Autore: Redazione
05/12/2016

Un anno da incorniciare per Caffeina; e ora l’agenzia guarda oltre confine

La società digitale, guidata dal managing director Tiziano Tassi, ha partecipato a diverse gare, nazionali e internazionali, per la gestione di importanti brand come Parmalat e Giorgio Armani

Un anno da incorniciare per Caffeina; e ora l’agenzia guarda oltre confine

A giudicare dai risultati ottenuti solo nell’ultimo anno, sembra proprio vero che in Caffeina le idee non dormono mai. A distanza di un anno siamo tornati a visitare lo stand dell’agenzia digitale allo Iab Forum e a fare due chiacchiere con il managing director Tiziano Tassi e il team, che ci hanno raccontato l’andamento di questo 2016, tra numeri di crescita positivi e case history di valore.

Il 2016 di Caffeina raccontato nei numeri

Quest’anno Caffeina ha partecipato a diverse gare, nazionali e internazionali, per la gestione di importanti brand, nella convinzione che il digitale possa e debba avere un impatto concreto e positivo sulla vita reale delle persone. A dimostrazione del lavoro svolto da Caffeina ci sono i numeri di ogni singolo progetto, segno tangibile dei risultati ottenuti e di un approccio performance oriented che continua a distinguere l’agency nel panorama digitale italiano. Tra le diverse case spicca quella di Parmalat, la cui gara è stata vinta lo scorso gennaio portando alla gestione anche dei marchi Chef, Santal, Zymil e Malù. «Per questo importante brand la strategia è stata quella di cercare un riposizionamento online, che da un lato ne “svecchiasse” la comunicazione e dall’altro creasse un legame affettivo con l’utente, attraverso la realizzazione di campagne digital e contest social su Facebook e Twitter. I risultati ottenuti sono davvero sorprendenti: +168% di impression, 5 milioni di view del video per 15mila condivisioni nel periodo tra gennaio e giugno, e ancora 100mila reaction e 7mila commenti nel mese di giugno». «Lo stesso è accaduto per Santal per cui, grazie al nostro social media plan realizzato ad hoc, il marchio ha visto un aumento delle impression del 109% anno su anno», ha spiegato ancora Tassi. E la lista è ancora lunga, ma non meno prestigiosa: dal nuovo sito della linea eyewear di Giorgio Armani “Frames of Life” alla campagna digitale #viaggiointesta per Ubi Banca che da maggio ha incrementato di oltre il 30% il tasso d’engagement, dalla realizzazione di sito e mobile app per Hello Bank (+98% di durata media delle visite al sito e +35% di page views) fino alla definizione di un piano editoriale completo - concept, photoshooting e social media management - per Goldenpoint che su Instagram ha quasi raddoppiato la fanbase (120.359). «Non va infine dimenticato il progetto internazionale per Furla che sta prendendo vita proprio in occasione del periodo natalizio grazie a una digital activation a livello mondiale che ha coinvolto anche gli store fisici», ha affermato Tiziano Tassi. E se quest’anno è stato proficuo in termini di gare vinte e progetti portati a casa, il 2017 non sarà da meno in quanto «Siamo già coinvolti in altre gare internazionali e ne abbiamo appena vinta una per un brand b2c molto importante, di cui però non posso svelare altri particolari», ha concluso.

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Tiziano Tassi

Parlando sempre di numeri, come si conclude l’anno?

«Sicuramente Caffeina è in crescita su diversi fronti, dal fatturato al team interno, continuando un trend positivo che va avanti dal 2012. Rispetto allo scorso anno il fatturato 2016 è raddoppiato attestandosi a circa 3 milioni e gli obiettivi per il 2017 sono continuare a percorrere la strada della crescita a doppia cifra, anno su anno, e un consolidamento delle attività in Italia, iniziando a dare uno sguardo interessato oltre confine». «In una ricerca condotta da Deloitte - specifica il ceo - Caffeina è stata inserita nella top 3 delle digital company italiane a crescita più veloce di fatturato e riconfermata nella top 100 in area Emea».

Si può parlare di una internazionalizzazione a breve?

«Sicuramente la direzione internazionale c’è e la stiamo già percorrendo - spiega Tiziano Tassi - basti pensare al fatto che il 15% del nostro personale non è italiano. Nella sede di Caffeina si parlano diverse lingue, dal russo al cinese, perché l’ambizione è quella di far diventare l’inglese la lingua di lavoro, respirando così prima internamente un clima e una cultura internazionale. Solo a questo punto e dopo aver consolidato la leadership nel nostro campo in Italia, si può pensare a uno sviluppo all’estero, che verosimilmente dovrebbe concretizzarsi nel corso del 2018. Ma non bisogna affrettare i tempi, la scelta deve essere ponderata e ben oculata, sotto diversi punti di vista: dallo scouting dei mercati da presidiare, che non sono tutti uguali, al tipo di investimento che si vuole fare. Quindi la volontà di espandersi all’estero c’è ed è concreta, nella consapevolezza che servano tempi e strategie adatte», ha concluso Tassi.