Autore: Redazione
01/12/2016

AppNexus va in Borsa, IPO fissata per il secondo trimestre del 2017

Secondo il Wall Street Journal è stata inviata la documentazione necessaria. La valutazione potrebbe arrivare al massimo a 2 miliardi di dollari

AppNexus va in Borsa, IPO fissata per il secondo trimestre del 2017

Dopo mesi di speculazioni, AppNexus ha inviato la documentazione per lo sbarco in Borsa. A riportare la notizia è il Wall Street Journal, che cita fonti a conoscenza dei fatti. La testata ricorda come tra gli investitori della società ci siano WPP, Microsoft e News Corp. L’approdo sui listini di Wall Street, sempre secondo il WSJ, dovrebbe concretizzarsi nel secondo trimestre dell’anno prossimo. La valutazione di AppNexus potrebbe arrivare al massimo a 2 miliardi di dollari, anche se i numeri potrebbero cambiare: l’anno scorso il valore di AppNexus era stimato attorno a 1,8 miliardi. Gli advisor finanziari sono Goldman Sachs e JP Morgan.

Uno spazio affollato

AppNexus è uno dei nomi grossi dell’ad tech americano, un settore che però nell’ultimo periodo ha avuto performance altalenanti a Wall Street a causa anche dell’affollamento degli operatori. Molte aziende hanno visto inizialmente lievitare la propria capitalizzazione una volta divenute pubbliche per poi registrare delle cadute sotto il prezzo dell’IPO. Sotto osservazione, per esempio, c’è The Trade Desk, società californiana che offre una DSP il cui titolo sta viaggiando a +50% dall’IPO di settembre. Molti investitori sono preoccupati per la complessità del business dell'ad tech, che non consente di prevedere con la necessaria chiarezza quale potrebbe essere l’evoluzione di una attività.

Una nuova organizzazione per AppNexus

Di recente AppNexus ha annunciato il taglio del 13% della propria forza-lavoro, 150 persone circa. L'ondata di licenziamenti, che ha colpito soprattutto l'East Cost americana, è stata motivata come parte di una riorganizzazione volta a unificare il gruppo al lavoro lato domanda con quello lato offerta, che fino a oggi hanno operato separatamente con team distinti di ingegneri, sales e service. Tra le motivazioni anche il fatto che molti clienti si servono sia dei servizi supply sia di quelli di buying. Secondo il WSJ, la scelta di operare una diminuzione dell'organico è dovuta principalmente a due fattori: aumentare la profittabilità e alzare il prezzo dell'IPO.

Gli ultimi finanziamenti

A fine settembre AppNexus ha chiuso un finanziamento da 31 milioni di dollari, guidato da News Corp, il gruppo del magnate australiano Rupert Murdoch che ha investito sulla piattaforma programmatic 10 milioni di dollari. In virtù dell’investimento la suite completa di AppNexus è stata integrata nei brand editoriali di News Corp, molti dei quali possedevano già la tecnologia della società. Nella sua storia l'azienda ha raccolto fondi per 625 milioni di dollari.

Numerosi accordi

Negli ultimi mesi la crescita di AppNexus è stata impetuosa, grazie a numerosi accordi siglati. Per esempio l’azienda ha ufficializzato la partnership con Blogo mentre nel nostro Paese è stata annunciata una partnership con Audiens, che prevede da parte di AppNexus la distribuzione dei dati telco della struttura. Infine, AppNexus ha stretto un’intesa con LinkedIn, attraverso cui ha reso disponibile l’inventory display del social professionale sulla sua piattaforma.