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Bollicine nel Salento: a Natale si brinda con Piccolebolle

Autore: Redazione


Un vino spumante ottenuto da uve biologiche dall’Azienda Agraria Duca Carlo Guarini, che ha mille anni di storia e tante idee innovative

Terra di masserie e di vigne antichissime, di rossi intensamente profumati e corposi, come il primitivo e il negroamaro, il Salento sta diventando la nuova frontiera delle bollicine in Italia, con vini spumanti ottenuti dalla vinificazione in bianco del più importante vitigno locale a bacca nera, il negroamaro. Così a Natale si brinda con Piccolebolle, ottenuto da uve biologiche certificate, prodotto e spumantizzato con il metodo Martinotti dall’Azienda Agraria Duca Carlo Guarini di Scorrano, in provincia di Lecce, frutto di una specifica tecnica di coltivazione in campo e di un ottimo lavoro in cantina, coordinato dall’enologo Giuseppe Pizzolante Leuzzi. Ha un perlage sottile e persistente, un aroma particolare con sentori agrumati e al gusto è raffinato, armonico con una piacevole persistenza.

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Una storia millenaria

La famiglia Guarini ha 900 anni di storia ed è espressione del territorio. Viticoltori da 25 generazioni, con 70 ettari di vigneti, puntano Viticoltori da 25 generazioni, con 70 ettari di vigneti, puntano sulla valorizzazione dei vitigni autoctoni, nel rispetto dell’ambiente, senza l’uso di prodotti chimici. Un mondo di uomini e donne, che con il loro lavoro tutelano il patrimonio viticolo salentino, quello del negroamaro, del primitivo e della malvasia nera. Così nascono i classici, da vitigni autoctoni del Salento, vinificati in rosso, in rosato e in bianco. Una grande varietà di vini fatti con competenza e sincerità, rispettando l’ambiente e i consumatori. Solo vigneti coltivati direttamente, con passione e fatica per dare le giuste sensazioni. Merita una visita l’antica cantina nel cuore del Salento, a Scorrano: qui si possono vedere i luoghi del vino, a partire dalla barricaia nel frantoio ipogeo del ‘500 e ascoltare i racconti di quasi mille anni di storia, di come i Guarini siano giunti nel Salento dalla Normandia nel 1065 e di come alcune etichette parlano dei loro avi e di personaggi illustri. Come Murà, il bianco ottenuto da uve sauvignon blanc, in onore di Gioacchino Murat, che già re di Napoli fu ospite dei Guarini e su una specchiera incise il suo nome all’italiana; o Boemondo, un primitivo di alta qualità ispirato a Boemondo d’Altavilla principe di Taranto, primo figlio di Roberto il Guiscardo, conquistatore della Puglia, di cui Ruggiero Guarini fu compagno d’arme nell’avventura della prima Crociata.

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Vini bio e innovativi

Sette vini biologici sono già certificati Codex: Vigne Vecchie e Pìutri da primitivo; Natìvo e Campo di Mare da negroamaro; Murà da sauvignon; Malìa e Malìa Rosa da malvasia nera. Presto lo saranno anche tutti gli altri. I Guarini sono sempre al passo con i tempi ed esprimono la novità nella continuità: sono stati i primi a commercializzare in bottiglia vini che portavano orgogliosamente sull’etichetta frontale i nomi dei vitigni autoctoni, come il Negroamaro Pìutri e il Primitivo Vigne Vecchie, presentati con grande successo al Vinitaly del 1997. Dal 2015 i loro vini hanno la “carta d’identità” in etichetta, con l’indicazione dell’età del vigneto, la composizione del terreno, l’intensità e la resa per ettaro. I loro progetti futuri? Continuare nell’evoluzione e nella proposta di vini nuovi, così come hanno fatto negli ultimi anni con Malìa, malvasia nera in purezza rosso e rosato, Taersìa il negroamaro vinificato in bianco e Piccolebolle il primo spumante di negroamaro in bianco interamente prodotto in cantina. Sono vini sorprendenti, che rispecchiano il carattere del territorio: sole, mare, passione, eleganza, storia, cultura e ospitalità.


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incarichi e gare

Autore: Redazione - 24/04/2024


KFC Italia sceglie KIWI come nuovo partner per la gestione dei social

Si arricchisce di una collaborazione di grande valore il 2024 di KIWI che, a partire da questo mese, è ufficialmente il nuovo partner per la gestione dei canali social di Kentucky Fried Chicken Italia, l’iconica e leggendaria catena di fast food specializzata in pollo fritto. La unit di Uniting Group, scelta da KFC a seguito di una gara, assume l’ownership dei canali Meta (Facebook e Instagram, con l’obiettivo di aprire anche Threads), LinkedIn e TikTok del brand. “La vittoria parte innanzitutto da una ricerca approfondita sul tone of voice. Abbiamo identificato nell’autenticità, nella schiettezza e nella boldness, che da sempre appartengono al brand, degli ottimi punti di partenza per rivolgerci alla GenZ e ai Millennial che sono il pubblico per eccellenza di KFC. Si tratta di un brand unico e amatissimo in tutto il mondo, con un prodotto e degli asset di comunicazione inconfondibili e potenzialità social ancora parzialmente inespresse in Italia”, afferma Andrea Stanich, Direttore Creativo Esecutivo di KIWI, Part of Uniting Group.  La strategia L’attenzione di KIWI sarà molto concentrata sulla crescita e sul coinvolgimento sempre maggiore della community. Anche i lanci, le promo, le aperture, i servizi e le innovazioni tecnologiche saranno comunicate senza perdere di vista l’intrattenimento. Una gestione del community management informale e diretta contribuirà ad alimentare il dialogo quotidiano con gli utenti. “Una parte rilevante del piano social di KFC - prosegue Federica Pasqual, COO di KIWI e Freshhh, Part of Uniting Group - sarà costituita da contenuti video originali agili e veloci, che ci piace definire ‘snackable’. Oggi più che mai è fondamentale affiancare i nostri brand partner intercettando le opportunità di comunicazione e i trend in modo istantaneo; questo, nel day by day, viene facilitato dalla collaborazione con la unit Freshhh, nata inizialmente come spin-off di KIWI, realtà che può contare, dall’ultimo quarter del 2023, su uno spazio produttivo dedicato”.  Dieci anni di pollo fritto in Italia KFC, società del gruppo Yum! Brands, è leader mondiale nel settore dei ristoranti che servono pollo fritto. Nato oltre 70 anni fa e presente in Italia da 10 anni, il brand ha avuto nel nostro Paese una crescita che l’ha portato oggi a 87 ristoranti in 15 regioni, con l’obiettivo di arrivare a 100 locali entro la fine dell’anno. Il gusto unico del pollo fritto di KFC si deve al Colonnello Sanders, fondatore del brand e inventore dell’Original Recipe, la ricetta che contiene un inimitabile mix segreto di erbe e spezie e che ancora oggi viene preparata come una volta nei ristoranti di Kentucky Fried Chicken. “Cercare ogni giorno di costruire una relazione sincera e coinvolgente con il nostro target di riferimento rappresenta uno degli obiettivi principali per i prossimi anni, forse la chiamerei una missione. La GenZ è la nostra audience, vogliamo rivolgerci loro in maniera diretta e convincente - afferma Marzia Farè, Chief Marketing Officer di KFC in Italia -. La scelta dei temi, dei canali, del linguaggio e il tono di voce da adottare diventano pertanto ogni giorno più cruciali; vorremmo esser riconosciuti come contemporanei e autentici e credo che la collaborazione con KIWI possa davvero esser l’occasione giusta per far un passo ulteriore di crescita in questa direzione. Il team KIWI che ci affiancherà è pieno di energia e voglia di fare, abbiamo le premesse migliori per far bene e divertirci”.

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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