Autore: Redazione
07/11/2016

Andrea Bonomi esce da IMH e diventa azionista in proprio di RCS MG con lo 0,977% delle quote

IAH, la holding dell’imprenditore che deteneva il 45% del veicolo costituito dai pattisti per lanciare l’Opa sul Gruppo ora controllato da Urbano Cairo, ha ceduto la propria partecipazione acquisendone il controvalore per 5,1 milioni di euro

Andrea Bonomi esce da IMH e diventa azionista in proprio di RCS MG con lo 0,977% delle quote

International Acquisitions Holding (IAH) ha comunicato giovedì scorso di aver provveduto ad alienare in parti uguali agli altri quattro azionisti di International Media Holding (IMH) – Diego Della Valle & C., Mediobanca - Banca di Credito Finanziario, Pirelli & C. e UnipolSai Assicurazioni − previo ottenimento delle necessarie autorizzazioni di legge, ove previste − la partecipazione dalla stessa detenuta in IMH, pari a complessive n° 22.500 azioni ordinarie, rappresentative del 45% del relativo capitale sociale; il corrispettivo di detta cessione è pari al valore nominale di complessivi 22.500 euro. Contestualmente alla suddetta vendita – continua la nota - la holding di Andrea Bonomi ha acquistato da IMH il pro-quota ad essa spettante delle azioni ordinarie di RCS MediaGroup di proprietà di IMH, pari a complessive 5.103.000 azioni ordinarie di RCS MG, rappresentative dello 0,977% del relativo capitale sociale al prezzo complessivo di 5,1 milioni di euro circa. IMH aveva infatti comprato in estate, durante l’Opa, il 2,17 delle azioni di RCS MG, di cui Bonomi ora diventa azionista diretto. Tra le sottoscrizioni del patto parasociale siglato dai soci di IMH il 26 settembre e che avrà valore fino a fine anno, era indicato che “qualora una parte intenda cedere tutte o parte delle proprie azioni RCS MG, essa dovrà previamente offrirle in vendita alle altre parti”. Ciascun aderente al patto, inoltre, era stato stabilito, “potrà liberamente acquistare azioni di RCS MG ulteriori rispetto alle azioni sindacate dandone comunicazione, anche successivamente agli acquisti, alle altre parti, purchè non vengano superate soglie rilevanti ai fini della disciplina delle offerte pubbliche di acquisto obbligatorie”.