni di digital pr. Comunque sia, i siti privilegiati sono quelli di lifestyle, informazione, e i siti verticali. Un esempio: abbiamo nel nostro portafoglio Vodka Sky, un sapore molto amato dall’ambiente dell’electro music, ed ecco che possiamo fare comunicazione dedicata magari in qualche sito di musica o spettacolo».   Investimenti «Possiamo definirci leader dei settori Spirit e Beverage per quel che concerne gli investimenti in comunicazione. In generale il mercato adv televisivo è in crescita, quindi lo è anche per noi. Viceversa non appare così in salute l’ambito della carta stampata. Noi investiamo il 20% del budget sul digitale. Possibilità che questa percentuale possa crescere e magari raggiungere i livelli della tv? Non è possibile prevederlo e forse non sarebbe neanche una buona idea. Si parlava della fine della tv, ma non era vero, ovviamente. Sta invece accadendo che tv e web si spingano a vicenda, si confrontino, dando la possibilità magari di creare situazioni particolari, sia virtuali sia fisiche e, come detto, siamo molto interessati all’eventistica. A metà maggio saremo protagonisti con Everybody’s Welcome, in Parco Sempione, un festival musicale con Roy Paci tra i protagonisti. Un altro mezzo che non abbiamo mai smesso di utilizzare è la radio, soprattutto per pubblicizzare eventi e appuntamenti». L’azienda nel 2015 ha investito in comunicazione circa 27 milioni di euro.