Autore: Redazione
27/10/2016

Assirm Marketing Research Forum 2016: il futuro della ricerca dipende dalla sensibilità al cambiamento

“Valore e utilità delle ricerche: la conoscenza come investimento” è il titolo dell’iniziativa. Un mercato quello della ricerca che chiude il primo semestre 2016 con un +2,8%, si muove verso metodologie più innovative e ha un nuovo aggregatore: il Research Chapter

Assirm Marketing Research Forum 2016: il futuro della ricerca dipende dalla sensibilità al cambiamento

Il mondo cambia e con esso anche i metodi per fare ricerca. E proprio il “cambiamento” è stato il tema principale dell’edizione 2016 del Marketing Research Forum di Assirm giunto alla sua terza edizione. “C’è un cambiamento notevole in atto e ci sono due modi di reagire: uno è cercare di resistere arroccandosi sulle proprie posizioni e l’altro è quello di cavalcarlo. La decisione di Assirm è senza dubbio quella di cavalcarlo, di porsi come guida di questo cambiamento, naturalmente attraverso tante iniziative. Il forum è una delle più importanti e i numeri di quest’anno lo confermano. Vogliamo fare dei player del settore una vera community dove dialogare tra noi e anche con i concorrenti per valorizzare tutta la filiera” commenta Umberto Ripamonti, presidente Assirm. “Il settore della ricerca è vivace, in crescita costante e nei soli primi sei mesi del 2016 ha registrato un +2,8%, risultato davvero incoraggiante”. Più di 700 iscritti e oltre 300 realtà partecipanti tra aziende e agenzie di comunicazione, pubblicità e società di consulenza: è questo il bilancio positivo dell’annuale incontro di riferimento per il mondo delle ricerche di mercato, che si è tenuto ieri, 26 ottobre, al Centro Congressi ABI di Milano.
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Research Chapter: la community della ricerca In occasione dell’evento, è stata presentata anche la prima community in Italia dedicata al mondo della ricerca di mercato: si tratta del Research Chapter l’Associazione delle aziende di ricerche di mercato, sondaggi di opinione e ricerca sociale nata come aggregatore unico di tutti gli attori del comparto e per promuovere e sostenere il settore. “L’associazione dei professionisti delle ricerche di mercato non si rivolge soltanto a chi la ricerca la produce ma anche a chi la utilizza, alle società di consulenza e soprattutto alle università e ai giovani. Ci piacerebbe, infatti, coinvolgere molti studenti nell’iniziativa per aprire la strada a una nuova generazione di esperti del settore”, commenta ancora Ripamonti. Per la prima volta ricercatori, intervistatori, moderatori, rilevatori, data scientist e tutti i professional del settore potranno confrontarsi, fare networking e usufruire dell’hub informativo della community grazie a news, studi e ultimi trend dal mondo della ricerca quotidianamente condivisi online, così come la possibilità per i professionisti del settore di accedere a percorsi di certificazione delle competenze di livello base e avanzato. “Uno degli obiettivi che più abbiamo a cuore è quello della certificazione delle competenze - ha dichiarato ancora il presidente di Assirm - in uno scenario come quello attuale, intriso di tecnologia e digitalizzazione, è importante valorizzare le capacità e le skills del singolo ricercatore, attraverso percorsi affidabili e trasparenti”.
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Sessione istituzionale plenaria L’Assirm Forum si è articolato in una sessione plenaria istituzionale, che ha visto la partecipazione di esponenti del mondo accademico (Fondazione Politecnico di Milano e Polihub) e aziendale (Banzai, Boston Consulting) - e in 5 sessioni di workshop a cura degli sponsor, per un totale di 10 appuntamenti. A inaugurare l’evento, Andrea Giovenali, vice presidente Assirm, in qualità di moderatore e Ripamonti che ha aperto i lavori. Come lo stesso ha dichiarato nel suo intervento, le ricerche di mercato rappresentano, oggi, il 5% del fatturato dei servizi avanzati alle imprese, sebbene il valore non tangibile, se calcolabile, sarebbe, senza dubbio, molto più elevato. “Una ricerca di valore assicura alle imprese, che sanno farne buon uso, un sicuro ritorno sugli investimenti poiché offre elementi importantissimi da considerare in tutti i processi decisionali più rilevanti per un business”, commenta Ripamonti. La sessione è proseguita con l’intervento di Nicola Pianon, senior partner e managing director del Boston Consulting Group. Il relatore ha introdotto un tema molto attuale, quello del “consumer insight”, che è considerato come un importantissimo driver di crescita aziendale, “un efficace piano di customer insight permette alle aziende di essere forti in moltissimi campi, migliorando il posizionamento del brand, lo sviluppo di nuovi prodotti ma soprattutto di conoscere a fondo i propri consumatori, attori principali del cambiamento in atto”, sottolinea Pianon. Non poteva che trovarsi d’accordo il relatore successivo, Giampio Bracchi, presidente emerito della Fondazione Politecnico di Milano e presidente di Polihub, il secondo incubatore per start up più importante d’Italia e quinto del mondo. Sono oltre 6.300 le start up in crescita in Italia registrate alla Camera di Commercio, ma il numero raddoppia considerando anche quelle non aderenti. “Si è registrata un’accelerazione importante con una crescita del 40% nel comparto delle start up italiane, si è creato un vero e proprio ecosistema che funziona e che va sostenuto e dove le ricerche di mercato rappresentano una risorsa importantissima soprattutto per tutte quelle aziende che alle buone idee, devono affiancare anche un’approfondita conoscenza del loro mercato di riferimento”, ha spiegato Bracchi. L’intensa mattinata si è conclusa con una case history presentata da Chiara Brunelli, marketing director di ePrice (gruppo Banzai). Il portale di ecommerce, primo concorrente del colosso Amazon, ha basato molto della propria strategia sull’utilizzo mirato dei dati. Nel suo intervento, infatti, Brunelli ha spiegato proprio perché ePrice si posiziona come best practice nel campo del “data driven customer engagement”. “L’analisi puntuale dei dati, in particolare quelli forniti dalle ricerche di mercato, permette di costruire un circolo virtuoso in cui persone e tecnologia possono generare valore. Bisogna lavorare per differenziarsi e questo è possibile solo conoscendo a fondo il contesto di riferimento”, conclude Brunelli.
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La parola agli sponsor Fare ricerche di mercato non è una cosa semplice, bisogna saper fare le domande giuste e utilizzare i metodi di raccolta corretti e nessuno può saperlo meglio di chi ne ha fatto il proprio core business. Proprio per questo al Forum Assirm hanno partecipato 17 aziende sponsor che rappresentano tutti i volti del settore e che nel pomeriggio sono state protagoniste con i loro workshop tematici. Per la categoria Main: BeMyEye, IFF International, QuintilesIMS Italia, Ipsos, Research Now, SSI e Toluna; alcune delle quali hanno rilasciato un commento a caldo. Ciò che emerge conferma la fotografia di un settore prolifico sempre in crescita che l’evento, come ogni anno, ha messo in luce: “Ci occupiamo di ricerche telefoniche, ossia con Metologia CATI, e siamo qui oggi per mostrare i limiti, ma soprattutto le opportunità di un approccio da molti definito superato ma che, come dimostrano i nostri numeri, non lo è affatto. IFF è in estrema crescita con un fatturato nell’ordine del 20/25% rispetto al 2015 e anche l’utile sta seguendo questa tendenza, quindi pensiamo che il trend proseguirà anche l’anno prossimo”, ha spiegato Alessandro Imborgia business development manager di IFF International. Ha continuato Marco Gastaud managing director, Southern Europe & Latam di Toluna: “Toluna nel primo semetre del 2016 ha già registrato un +25% solo in Italia, dove abbiamo aperto di recente e in qualche mese abbiamo assunto ben sei persone. Credo che sia un segnale molto importante per il mercato. Un elemento che ci differenzia particolarmente è che il 10% del nostro organico è impiegato nel comparto ricerca e sviluppo, con base in Israele. Il settore è in forte crescita e la sfida più attuale è quella di ridefinire il perimetro delle ricerche di mercato con metodologie di ricerca più innovative, automatizzate e con approcci più user friendly”. Anche Patrizia Elli, Director Italy di Reserche Now ha rilasciato una dichiarazione: “Noi siamo un partner provider, facciamo ricerca sulla ricerca e uniamo diversi metodi di raccolta per ottenere il miglior risultato possibile. Il 2016 di Reserche Now è iniziato molto bene, si è un po’ bloccato causa Brexit/Referendum, ma sta ripartendo e, dal  momento che incrementiamo sempre anno su anno, siamo molto fiduciosi di mantenere un segno più”.  Alla categoria Premium appartengono Blogmeter, Doxa, Eumetra Monterosa, Nextplora, Norstat e VIA!. “A un anno dalla nascita di Eumetra ci possiamo definire enormemente soddisfatti. Avevamo impostato un budget e ancor prima della fine dell’anno è stato superato. Non era una cosa facile perché siamo nati sul cambiamento e come start up non è facile accreditarsi con le imprese. Tuttavia noi ci occupiamo esattamente di cambiamento e puntiamo alla nostra sensibilità che va oltre la metodologia. Stiamo investendo sulle persone, puntiamo all’esperienza quindi prevediamo che se l’anno passato, il più faticoso, sia andato così bene possiamo guardare al prossimo con molto ottimismo”, ha commentato Remo Lucci presidente di Eumetra Monterosa. DailyMedia e Mediaforum hanno partecipato come media partner esclusivi e Ales Market Research e IRI Information Resources come Basic Sponsor. Cint ha offerto il rinfresco e ilFAC.it ha fornito il supporto tecnico.