Autore: Redazione
19/04/2016

Barilla, Ferrari, illy, Ferrero e Coop campioni di autenticità

Lo decretano i consumatori secondo la prima edizione di Authentic 100, lo studio globale della società di rp

Barilla, Ferrari, illy, Ferrero e Coop campioni di autenticità

Cohn & Wolfe, agenzia globale di comunicazione, ha presentato la sua prima edizione di Authentic 100, un indice annuale dei marchi classificati secondo la percezione di autenticità da parte dei consumatori. Tra i primi venti marchi presenti in Authentic 100: Disney, Amazon, Apple, Samsung, Lego, Ford, Google e Coca-Cola (classifica completa su authentic100.com). Barilla, Ferrari, illy, Ferrero, Coop sono i cinque marchi considerati campioni di autenticità in Italia. Lo studio definisce per la prima volta le caratteristiche che determinano l’autenticità di marca e se la presenza o meno di questi attributi comporti variazioni nelle decisioni dei consumatori. La ricerca identifica un importante “authencity gap” tra brand e consumatori, con un 75% dei quasi 12.000 consumatori intervistati in 14 mercati che dichiarano un problema di credibilità per marchi e aziende. “Le regole della comunicazione sono irrevocabilmente cambiate, e si può chiaramente vedere che oggi i consumatori ricompensano quei brand che meglio sanno entrare in relazione con loro in maniera aperta e onesta. I consumatori possono anche perdonare il passo falso occasionale di un’azienda, a patto che si dimostri sincera e affronti la questione in maniera diretta”, afferma Donna Imperato, Ceo di Cohn & Wolfe. “I brand in cima alla classifica di Authentic100 l’hanno capito, e hanno dimostrato con costanza e coerenza che tengono più a un dialogo sincero con i propri clienti che ai propri numeri”. Le maggiori evidenze - Elevato lo scetticismo globale: lo scetticismo dei consumatori è più alto in Europa Occidentale con solo il 7% degli intervistati nel Regno Unito, Francia, Germania e Spagna (9% per l’Italia) - e solo il 5% in Svezia che descrivono i marchi come “onesti e trasparenti”.  Nei Paesi meno scettici - Cina e Indonesia - il numero si assesta sul 36% e il 35%, rispettivamente. Gli Americani (+23%) si collocano a metà strada e più vicini alla media globale del 22%. - L’importanza della privacy: come visto nel recente confronto tra Apple (# 5 sull’ Authentic100) e l’FBI sulla disponibilità a condividere le chiavi di cifratura, vale la pena di notare come la preoccupazione sul tema della privacy dei dati sia vista come una componente fondamentale dell’autenticità del brand per i consumatori. A livello globale, “proteggere i dati dei clienti e la loro privacy” è il quarto più importante attributo di autenticità. - L’opportunità dell’autenticità: quasi nove consumatori su dieci sono disposti a premiare un marchio per la sua autenticità. Il 52% lo consiglia ad altri e il 49% dimostra fedeltà alla marca. Un 20% sarebbe addirittura disposto a mettere mano alla tasca e a investire in un marchio in grado di dimostrare la sua autenticità. - Autenticità come esperienza personale: i consumatori hanno bisogno ogni giorno di avere riscontri reali che dimostrino loro di poter contare sui marchi. Nel definire l’autenticità, danno priorità alla “qualità” (66%), soprattutto per gli italiani, e alla “capacità di mantenere le promesse” (70%) rispetto a misure più valoriali quali la “responsabilità sociale” (57%) e la “responsabilità ambientale” (55%).