Autore: Redazione
04/02/2016

Auditel: oggi la nomina del nuovo presidente. La scelta dovrebbe convergere su Andrea Imperiali, v.p. Upa

Questa mattina, l’assemblea dei soci della struttura eleggerà il successore di Giulio Malgara. Lorenzo Sassoli de Bianchi, che guida l’organismo degli utenti, potrebbe scendere in campo solo per insuperabili necessità di mediazione: ma sembra un’ipotesi remota. Pronti a fare ingresso nel Consiglio anche Gian Paolo Tagliavia per la Rai e Stefano Spadini per AssoCom

Auditel: oggi la nomina del nuovo presidente. La scelta dovrebbe convergere su Andrea Imperiali, v.p. Upa

L’atteso giorno in cui i soci di Auditel eleggeranno il nuovo presidente è arrivato, ma sul nome di chi sostituirà Giulio Malgara, che si è dimesso dalla carica il 18 gennaio, regnava fino a ieri ancora una discreta incertezza, che si dovrebbe risolvere solo sul filo di lana, poco prima dell’inizio dell’assemblea, programmata per le ore 11. La “sorpresa” è che, almeno fino a ieri, la situazione sembrava non del tutto risolta. Nell’aria la possibilità che, appunto all’ultimo momento, il nome di Andrea Imperiali, senior vp global brand communication di Pirelli, e opzione - come già anticipato da DailyMedia - indicata da Upa e già forte del consenso da parte di AssoCom e Unicom, potesse saltare. Come si sa, infatti, è la componente mercato della società di rilevazioni degli ascolti televisivi, formata da queste tre ultime associazioni, a esprimerne il presidente che, però, viene indicato dall’organismo degli utenti. Imperiali è uno dei tre v.p. di Upa, quindi uno dei consiglieri più vicini al presidente Lorenzo Sassoli de Bianchi e, sempre secondo quanto ricostruito dal nostro giornale, uno dei massimi caldeggiatori del progetto di quotare Auditel, lanciato da quest’ultimo durante l’assemblea 2015. Ipotesi che, però, non è vista con simpatia - per usare un eufemismo - tra gli altri soci, sicuramente almeno da Mediaset, il cui presidente, Fedele Confalonieri, aveva esplicitamente dichiarato che “non la trovava necessaria” e che qualcuno voleva “scassare” l’Auditel. Insomma, diciamo così, per il Gruppo di cui è a.d. Pier Silvio Berlusconi, Imperiali non sarebbe la prima scelta, anche perché giudicato forte fautore di un progetto che Sassoli continua a difendere nel nome della massima trasparenza ma che, in definitiva, ha finora trovato solo interessi e sostegno non più che tiepidi. E che, in ogni caso, dovrebbe comunque slittare almeno al 2017. Ci immaginiamo che Sassoli abbia cercato fino all’ultimo (e questa mattina si vedrà se l’ha anche ottenuto) il via libera per Imperiali, tenendo presente che il presidente dev’essere eletto con il voti dei soci che rappresentino il 75% del capitale sociale; e Mediaset, con il suo 26,67%, ha, di fatto, un potere di veto. Una delle ipotesi alternative ma, francamente, remota - poiché ovviamente per essere eleggibili alla presidenza bisogna far parte del CdA - è che alla fine lo stesso Sassoli si sacrifichi sull’altare della mediazione e, andando contro le sue scelte esplicite di non voler fare nemmeno parte di uno dei CdA ai quali partecipa Upa, rilevi all’ultimo momento la poltrona lasciata libera da Malgara. E si proponga, di fatto, per diventarne il successore. Infine, per quanto riguarda gli altri posti ancora vacanti, quello in quota Rai lasciato libero da Salvatore Lo Giudice viene rilevato, come è noto, da Gian Paolo Tagliavia, ora alla guida della Direzione Digital del broadcaster pubblico (e che, quindi, rientra in  Consiglio, dov’era in quota Upa), mentre per quanto riguarda AssoCom, sempre in base a quanto appurato da Daily Media, entra Stefano Spadini, a.d. di Havas Media Italia, in sostituzione di Isabelle Harvie Watt, ceo di Havas Media Group, che si era dimessa. In definitiva, proprio anche per le capacità di aggregare consensi e l’autorevolezza che Sassoli ha dimostrato e sta dimostrano di avere, si può pensare che oggi, alla presidenza di Auditel, venga eletto Imperiali.